donald trump soldi

PER TRUMP URNE PIENE E CASSE VUOTE – LA STRATEGIA DELLA “VITTIMA DELLA GIUSTIZIA” FA VOLARE TRUMP ALLE PRIMARIE REPUBBLICANE E NEI SONDAGGI. MA SPESE LEGALI E RICHIESTE DANNI HANNO MANDATO IN ROSSO I CONTI DELL'EX PRESIDENTE, CHE NEL 2023 HA PAGATO 50 MILIONI AD AVVOCATI E TRIBUNALI. E ORA DOVRÀ RISARCIRE E. JEAN CARROLL CON 88 MILIONI DI DOLLARI – IL TYCOON È COSTRETTO AD ATTINGERE AI FONDI ELETTORALI. E PENSA ALL'EMISSIONE DI UN BOND…

Estratto dell’articolo di Alberto Simoni per “La Stampa”

 

donald trump raggiunge il tribunale di new york

L'ultima cosa che avrebbe voluto il giudice capo della Corte suprema John Roberts era mettere il naso nella corsa alla Casa Bianca. Non potrà però sottrarsi quando stamane insieme agli altri otto giudici dell'Alta corte federale ascolterà le argomentazioni dei legali di Donald Trump che chiederanno l'annullamento della sentenza con cui la Corte suprema del Colorado ha escluso l'ex presidente dalle primarie in base al 14esimo Emendamento della Costituzione. Questo risale al 1868 e fu scritto per impedire che nostalgici sudisti macchiatisi di atti di insurrezione potessero essere eletti e occupare cariche pubbliche. […]

 

Se il verdetto della Corte suprema – così come quello di tutti e quattro i procedimenti cui è soggetto – è incerto, quello degli elettori repubblicani è acclarato. Trump vola nei sondaggi e il suo staff ieri ha fatto circolare anche uno studio che conferma il dominio del tycoon in ogni Stato da qui al Super Tuesday del 5 marzo compreso. Il 12 marzo avrà i 1215 delegati utili per rivendicare la nomination.

 

donald trump esce dall aula del tribunale di new york

[...] Ai nodi giudiziari sono connesse difficoltà economiche. Spese legali e richieste danni stanno svuotando la cassaforte dell'ex presidente, nel 2023 ha pagato, ricorrendo ai fondi di un Super Pac, 50 milioni ad avvocati e tribunali. Il 26 gennaio un giudice di Manhattan l'ha condannato a risarcire 83 milioni di dollari a E. Jean Carroll per diffamazione e danni correlati. A questi si devono aggiungere 5 milioni per abusi sessuali.

 

Donald ha fatto appello. Questo sospende il pagamento a Carroll ma per le leggi federali il condannato deve accantonare in pratica la cifra e includere il 9% di interessi. Su un fondo del tribunale, ad esempio, ci sono 5,5 milioni che Trump, ad appello finito, dovrà dare a Carroll. Il problema per Donald è come recuperare 83 milioni di dollari; e potrebbe presto presentarsi anche il nodo di come recuperare 370 milioni di dollari che è la cifra chiesa dal procuratore Letitia James nell'ambito del processo alla Trump Organization. Somma che aumenta considerando 18 milioni di commissioni non rimborsabili alla società di fideiussione e il 9% di interessi. L'intero importo sforerebbe i 400 milioni.

 

e jean carroll

A questa cifra potrebbero aggiungersi spese legali e altre compensazioni per i processi in Georgia (interferenze elettorali) e quelli di Mar-a-Lago e ai piani per sovvertire l'esito del voto del 2020. Secondo alcune stime si parla di una cifra che potrebbe superare i 500 milioni di dollari. Come garantirlo? E come coprire 370 milioni che il giudice Engoron potrebbe imputare a Trump per danni legati alle frodi della sua Trump Organization?

 

I legali di Trump starebbero studiando l'emissione di un bond, ma nessuno – ha spiegato l'avvocato Ron Kuby a MSNBC– «sottoscriverà un obbligazione con Trump a meno che l'intero importo non sia garantito». Secondo un documento finanziario sulla posizione contabile di Trump nel 2021 il tycoon aveva 293.8 milioni «in contanti o equivalenti». Cifra ritenuta dal tribunale di New York gonfiata poiché include 93 milioni «non liquidabili».

 

donald trump raggiunge il tribunale di new york

Il fatto che Trump attinga ai fondi dei tre Super Pac elettorali che lo sostengono, facendo delle triangolazioni di somme di denaro, è comunque l'indicazione che non intende (o non può) mobilitare le proprietà. Ma anche l'uso dei fondi elettorali ha dei limiti quando si tratta di questioni personali. [...]

DONALD TRUMPdonald trump joe biden donald trump amiconi secondo l'intelligenza artificiale donald trump e e. jean carroll in tribunale proteste contro donald trump a new york donald trump in tribunale DONALD TRUMPdonald trump in tribunale

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...