giorgia meloni bandiera tricolore

“PER MELONI IL TRICOLORE È UNA PROVOCAZIONE” – L’OPPOSIZIONE PRENDE IN CASTAGNA LA DUCETTA, CHE DA PATRIOTA HA DEFINITO UNA “PROVOCAZIONE” MOSTRARE LA BANDIERA IN AULA, COME HA FATTO IL DEPUTATO M5S LEONARDO DONNO, POI AGGREDITO DAL LEGHISTA IEZZI – “LA PREMIER FA FINTA DI NON VEDERE CHI HA PROVOCATO, POI AGGREDITO. SONO QUELLI DELLA SUA MAGGIORANZA, QUELLI DEL ‘PRESENTE’ E DELLA ‘DECIMA. CHIEDA SCUSA LEI…”

 

 

 

RISSA TRA IGOR IEZZI E LEONARDO DONNO

 

 

OPPOSIZIONI CONTRO PALAZZO CHIGI: IL TRICOLORE NON È UNA PROVOCAZIONE

Estratto dell’articolo di Marco Cremonesi per il “Corriere della Sera”

 

meloni bandiera tricolore

«Trovo molto grave che ci siano esponenti della maggioranza che cadono nelle provocazioni, prevedo che aumenteranno». Giorgia Meloni interviene di malavoglia — tre giorni dopo — sulla rissa andata in scena alla Camera mercoledì scorso. È vero che era impegnata in una cosa capace di assorbire come la presidenza del G7. Ma almeno, dice, «neanche questo è riuscito a rovinare l’ottima riuscita di questo vertice».

 

[…] Sennonché, le considerazioni della presidente del Consiglio riattizzano le fiamme, che erano peraltro pronte a divampare di nuovo martedì prossimo, giorno in cui le opposizioni […] hanno convocato una manifestazione formalmente contro l’Autonomia (che chiamano «spacca- Italia») e il premierato.

 

RISSA TRA IGOR IEZZI E LEONARDO DONNO

Chiara Braga, la presidente dei deputati del Pd, reagisce subito: «Per Meloni il tricolore è una provocazione». La rissa era stata infatti innescata dallo stellato Leonardo Donno e dal suo tentativo di consegnare (o di drappeggiare) il ministro Roberto Calderoli con la bandiera italiana.

 

Prosegue Braga: la premier «fa finta di non vedere chi prima ha provocato, poi aggredito. Sono quelli della sua maggioranza, quelli del “presente” e della “Decima”. Chieda scusa lei per quegli uomini violenti che hanno offeso le istituzioni sotto gli occhi del mondo». Un riferimento anche all’inchiesta di Fanpage sugli atteggiamenti neofascisti ai raduni di Gioventù nazionale, il movimento giovanile di FdI.

 

 

 

CHIARA BRAGA ELLY SCHLEIN

Duro anche il leader del M5S Giuseppe Conte: «Martedì sventoleremo il tricolore tutti insieme a Roma. Se per Meloni e soci la bandiera dell’Italia è una provocazione allora la sventoleremo più forte». Aggiunge l’ex premier: «Mi sarei aspettato delle scuse da parte di chi guida una maggioranza che aggredisce con violenza inaudita, con calci e pugni, un parlamentare M5S in piena Aula». Invece «abbiamo un premier che non condanna neppure la violenza».  […]

 

MELONI, OK A URSULA. E DIFENDE I PICCHIATORI DI MONTECITORIO

Estratto dell’articolo di Giacomo Salvini per “il Fatto quotidiano”

 

GIORGIA MELONI SI FA UN SELFIE COL TRICOLORE

La conferenza stampa finale del G7 di Giorgia Meloni in realtà diventa un comizio. Mezz’ora per autoelogiarsi […]  alcuni passaggi per celebrare la Puglia “diversa dai pregiudizi” e poche domande. Con applausi finali, ma non dei giornalisti come ai tempi di Draghi. Quanto basta per attaccare di nuovo il presidente Emmanuel Macron […] e mettendo sullo stesso piano i parlamentari di maggioranza che hanno picchiato quelli dell’opposizione in Parlamento: “Una provocazione contro le istituzioni”, dice la premier.

 

L’unico passaggio politico in chiave europea, invece, riguarda i prossimi top jobs: la premier apre per la prima volta esplicitamente al bis di Ursula von der Leyen e, confermando i dissapori con Macron, anche all’idea di farlo dopo le elezioni legislative francesi quando il capo dell’Eliseo sarà, con ogni probabilità, più debole.

 

giorgia meloni conferenza stampa finale del g7 di borgo egnazia 2

Rispondendo alle domande, la premier commenta anche la rissa dei giorni scorsi alla Camera sulla riforma dell’autonomia differenziata con alcuni parlamentari della maggioranza che hanno aggredito a colpi di pugni un deputato del M5S. Prima sembra voler criticare gli alleati che sono caduti nelle “provocazioni” dell’opposizione, ma poi attacca: “Prevedo che le provocazioni aumenteranno e penso che i cittadini italiani si debbano interrogare su quale sia l’amore che hanno per la loro nazione quegli esponenti politici che cercano di provocare gli esponenti di maggioranza”. E ancora: “Hanno dileggiato membri del governo, cercando di occupare i banchi, proprio mentre gli occhi del mondo sono puntati su di noi”. […]

RISSA IEZZI DONNO ALLA CAMERA - IL GIORNALONE - LA STAMPAmeloni fasciata in un costrume tricoloreGIORGIA MELONI E I DEPUTATI DI FRATELLI D'ITALIA CON MASCHERINA TRICOLOREgiorgia meloni con mascherina tricolore

Ultimi Dagoreport

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…