tommaso denis verdini giorgia meloni matteo salvini

“PERCHÉ GLI ARRESTI SONO ARRIVATI PROPRIO ORA?” – I LEGHISTI SENTONO PUZZA DI COMPLOTTONE SULL’INCHIESTA CHE HA PORTATO IL “COGNATO” DI SALVINI, TOMMASO VERDINI, AI DOMICILIARI -  CHE COINCIDENZA: LE MANETTE ARRIVANO PROPRIO MENTRE COMINCIA LA LUNGA BATTAGLIA PER LE NOMINE A FERROVIE E ANAS - IL “CAPITONE” LE CONSIDERAVA ENTRAMBE COMPETENZA ESCLUSIVA DEL SUO MINISTERO. E INVECE ADESSO, GIORGIA MELONI, CON LA SCUSA DELLA “BRUTTA STORIA” DI MAZZETTEE, POTREBBE CHIEDERE “CONDIVISIONE”, E ACCAPARRARSI TUTTO IL MALLOPPO…

TOMMASO DENIS VERDINI

Estratto dell’articolo di Federico Capurso per “La Stampa”

 

Di fronte all'inchiesta sugli appalti Anas, in cui è indagato Denis Verdini ed è stato arrestato suo figlio, Tommaso Verdini, nella Lega si continua a mostrare un atteggiamento imperturbabile: «Dal punto di vista giudiziario siamo assolutamente sereni».  In fondo il sottosegretario all'Economia Federico Freni viene citato nelle carte della procura, ma non risulta indagato, e i fatti contestati risalgono al 2022, ai tempi del governo Draghi […].

 

MATTEO SALVINI FRANCESCA VERDINI - NATALE 2023

La «serenità» viene però declinata dai leghisti «solo in termini giudiziari» […]. Salvini sa bene, in fondo, che questa inchiesta alla fine colpisce anche lui. Da un punto di vista personale, ovviamente, visto che la sua compagna, Francesca, è la figlia minore di Denis Verdini, ma anche e soprattutto sotto un profilo politico, perché si è acceso un faro sul suo ministero, proprio nel momento in cui iniziano i preparativi per due delle più importanti partite di nomine nelle partecipate di Stato di quest'anno: il rinnovo dei vertici di Ferrovie e della sua controllata, Anas.

 

Una domanda, in particolare, non riesce ad abbandonare i pensieri dei leghisti: «Perché gli arresti sono arrivati proprio ora?». Le indagini risalgono a un periodo compreso tra il 2021 e il 2022 e già a settembre erano comparse sui giornali le notizie di questa inchiesta. A legge di Bilancio chiusa, ecco scattare le manette.

 

STEFANO DONNARUMMA

I sospetti di una «opposizione giudiziaria» al governo, per come l'aveva messa giù il ministro della Difesa Guido Crosetto, in questa vicenda non vengono mai esplicitati dagli uomini della Lega. Ma al di là delle teorie del complotto, gli effetti politici provocati dall'accelerazione di questa inchiesta sono innegabilmente un problema.

 

Perché sfiorano la Lega e Salvini, e gettano un'ombra pesante su Anas. Il timore più forte, nel Carroccio, è quindi quello di perdere agibilità politica e potere decisionale su due partite di nomine che Salvini considera, di fatto, di sua competenza quasi esclusiva.

 

A via Bellerio hanno quindi notato con un certo disappunto il desiderio di Giorgia Meloni di voler vedere le carte dell'inchiesta e il commento lasciato trapelare da Palazzo Chigi a corredo dell'indagine: «È una brutta storia».

 

luigi ferraris premio guido carli 2023

Uno degli uomini di fiducia del leader leghista, che parla con La Stampa a patto dell'anonimato, non ci vuole girare troppo attorno: «Non mi sorprenderebbe se Fratelli d'Italia, alla luce di queste indagini, si arrogasse il diritto di chiedere sulle nomine di Fs e Anas una condivisione maggiore delle scelte. Insomma, per capirci, di mettere sul tavolo un nome che non sia nostro e provare a imporcelo».

 

Nel mirino ci sono le poltrone di Luigi Ferraris, attuale amministratore delegato di Fs, e di Aldo Isi, che guida Anas. È troppo presto per avere una rosa di nomi in corsa. L'unico a essere sempre nell'aria è quello dell'ex ad di Terna, Stefano Donnarumma, che già nella scorsa primavera Meloni avrebbe voluto alla guida di Rfi (Rete ferroviaria italiana) e fermato solo dal veto granitico di Salvini.

ALDO ISI - AD DI ANAS

 

Non dovrebbe essere una minaccia. Nei palazzi romani si vocifera che la premier abbia pensato, per Donnarumma, alla casella più pesante di Cassa depositi e prestiti, ma nella Lega sanno che va comunque preparato il terreno per un possibile scontro su Anas e Fs. Anche in quest'ottica, si registra una certa voglia di correre, al ministero dei Trasporti, per introdurre un nuovo sistema di valutazione dei commissari di grandi opere.

 

Il viceministro Edoardo Rixi, braccio destro di Salvini al ministero, ha iniziato a lavorarci in autunno […] e adesso […] il provvedimento potrebbe tornare utile a un doppio scopo: da una parte dare […] il segnale che si sta già intervenendo e, dall'altra, provare a sostituire tanti commissari […] con uomini più vicini alla Lega. […]

federico freni da pastation per incontrare denis verdini federico freni denis verdini foto fatto quotidiano TOMMASO VERDINI TRAVESTITO DA DENIS VERDINIdenis verdini incontra federico freni al ristorante pastation giorgia meloni matteo salvini atreju TOMMASO VERDINI 2TOMMASO VERDINI matteo salvini giorgia meloni antonio tajani atreju matteo salvini e francesca verdini alla mostra del cinema di venezia 8federico freni 1 foto di bacco federico freni TOMMASO VERDINI

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