PER TONINO SI METTE MARUCCIO - LA PROCURA DI CATANZARO INDAGA PER UN PRESUNTO ACCORDO ELETTORALE TRA IL PUPILLO DI DI PIETRO E LA ‘NDRANGHETA - IL CLAN TRIPODI MISE GLI OCCHI SU MARUCCIO NEL 2010: PRIMA DELL’ELEZIONE ERA ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI, E I BOSS DICONO DI AVERE FATTO UN ACCORDO PER VOTI IN CAMBIO DI APPALTI - TRA MASSONERIA E CLAN, L’INGRESSO DELLA MALA CALABRESE NELLA REGIONE LAZIO…

Antonio Massari per "il Fatto Quotidiano"

Il capitolo giudiziario più insidioso - e infamante - nella storia dell'Idv potrebbe scriverlo la Procura di Catanzaro: il pm Pierpaolo Bruni sta indagando su un presunto accordo elettorale con la 'ndrangheta. L'episodio s'inserisce nell'indagine su un gruppo di potere occulto - un mix di massoneria e 'ndrangheta - accusato di associazione mafiosa. Siamo nel marzo 2010, nel pieno della campagna elettorale per la Regione Lazio, quando il clan Tripodi di Limbadi concentra la sua attenzione su un uomo dell'Idv: il consigliere uscente Vincenzo Maruccio. Il consigliere - che all'epoca dei fatti era assessore per i Lavori pubblici nella giunta Marrazzo - non è indagato ma il suo riferimento emerge dalle intercettazioni.

Una in particolare. Al telefono c'è Francesco Comerci, accusato d'essere organico al clan Tripodi, che parla con l'imprenditore Rosario Presti. La data è fondamentale: siamo a pochi giorni dalle elezioni. Comerci - che a sua volta gestisce l'impresa Edilsud - riferisce a Presti tre fatti. Dice d'aver incontrato un politico calabrese: spiega che si tratta di un assessore della Regione Lazio. Poi aggiunge d'aver stretto con lui un accordo: appalti in cambio di voti. Infine: chiede l'aiuto di Presti, imprenditore pulito e con i certificati in regola, affinché l'assessore non accampi scuse. Insomma: Presti - nei progetti descritti al telefono da Comerci - dovrà prestare il proprio curriculum immacolato per incassare gli appalti, ottenuti grazie al futuro intervento dell'assessore, in cambio del sostegno elettorale delle 'ndrine.

Venerdì scorso, il pm Bruni, ha convocato Presti in procura, come persona informata sui fatti, contestandogli l'intercettazione in questione. Sull'identità del politico, la Procura di Catanzaro non ha dubbi: l'unico assessore regionale calabrese, nella Regione Lazio, era proprio Maruccio che, peraltro, ha origini vibonesi. Le stesse della cosca Tripodi. Il pm Bruni vuol capire se Comerci abbia millantato l'incontro e la promessa di appalti, in cambio di voti, o se invece l'accordo c'è stato davvero.

E per Maruccio si tratta del secondo coinvolgimento giudiziario: a Roma, per l'inchiesta sui rimborsi regionali al gruppo Idv, è indagato per peculato. Di certo c'è un fatto: la cricca di massoni e 'ndranghetisti si muoveva con disinvoltura e giocava su più tavoli, grazie all'appoggio di un massone, Paolo Coraci e altri indagati, come Giulio Festa. Quest'ultimo, per esempio, consente alla 'ndrangheta di entrare - come il Fatto Quotidiano ha rivelato sabato scorso - in una "articolazione del Parlamento": siamo sempre nel 2010, quando Festa accompagna Comerci, insieme con un imprenditore del Nord-est, a Palazzo Marini.

Qui il trio incontra Giulio Violati: marito dell'attrice Maria Grazia Cucinotta, uomo di fiducia dell'ex ministro Sandro Bondi, all'epoca molto vicino anche a Renata Polverini e socio di Rosanna Thau, la moglie di Angelo Balducci, l'ex provveditore ai lavori pubblici, uomo chiave della "cricca", grande dispensatore di appalti incriminati nell'inchiesta su protezione civile e lavori per il G8.

È Violati (non indagato) che in quell'incontro - secondo la ricostruzione di un imprenditore - mette in contatto Comerci con Aurelio Regina, presidente degli Industriali di Roma, per provare a entrare nell'appalto - da circa 600 milioni di euro - delle fibre ottiche nella Capitale. L'affare non andrà in porto, ma Comerci e suoi sodali s'insinuano sempre più nei palazzi del potere. L'inchiesta del pm Bruni scopre il magma di massoni e mafiosi mentre tesse la sua tela, alcuni affari vanno in porto, come gli appalti ottenuti nel Nord-est, altri naufragano, ma è impressionante la facilità con cui questa nuova "cricca" scala i centri di potere. Giocando su due tavoli nelle elezioni laziali del 2010.

Da un lato la 'ndrangheta mirava a Maruccio e all'Idv. Dall'altro, grazie al massone Paolo Coraci, che nel frattempo aveva fondato l'associazione "Liberi e Forti", spingeva per la campagna elettorale dell'Udc. Per la precisione Coraci - indagato per concorso in associazione mafiosa - sosteneva la candidatura di Raffaele d'Ambrosio (non indagato). Alle sue cene elettorali - come rivelato dal Fatto - era prevista la presenza dello stesso Comerci. Nel frattempo Coraci - attraverso la sua rete di conoscenze e fratellanze - punta a insediare uomini di fiducia negli enti pubblici di maggiore rilevanza.

 

MARUCCIO DI PIETRO VINCENZO MARUCCIO Antonio Di PietroMARIA GRAZIA CUCINOTTA GIULIO VIOLATI Aurelio Regina

Ultimi Dagoreport

meloni salvini chat fratelli d'italia

CACCIA ALLA TALPA! - DIVERSI ESPONENTI DI FRATELLI D'ITALIA AVREBBERO INTENZIONE DI RIVOLGERSI AL GARANTE DELLA PRIVACY DOPO LA PUBBLICAZIONE DEL LIBRO "FRATELLI DI CHAT. STORIA SEGRETA DEL PARTITO DI GIORGIA MELONI” – MA VE LI IMMAGINATE MELONI, LA RUSSA, CROSETTO, URSO CONSEGNARE VOLONTARIAMENTE IL LORO CELLULARE ALLE "TOGHE ROSSE" PER SCOVARE "L’INFAME"? - LA TALPA, INVECE, PASSANDO PER VITTIMA E DENUNCIANTE, ALLONTANA DA SE’ LA POSSIBILITÀ DI VERIFICA, COSTRINGENDO LA MAGISTRATURA A GUARDARE AL DI FUORI DEI PARLAMENTARI: QUINDI GLI STAFF, LE SEGRETERIE, I PORTAVOCE, GLI ANELLI PIÙ DEBOLI…

donald trump xi jinping coronavirus mondo globalizzazione

DAGOREPORT - DOPO APPENA TRE SETTIMANE ALLA CASA BIANCA, TRUMP HA GIA' SBOMBALLATO I PARADIGMI DELL'ORDINE GEOPOLITICO MONDIALE. UNO TSUNAMI MAI VISTO. DA ORIENTE A OCCIDENTE, SI STANNO CAGANDO SOTTO. TUTTI, ECCETTO UNO: LA CINA - AL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO, L'UNICO ANTIDOTO È L’IMPERO DEL DRAGONE, LA SOLA POTENZA CHE OGGI PUO' RIBATTERE AD ARMI PARI AL BORDELLO NEO-IMPERIALISTA DELLA TECNODESTRA USA - DAVANTI AL BULLISMO DI TRUMP, XI JINPING È RIMASTO TRANQUILLO COME UN PISELLO NEL SUO BACCELLO. ALL’ANNUNCIO DEI DAZI USA AI PRODOTTI CINESI, LA RITORSIONE DI PECHINO È STATA IMMEDIATA - POCHI MEDIA HANNO SOTTOLINEATO QUAL È STATA LA DURA RISPOSTA DI XI JINPING SUL NAZI-PROGETTO TRUMPIANO DI DEPORTARE DUE MILIONI DI PALESTINESI: “GAZA È DEI PALESTINESI, NON UNA MERCE DI SCAMBIO POLITICA, NÉ TANTO MENO OGGETTO DI QUALCOSA CHE SI PUÒ DECIDERE IN BASE ALLA LEGGE DELLA GIUNGLA" - RISULTATO: LE SPARATE DEL TRUMPONE STANNO RENDENDO INAFFIDABILE WASHINGTON AGLI OCCHI DEL MONDO, COL RISULTATO DI FAR SEMBRARE IL REGIME COMUNISTA DI XI JINPING, UN INTERLOCUTORE SERIO, PACIFICO E AFFIDABILE PER FARE AFFARI, A PARTIRE DALL'EUROPA. LA SVOLTA PRO-CINA DI URSULA CON SBERLA AL PRIMO BULLO AMERICANO...

software israeliano paragon spyware whatsapp alfredo mantovano giorgia meloni peter thiel

DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO SOTTO CONTROLLO I GIORNALISTI COL SOFTWARE ISRAELIANO DI “PARAGON SOLUTIONS” - PECCATO CHE L’AZIENDA DI TEL AVIV, SCRIVE "THE GUARDIAN", NON FACCIA AFFARI CON PRIVATI, MA VENDA I SUOI PREGIATI SERVIZI DI HACKERAGGIO SOLO A “CLIENTI GOVERNATIVI” CHE DOVREBBERO UTILIZZARLI PER PREVENIRE IL CRIMINE - CHI AVEVA FIRMATO IL CONTRATTO STRACCIATO DAGLI ISRAELIANI PER "VIOLAZIONI"? QUAL È "L'ABUSO" CHE HA SPINTO PARAGON A DISDETTARE L'ACCORDO? – ANCHE IL MERCATO FIORENTE DELLO SPIONAGGIO GLOBALE HA IL SUO BOSS: È PETER THIEL, IL “CAVALIERE NERO” DELLA TECNO-DESTRA AMERICANA, CHE CON LA SOCIETA' PALANTIR APPLICA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL VECCHIO MESTIERE DELLO 007…

barbara berlusconi

DAGOREPORT - BERLUSCONI ALLA SCALA SI È VISTO UNA SOLA VOLTA, MA IL BERLUSCONISMO SÌ, E NON AVEVA FATTO MALE CON FEDELE CONFALONIERI, CHE FU PRESIDENTE DELLA FILARMONICA DELLA SCALA E BRUNO ERMOLLI, POTENTISSIMO VICEPRESIDENTE DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA - INVECE BARBARA B. LA SI VIDE DUE VOLTE, AL BRACCIO DI PATO, L’EX ATTACCANTE DEL MILAN. LA SUA NOMINA NEL CDA DELLA SCALA? DONNA, GIOVANE… E POI CON QUEL COGNOME! LA COMPETENZA? BEH… LA PASSIONE MMM…: PERCHÉ, DA QUEL GIORNO CHE VENNE CON PATO, NON SI È PRESA UN BEL PALCO ANZICHÉ TORNARE ALLA SCALA SOLO QUINDICI ANNI DOPO DA CONSIGLIERE/A?