“MAD VLAD” CI STA TROLLANDO – COSA AVEVA IN MENTE PUTIN QUANDO HA DETTO “DOBBIAMO PENSARE A COME FERMARE LA TRAGEDIA IN UCRAINA”? ERA UN'APERTURA REALE ALLE TRATTATIVE O IL SOLITO SCARICABARILE? IL PASSAGGIO INTEGRALE DEL DISCORSO AL G20 DEL PRESIDENTE RUSSO, CHE ACCUSA ZELENSKY DI NON VOLERE ALCUN NEGOZIATO: “NOI NON ABBIAMO MAI RIFIUTATO IL DIALOGO…” – IN POLONIA ARRESTATI 15 SOSPETTI MEMBRI DI UNA RETE DI SPIONAGGIO DEL CREMLINO
Estratto da www.corriere.it
VLADIMIR PUTIN IN COLLEGAMENTO CON IL G20
Le parole di Putin
Ecco il testo del passaggio del discorso di Putin dedicato all’Ucraina, al G20:
«Nei loro discorsi, i leader hanno detto di essere scioccati dalla continua aggressione della Russia all’Ucraina. Certo: l’azione militare è sempre una tragedia per gli individui, per le famiglie, per i Paesi. E certo, dobbiamo pensare a come fermare questa tragedia. Tra l’altro, la Russia non ha mai rifiutato il dialogo per la pace con l’Ucraina. Non è stata la Russia ma l’Ucraina ad annunciare pubblicamente di avere lasciato il tavolo negoziale; ed è stato firmato anche un ordine, un decreto presidenziale, per proibire il negoziato».
La decisione da parte della Russia di lanciare un attacco all’Ucraina ha fatto scattare il più sanguinoso conflitto in Europa dalla Seconda guerra mondiale, e ha innalzato a livelli mai visti sin dalla Guerra fredda la tensione tra Mosca e l’Occidente.
Un esponente del governo russo ha detto nella giornata di martedì che Mosca non può «coesistere» con l’attuale governo di Kiev, e che l’operazione militare speciale in corso continuerà fino alla «smilitarizzazione» dell’Ucraina.
Mosca, che ha già annesso militarmente, e in modo illegale, la Crimea nel 2014, controlla ora quasi un quinto del territorio ucraino riconosciuto dalla comunità internazionale. Putin sostiene che quel territorio sia, ora, pienamente russo. […]
VLADIMIR PUTIN IN COLLEGAMENTO CON IL G20
Polonia: arrestati 15 sospetti membri di una rete di spionaggio russa
La Polonia ha arrestato 15 sospetti membri di una rete di spionaggio russa. Ne dà notizia il media polacco Rmf24. I cittadini stranieri fermati sono sospettati di far parte di un gruppo criminale organizzato e di agire contro gli interessi polacchi per conto dell'intelligence di Mosca. Se condannati rischiano fino a 10 anni di carcere.
La Procura nazionale ha deciso di mettere i 15 sospettati in custodia cautelare, «a causa della necessità di garantire il corretto svolgimento del procedimento» e del rischio che gli imputati possano scappare.
Gli investigatori ritengono che la rete abbia operato tra gennaio e marzo 2023 in città vicino al confine con l'Ucraina, come Chelm, Rzeszow e Przemysl, nonché a Varsavia e in altre parti della Polonia.
charles michel volodymyr zelensky
La Procura nazionale polacca ritiene che i fermati siano stati pagati dai servizi di sicurezza russi in cambio dell'identificazione di infrastrutture critiche, come strutture militari e porti, e dell'installazione di webcam sulle rotte di trasporto degli aiuti militari verso l'Ucraina. […]
Michel: «Solidali con Kiev, ha pagato caro per il futuro nell'Ue»
«Grazie, Presidente Zelensky per l'invito a visitare l'Ucraina e per l'opportunità di essere solidale con te e con il popolo ucraino che dieci anni fa ha pagato e paga ancora oggi un prezzo altissimo per il futuro europeo dell'Ucraina di fronte all'aggressione russa». Lo scrive su X il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, in visita in Ucraina.
charles michel volodymyr zelensky VLADIMIR PUTIN VERTICE BRICS