giuseppe conte luigi di maio

“NON ESISTONO AUTOMATISMI” – PER LA PRIMA VOLTA DI MAIO CAMBIA MUSICA: OGGI AL “MESSAGGERO” LASCIA INTENDERE CHE NULLA È PIÙ SCONTATO DOPO “GIUSEPPI”. NEMMENO LE ELEZIONI – ORMAI I MALUMORI VERSO LO SCHIAVO DI CASALINO AUMENTANO DI GIORNO IN GIORNO – LA LEGISLATURA È FORTE, IL GOVERNO MENO…

 

 

 

Dagonota

 

giuseppe conte luigi di maio

Dopo Conte esiste solo il voto o la parola spetterebbe al Parlamento? E Di Maio per la prima volta cambia musica. Nella sua intervista al Messaggero Luigino oggi lascia infatti intendere che, dopo “Giuseppi”, nulla è più scontato. Nemmeno le elezioni. “Le prerogative costituzionali sono ben chiare, non esistono automatismi”.

 

fabio fazio luigi di maio

Come a dire: la parola spetterà al Capo dello Stato e noi siamo pronti a valutare anche un altro nome. Pure da Fazio qualche giorno fa Luigino Di Maio aveva chiarito che il M5S non deve perdere la sua vocazione di governo. Ormai i malumori verso Giuseppi aumentano di giorno in giorno, così come aumenta il numero di deputati e ministri che non sopportano più i personalismi del premier. Qualcuno dice: la legislatura è forte, il governo no...

 

riccardo ricciardi con mascherina

 

 

«Girerò la Ue per rilanciare il turismo nel nostro Paese»

Simone Canettieri per “il Messaggero”

 

 

Ministro Di Maio, ha condiviso l' intervento del deputato M5S Ricciardi sulla sanità lombarda?

giuseppe conte luigi di maio

«Guardi, in un momento in cui la crisi sanitaria è ancora in corso - e quella economica comincia sempre più ad assumere una dinamica preoccupante - credo sia giusto mostrare senso di unità nazionale. Non è questa l' ora di puntare il dito o di mostrarci divisi agli italiani. Il discorso qui non riguarda Ricciardi ma è più generale e riguarda tutti. Non ieri, ma nelle ultime settimane abbiamo infatti assistito a toni da campagna elettorale giunti da ogni parte».

 

Teme per la tenuta del Paese?

PIERPAOLO SILERI GIUSEPPE CONTE ROBERTO SPERANZA

«Sì, il rischio che lo stato di tensione registrato nelle aule parlamentari possa allargarsi anche al di fuori del Palazzo c' è. La politica ha il compito e il dovere di salvaguardare la tenuta del Paese».

 

Il governo dovrà rivedere il ruolo delle Regioni e l' esigenza che lo Stato torni a gestire centralmente la sanità?

«Parleremo di tutto, ma a emergenza finita».

 

Non trova che i governatori, seppur giustificati dalla trincea, si siano mossi in alcuni casi in maniera troppo autonoma creando conflitti continui?

luigi di maio giuseppe conte

«Quel che credo e che nessuno oggi possa arrogarsi il diritto di esprimere un giudizio sui governatori. Sono le persone che insieme ai sindaci hanno vissuto i momenti più drammatici, hanno visto negli occhi delle persone la sofferenza, quindi non mi sentirà mai dire questo o quell' altro ha sbagliato, perché in questa crisi tutti possono aver sbagliato».

 

riccardo ricciardi

Questa fase 2 sembra iniziare all' insegna del caos. L' ultimo caso è quello delle zone rosse escluse dai fondi. Si capisce l' emergenza, ma possibile che certi decreti siano così approssimativi?

«Sui fondi ai comuni zone rosse non ci possono essere preferenze o esclusioni. Non esistono comuni di serie A o di serie B. Quello che ha vissuto la gente di Ariano Irpino e di altri comuni del centro sud non è da meno. Confido nel fatto che in fase di riconversione siano apportate le modifiche necessarie al decreto».

 

HEIKO MAAS

Da ministro degli Esteri, come pensa di convincere i suoi omologhi a incentivare il turismo in Italia?

«Qui non si tratta di convincere, tutto dipende dalla nostra situazione interna. Certo, i dati sono incoraggianti, ne parlo e ne continuo a parlare ogni giorno con i miei omologhi. Con Mass i contatti sono intensi e cordiali, ma come Italia già abbiamo ottenuto il risultato di sospendere in Europa qualsiasi iniziativa bilaterale e possibili corridoi turistici. Questo era il primo passo».

 

Bene, e il secondo?

DI MAIO FRANCESCHINI OSHO

«Fare in modo che soprattutto i cittadini tedeschi possano venire in vacanza da noi. Ne hanno bisogno le nostre strutture ricettive, il comparto alberghiero, i nostri ristoratori, insomma la nostra economia e con il ministro Franceschini stiamo lavorando in tandem sul dossier. Se necessario dopo il 3 giugno mi recherò in Germania, Slovenia, Austria per parlarne direttamente con i miei colleghi. Mentre il 4 vedrò Le Drian a Roma: una occasione per mostrare il reale stato di salute del nostro Paese».

 

GIUSEPPE CONTE CON LA MASCHERINA

E cosa risponde ai corridoi proposti dall' Austria?

«I corridoi violano lo spirito Ue, lo ha detto anche Berlino appoggiando la nostra linea e lo abbiamo chiarito nell' ultimo vertice. La Germania ci ha dato garanzie in questo senso. Mi faccia dire che con gli egoismi l' Europa non va da nessuna parte».

 

Come si colloca nei confronti degli Usa che chiedono un' inchiesta sull' origine del virus che tenga fuori in chiave anti-Cina l' Oms? L' Italia da che parte sta?

«Guardi l' Italia ha fatto suo un principio all' inizio di questa crisi: la trasparenza. Siamo stati trasparenti e chiediamo trasparenza a tutti i nostri partner. Per quanto riguarda l' origine del virus è giusto fare luce anche per correggere errori nel futuro».

 

E quindi?

ROCCO CASALINO GIUSEPPE CONTEconte casalino

«Colpire o alimentare scontri aiuta poco ora, a mio avviso. Il mondo deve mostrarsi unito davanti a questo virus. E credo sia sempre opportuno affidarsi alla scienza, fermo restando che prendiamo seriamente le preoccupazioni di Washington, nostro principale alleato. Come Italia e insieme all' Ue stiamo quindi condividendo l' iniziativa che una inchiesta autonoma e indipendente, con l' appoggio dell' Oms, sia aperta».

 

Il premier Conte fa trapelare che il Mes sarebbe «una possibilità» per l' Italia. Lei è pronto a insistere sul no al costo di mettere a rischio la maggioranza oppure si allinearà alle parole del presidente del Consiglio?

MARIO DRAGHI.

«Al presidente ho sentito dire il contrario più di una volta, veramente. E c' è molta fiducia nelle sue parole, soprattutto da parte della forza politica che rappresento. Ad ogni modo c' è una partita ancora in corso. Abbiamo fatto dei passi avanti importanti ma ad oggi non ci sono ancora certezze sul Recovery, su cui puntiamo».

 

E' nata intorno al coronavirus una nuova diplomazia?

«Mi faccia ringraziare tutto il corpo diplomatico per quanto fatto fino ad oggi. Le dimostrazioni di vicinanza ricevute dall' estero sono state tante, commoventi. Stiamo non a caso lavorando per istituire un Giorno del ringraziamento italiano, proprio al fine di riconoscere da qui in avanti l' aiuto che molti Paesi amici ci hanno fornito in uno dei momenti più difficili della nostra storia».

 

Le mozioni su Bonafede sono state respinte, ma Renzi continua a dire che le sorti del governo dipendono da lui: realisticamente come può immaginare che il governo possa durare fino al 2023 in queste condizioni?

VIRGINIA RAGGI

«Il governo è solido, pensare di farlo cadere in questo momento sarebbe folle. Non è un' opzione nemmeno il rimpasto, di cui qualcuno parla. Bisogna piuttosto lavorare per dare risposte al Paese».

 

Sì, ma dopo Conte esiste solo il voto o comunque la parola spetterebbe al parlamento?

conte casalino

«Mi faccia dire che solo in Italia si parla di far cadere il governo nel bel mezzo di una pandemia e lo trovo assurdo. Per quanto riguarda le prerogative costituzionali non sono certo opinabili, anzi sono ben chiare, non esistono automatismi».

 

Il nome di Draghi cosa le evoca?

«Una persona autorevole il cui nome è usato per fare polemica politica, tutto qua». Il problema però è anche la tenuta del suo M5S: a proposito da quando si è dimesso non s' è mai andato. Insomma il futuro del M5S può prescindere da di Di Maio? «A me sembra invece che il M5S stia dando dimostrazione di grande compattezza.

giuseppe conte alfonso bonafede

 

 Ci si confronta su vari temi ma è naturale che sia così. Crimi sta facendo un ottimo lavoro e per quanto mi riguarda tutti dobbiamo lavorare per far crescere il Movimento, perché non perda la sua vocazione governativa, dobbiamo puntare a questo. Si riesce ad incidere stando al governo, il Paese si chiama non solo con la protesta ma anche con i fatti, che sono fondamentali».

 

Perché Rousseau sembra sparito dal dibattito interno? Va rivisto anche il ruolo della piattaforma?

CARLA RUOCCO ALESSANDRO DI BATTISTSA VIRGINIA RAGGI LUIGI DI MAIO

«Sono dietrologie che fate voi cronisti, la piattaforma ha sempre dato un contributo enorme e continua a darlo».

 

E' a favore della ricandidatura di Raggi?

«Incontrerò a breve Virginia».

 

Lo ammetta state per rivedere il vincolo del secondo mandato: se domani si tornasse al voto l' attuale classe dirigente del M5S, a partire da lei, sarebbe fuori.

«Non rispondo mai ai se. Davanti abbiamo 3 anni di governo, bisogna concentrarsi su questo».

Ultimi Dagoreport

turicchi, giorgetti, sala

FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO SALA, NON HA INTENZIONE DI TRASLOCARE ALLA PRESIDENZA DI NEXI PER FARE POSTO AD ANTONINO TURICCHI, CHE VANTA PERO’ UN ‘’CREDITO’’ NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL MEF PER AVER CONDOTTO IN PORTO LE TRATTATIVE ITA-LUFTANSA. MA ALLA PRESIDENZA DI ITA, INVECE DI TURICCHI, MELONI & C. HANNO IMPOSTO SANDRO PAPPALARDO, UN PILOTA PENSIONATO LEGATO AL CLAN SICULO DI MUSUMECI – ORA GIORGETTI SPERA CHE VENGA APPLICATA LA LEGGE CHE VIETA AI PENSIONATI DI STATO DI RICOPRIRE INCARICHI RETRIBUITI)…

donald trump

DAGOREPORT - LA DIPLOMAZIA MUSCOLARE DI TRUMP È PIENA DI "EFFETTI COLLATERALI" - L'INCEDERE DA BULLDOZER DEL TYCOON HA PROVOCATO UNA SERIE DI CONSEGUENZE INATTESE: HA RIAVVICINATO IL REGNO UNITO ALL'UE, HA RILANCIATO L'IMMAGINE DI TRUDEAU E ZELENSKY, HA RIACCESO IL SENTIMENT ANTI-RUSSO NEGLI USA - LA MOSSA DA VOLPONE DI ERDOGAN E IL TRACOLLO NEI SONDAGGI DI NETANYAHU (SE SALTA "BIBI", SALTA ANCHE IL PIANO DI TRUMP PER IL MEDIO ORIENTE) - I POTENTATI ECONOMICI A STELLE E STRISCE SI MUOVONO: ATTIVATO UN "CANALE" CON LE CONTROPARTI BRITANNICHE PER PREVENIRE ALTRI CHOC TRUMPIANI...

giorgia arianna meloni maria grazia manuela cacciamani gennaro coppola cinecitta francesco rocca

DAGOREPORT - MENTRE LE MULTINAZIONALI STRANIERE CHE VENIVANO A GIRARE IN ITALIA OGGI PREFERISCONO LA SPAGNA, GLI STUDIOS DI CINECITTÀ SONO VUOTI - SONDARE I PRODUTTORI PER FAVORIRE UNA MAGGIORE OCCUPAZIONE DEGLI STUDIOS È UN’IMPRESA NON FACILE SOPRATTUTTO SE A PALAZZO CHIGI VIENE L’IDEA DI NOMINARE AL VERTICE DI CINECITTÀ SPA, CARDINE DEL SISTEMA AUDIOVISIVO ITALIANO, MANUELA CACCIAMANI, LEGATA ALLE SORELLE MELONI, IN PARTICOLARE ARIANNA, MA DOTATA DI UN CURRICULUM DI PRODUTTRICE DI FILM “FANTASMA” E DOCUMENTARI “IGNOTI” – FORSE PER IL GOVERNO MELONI È STATA PIÙ DECISIVA LA FEDE POLITICA CHE IL POSSESSO DI COMPETENZE. INFATTI, CHI RITROVIAMO NELLA SEGRETERIA DI FRANCESCO ROCCA ALLA REGIONE LAZIO? LA SORELLA DI MANUELA, MARIA GRAZIA CACCIAMANI, CHE FU CANDIDATA AL SENATO NEL 2018 NELLE LISTE DI FRATELLI D’ITALIA - QUANDO DIVENTA AD DI CINECITTÀ, CACCIAMANI HA LASCIATO LA GESTIONE DELLE SUE SOCIETÀ NELLE MANI DI GENNARO COPPOLA, IL SUO COMPAGNO E SOCIO D'AFFARI. QUINDI LEI È AL COMANDO DI UNA SOCIETÀ PUBBLICA CHE RICEVE 25 MILIONI L'ANNO, LUI AL TIMONE DELL’AZIENDA DI FAMIGLIA CHE OPERA NELLO STESSO SETTORE…

consiglio europeo giorgia meloni viktor orban ucraina zelensky ursula von der leyen

LE DECISIONI ALL’UNANIMITÀ IN EUROPA SONO FINITE: IERI AL CONSIGLIO EUROPEO IL PRIMO PASSO PER IL SUPERAMENTO DEL VETO, CON L’ISOLAMENTO DEL PUTINIANO VIKTOR ORBAN SUL PIANO IN CINQUE PUNTI PER L’UCRAINA – GIORGIA MELONI NON POTEVA SFILARSI ED È RIUSCITA A RIGIRARE LA FRITTATA CON MATTEO SALVINI: NON ERA UN DESIDERIO DI TRUMP CHE I PAESI EUROPEI AUMENTASSERO FINALMENTE LE SPESE PER LA DIFESA? DI CHE TI LAMENTI? - ANCHE LA POLEMICA DEL LEGHISTA E DI CONTE SUI “SOLDI DEGLI ASILI CHE FINISCONO IN ARMAMENTI” È STATA AGILMENTE NEUTRALIZZATA DALLA SORA GIORGIA, CHE HA FATTO “VERBALIZZARE” LA CONTRARIETÀ DELL’ITALIA ALL’UTILIZZO DEI FONDI DI COESIONE…