elly schlein padre melvin schlein

TOH, C’E’ UN EBRAISMO SCOMODO A CASA SCHLEIN - MA CHE PENSA LA FILO-PALESTINESE ELLY DI SUO PADRE MELVIN, CHE RACCOGLIEVA OFFERTE PER IL MOVIMENTO SIONISTA? - AL “CORRIERE DEL TICINO”, L’84ENNE PAPA’ DI ELLY HA RACCONTATO DELLA SUA ESPERIENZA NEL KIBBUTZ (“DORMIVO CON IL MITRA SOTTO AL LETTO”) E FACEVA LE SUE CONSIDERAZIONI SUL CONFLITTO IN MEDIO ORIENTE: “TUTTI PARLANO DELLA SOLUZIONE DEI DUE STATI. ANCHE ELLY, MA IO LE HO DETTO: CI CREDO POCO” - “IL FATTO”: “MASTER IN GERMANIA E IN ITALIA, È PER LA SUA ESPERIENZA ALLA JOHN HOPKINS CHE C’È CHI NEGLI ANNI HA INSINUATO UNA SUA VICINANZA ALLA CIA…”

Melvin Schlein - padre di Elly Schlein

Estratto dell’articolo di Wanda Marra per il “Fatto quotidiano”

 

Accento americano e occhi azzurri, Melvin Schlein, che oggi ha 84 anni, vive in una villetta a schiera ad Agno, nel Canton Ticino. Professore emerito alla Franklin University Switzerland, è il prototipo dell’ebreo statunitense liberal, che ha attraversato il Secondo Novecento occupandosi di storia e relazioni internazionali, passando dagli States all’Italia, per approdare in Svizzera. In famiglia, sua figlia Elly la chiamano “Elenina”.

 

elly schlein - manifestazione piazza del popolo

I rapporti tra i due sono buoni, nutriti da un dialogo costante che suo padre evoca con gli interlocutori. Eppure lei sulla sua storia è particolarmente schiva. Nel libro La nostra parte uscito nel 2022, all’autobiografia sono dedicate poche pagine. Chi la conobbe a Bologna negli anni in cui iniziava a fare politica attiva, non aveva idea della sua provenienza. “Sembrava una squatter”, è il commento ricorrente. Neanche al secondo o terzo bicchiere di vino Elly si lasciava andare a confidenze personali.

 

Forse, anche ritrosia a esibire una famiglia saldamente parte dell’establishment mentre si costruiva un profilo radical. I due genitori sono entrambi accademici (la madre, Maria Paola Viviani, è a sua volta figlia di un senatore socialista), i fratelli, Benjamin e Susanna sono un professore universitario di Matematica e una diplomatica, oggi primo consigliere all’ambasciata italiana di Atene.

Melvin Schlein - padre di Elly Schlein

 

“Menomale che c’è il padre della Schlein”. Dopo l’affondo di Giuseppe Conte contro l’export di armi a Israele, vissuto con disagio nel Pd, ci si rifugia – un po’ in battuta – nell’evocazione di Melvin. Ebreo ashkenazita, nato nel 1939 nel New Jersey, vissuto a Bologna (dove è stato dal 1969 al 1973 nel board della Johns Hopkins University) e poi nel Canton Ticino (dove è stato professore alla Franklin University), il padre della segretaria del Pd è balzato agli onori della cronaca domenica, dopo una lunga intervista-ritratto sul Corriere del Ticino […]

 

ELLY SCHLEIN

Raccontava della sua esperienza nel kibbutz (“Dormivo con il mitra sotto al letto”) e faceva le sue considerazioni sul conflitto in Medio Oriente. “Tutti parlano della soluzione dei due Stati. Anche Elly, ma io le ho detto: ci credo poco”. Frase rilanciata da Repubblica con grande evidenza e una (relativa) forzatura: “Sui due Stati non sono d’accordo con mia figlia Elly”. Abbastanza perché i maliziosi ci leggessero la voglia di alcuni ambienti di mostrare la retta via a Elly tramite suo padre.

 

[…] Da quanto raccontano fonti a lei vicine, l’uscita non è stata facile da gestire. Anche se Schlein padre ci ha tenuto a dirsi d’accordo con la figlia sulla tregua umanitaria […] è […] la sua biografia a essere stata usata contro Elly dagli oppositori.

 

Schlein padre è figlio di Hermann Schleyen […] emigrato negli Usa prima della Prima guerra mondiale. Melvin crebbe in un sobborgo del New Jersey, dove i genitori avevano un negozietto di vestiti. Non erano praticanti, ma a lui accadeva lo stesso di essere apostrofato come “sporco ebreo”.

elly schlein - manifestazione della cgil a roma 7 ottobre 2023

 

L’università la fece sempre in New Jersey, sposando cause come la campagna contro la guerra del Vietnam e la discriminazione razziale. Master in Germania e in Italia, è per la sua esperienza alla John Hopkins che c’è chi negli anni ha insinuato una sua vicinanza alla Cia. Per altri, in quel periodo avrebbe conosciuto Romano Prodi (tra i primi sponsor di Elly) ma ambienti vicini al Professore smentiscono. Nella sua formazione non manca un’esperienza come volontario nel kibbutz di Nahal Oz, a pochi chilometri da Gaza. […] ha raccontato quando in gioventù girava con in mano la scatola delle offerte per il movimento sionista. […]

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