PER BOMBARDARE RE GIORGIO, IL “FATTO” SGUINZAGLIA ADDIRITTURA IL BULLONAIRE BRIATORE: “NAPOLITANO DECIDE TUTTO IN ITALIA. MA PERCHÉ NON PENSA DI PIÙ ALLE RIFORME E MENO ALLE MANOVRINE DI PALAZZO?”

Beatrice Borromeo per il "Fatto quotidiano"

A chi comanda manca la praticità. Parlano di andare sulla luna e poi non riescono a tagliare le salsicce". Per questo, racconta dal suo resort in Kenya Flavio Briatore, il nuovo cast del programma The Apprendice (in onda su Sky da gennaio) è fatto di "ragazzi super preparati, brillanti, che parlano l'inglese molto fluent". Un gruppo di candidati "multietnico, che finirò per assumere, perché condividono il mio modello aziendale".

E quale sarebbe, Briatore? Forse quello renziano di Eataly?
No: quello del "fare".

Formula Santanchè.
È il modello di chiunque voglia incidere. E Matteo non ci riuscirà con tutti i ridicoli ostacoli che ha davanti, dal braccio di ferro con Enrico Letta in giù. Il problema è che in Italia mai nessuno ha abbastanza potere per comandare davvero.

Lo dice anche il suo amico Berlusconi.
E ha perfettamente ragione. Questa è l'era dei "cin cin", delle larghe intese, dove tutti vengono calati dall'alto senza aver mai fatto niente per arrivare dove sono. Prendete Monti, per esempio. L'ha piazzato lì Giorgio Napolitano: anche se aveva i mezzi per far bene, ha finito per guidare il peggior governo di sempre.

In molti avevano accolto i tecnici come i salvatori della patria.
Non io. E infatti non hanno concluso nulla. E ora ce n'è un altro, di presidente, che non ha votato nessuno.

Il regista resta il capo dello Stato.
Per questo dico che sono tutti "fuori": è Napolitano che decide tutto in Italia. E dato che fa tutto lui, e ha tutto questo potere, perché non pensa un po' di più alle riforme e un po' meno alle manovrine di Palazzo?

Briatore ministro per le Riforme di un governo Renzi. Dove comincia?
Guardiamo alla Spagna. Per ripartire bisogna fare quattro o cinque cose subito: bloccare gli stipendi degli statali, avere la possibilità di licenziare chi non lavora bene, abbassare i costi della politica tagliando deputati, Regioni e così via e aumentare l'Iva di un punto. Invece noi che facciamo? Ci teniamo le larghe intese, che vogliono accontentare tutti e dunque non combinano niente.

Quindi ci penserebbe, se il sindaco le proponesse un incarico?
Io amo l'Italia, ma ribadisco che è un Paese dove lo stallo è perenne. È la Costituzione che non permette al presidente del Consiglio di avere abbastanza potere per cambiare le cose. Capisco i motivi di allora per bilanciare così i poteri, ma oggigiorno quella formula non è più sostenibile. E infatti le cose sono gestite malissimo.

A cosa pensa?
Sono andato in Sardegna dopo il ciclone, per dare una mano. Ci credete che il comune di Olbia ha 50 milioni di euro in cassa che sono bloccati dalla legge di stabilità? Non può fronteggiare il disastro perché sono impantanati nella burocrazia . Ma dov'è la logica?

E cosa le fa credere che Renzi possa sbloccare l'impasse?
Il fatto che potrebbe contare su un'ampia maggioranza, e non solo del Pd. Matteo è l'unico che ora ha la possibilità di svoltare.

Pescherà anche nell'elettorato del nuovo centrodestra di Alfano?
Ma nuovo cosa? Ci sono Schifani e Cicchitto: mi viene da ridere. E poi Alfano ha fatto una cosa davvero molto brutta, e strana, a Berlusconi. Non capisco perché: dove pensa di andare?

A proposito del Cavaliere, come sta vivendo questi ultimi mesi?
Non lo sento da un po', lo chiamerò per Natale. Ma lui è un leone. Ha deciso di rimanere qui, nel suo habitat naturale. Tanto di cappello a chi sceglie di combattere invece che scappare.

 

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