ULTIME DALLA FARNESINA - PERDE QUOTA L’IPOTESI DELLA FASSINA MARINA SERENI AGLI ESTERI - OGGI VERTICE TRA RENZI E NAPOLITANO, A CUI SARÀ SOTTOPOSTA UNA LISTA DI “PAPABILI” (BELLONI?)

Fabio Martini per “la Stampa

 

RENZI LEOPOLDARENZI LEOPOLDA

La prematura accensione dei riflettori non ha aiutato Marina Sereni nella sua ascesa verso la Farnesina, in dieci giorni un diffuso scetticismo nel Palazzo ha fatto perdere quota alla candidatura e ora la partita del ministero degli Esteri si è riaperta. Anche se non ci sono ancora appuntamenti ufficiali, la questione potrebbe essere affrontata in un colloquio, probabilmente oggi, tra il presidente del Consiglio e il Capo dello Stato.

 

Oramai il tempo stringe: Matteo Renzi, nelle prossime ore dovrà colmare quel vuoto di organigramma nel governo che si determinerà con l’ascesa del ministro degli Esteri Federica Mogherini al prestigioso ruolo di Alto Commissario per la politica estera europea, incarico che diventerà operativo il primo novembre col varo della nuova Commissione europea.

Marina Sereni Marina Sereni

 

E per quanto Renzi tenga coperta la carta sulla quale punta per risolvere l’enigma della Farnesina, è del tutto evidente che il presidente del Consiglio non è ancora sicuro di poter chiudere su un nome blindato: sono trascorsi quasi due mesi dall’indicazione da parte del Consiglio europeo di Federica Mogherini e se in questo frangente, Renzi avesse trovato il nome “giusto”, lo avrebbe già reso noto.

 

Dieci giorni fa, in occasione del vertice Asem di Milano il nome di Marina Sereni, Pd, vicepresidente della Camera aveva preso quota e diversi giornali avevano indicato la sua posizione di vantaggio rispetto a Lapo Pistelli, viceministro agli Esteri, che pure vanta un curriculum e una competenza diplomatica non comparabili con quelli della collega di partito.

 

Cinquantaquattro anni, ex funzionaria dei Ds, una carriera all’ombra di Piero Fassino, una breve esperienza da responsabile Esteri dei Ds, dirigente di partito sempre in “linea”, la Sereni si è ritrovata in pole position per la Farnesina soprattutto per la tenuta di Renzi sul “dogma” della parità uomini-donne dentro il suo governo.

 

de mistura napolitano dassu terzi di santagata de mistura napolitano dassu terzi di santagata

Ma negli ultimi giorni, nei “piani alti” del Palazzo si è consolidata la convinzione che alla Farnesina debba andare un ministro (o una ministra) competente, capace di maneggiare da subito i principali dossier. Ecco perché ha preso quota nelle ultime ore la candidatura dell’ambasciatrice Elisabetta Belloni. Cinquantasei anni, capo del personale alla Farnesina, la Belloni è stata la prima donna che ha guidato un ufficio strategico del ministero degli Affari Esteri e l’Unità di crisi della Farnesina.

 

GIORGIO TONINI GIORGIO TONINI

Tipica donna in carriera, dotata di una forte personalità, la Belloni compare spesso negli organigrammi di governo, ma sinora è rimasta nel “recinto” della Farnesina: agli occhi di Renzi personalità e competenza la aiuteranno? E quanto peserà il controverso precedente alla guida della Farnesina di un tecnico come l’ambasciatore Terzi?

 

MERIAM LAPO PISTELLIMERIAM LAPO PISTELLI

Un profilo più politico lo ha invece un’altra tecnica, Marta Dassù. Cinquantotto anni, milanese, già viceministro agli Esteri nel governo Letta, la Dassù sembra out per due ragioni: alla fine degli anni Novanta è stata consigliera per la politica estera di Massimo D’Alema a palazzo Chigi ed è stata recentemente nominata da Renzi nel cda di Finmeccanica.

 

Elisabetta Belloni Elisabetta Belloni

Nei giorni scorsi il complicato decollo della candidatura Sereni aveva riaperto un varco ad un candidato uomo. Dunque, anzitutto Lapo Pistelli ma anche due personaggi di spessore, renziani della prima ora: Sandro Gozi, sottosegretario alle Politiche comunitarie; Giorgio Tonini, vicepresidente dei senatori Pd, da anni una presenza costante nella Commissioni Affari esteri. Ma chi conosce Renzi, assicura che molto difficilmente rinuncerà al “dogma” della parità tra uomini e donne.

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