PIPPO MARRA LICENZIA ALL’ADNKRONOS? E LA ROMA LICENZIA PIPPO MARRA (ARRIVANO I CINESI) - COL TAGLIO DELLE PROVINCE POCHI RISPARMI E MOLTI COSTI - IL SENATO RIDOTTO COME UN CASSONETTO
A cura di Riccardo Bocca e Primo Di Nicola per "l'Espresso"
1. MAFIA - CONFISCATO E PARALIZZATO
Un tesoro di 2 mila 900 beni confiscato ai mafiosi deve ancora trovare una destinazione. Lo rilevano gli esperti del ministero della Giustizia nella loro ultima relazione presentata al Parlamento, prendendo in esame l'ultimo triennio (fino a settembre 2013) sulla destinazione e utilizzo dei beni sequestrati o confiscati. I decreti con i quali lo Stato destina case, ville, castelli, palazzi, capannoni, alle associazioni, enti locali o forze dell'ordine hanno avuto un crollo: dai 629 di cinque anni fa agli 86 del 2012 (peggio solo nel 1997).
Neppure il lieve miglioramento del 2013 fa ben sperare. Sono le procedure di gestione del bottino dei boss che restano farraginose. Non va meglio leggendo i dati presentati dall'Agenzia per i beni sequestrati e confiscati: l'ente ha in gestione, in attesa di destinarli, poco più di 5 mila tra beni e aziende. Ma circa il 76 per cento degli immobili è marchiato da ipoteche bancarie o è ancora occupato dai familiari dei padrini. Insomma, un tesoretto bloccato da banche e cosche.G. Tiz.
2. PISA CONTRO FIRENZE - SGAMBETTI IN PISTA
La guerra degli aeroporti tra Firenze e Pisa approda a Roma e si intreccia con le baruffe toscane tra il premier Enrico Letta, pisano, il segretario del Pd Matteo Renzi, fiorentino, e il governatore della Toscana Enrico Rossi anch'egli pisano. Quest'ultimo aveva trovato una mediazione con il sindaco di Firenze.
In due punti: nuova pista di 2 mila metri per lo scalo fiorentino e holding tra i due aeroporti. Con l'obiettivo, racconta Rossi a "l'Espresso", di diventare il terzo polo aeroportuale italiano. Ma Enac, l'ente preposto all'aviazione civile, per Firenze chiede una pista di 2 mila 400 metri. Eventualità che irrita Pisa e fa infuriare Rossi («A gatto ingordo scoppia il gozzo»), il quale sospetta che dietro la richiesta dell'Enac ci sia lo zampino di Renzi e dei renziani, ben lieti di favorire il traffico su Firenze.M. La.
3. MALEDUCAZIONE IN SENATO - CASSONETTO MADAMA
Nell'aula del Senato è scoppiata la guerra delle cartacce. L'emiciclo è sporco per colpa dei senatori, che lo riducono come un «cassonetto di carta straccia», lamenta Vilma Moronese, senatrice di M5S protagonista a Palazzo Madama di una crociata contro i colleghi che lasciano rifiuti sui banchi.
«Avete lasciato quest'aula in condizioni pietose, abbiate un po' di pudore e ammettete che avete raggiunto un livello tale di presunzione da credere che tutto vi sia concesso», ha tuonato Moronese verso i colleghi. Beccandosi il rimbrotto del vicepresidente Linda Lanzillotta, che in nome della «dignità del Senato», ha replicato: «Se i colleghi lasciano della carta per terra è perché, forse, i banchi dovrebbero essere dotati di cestini adeguati per consentire di disfarsi delle carte in esubero».A. Be.
4. EUROPA / PRIMARIE FLOP - DELUSIONI VERDI
A. Mas. - Lo slogan era accattivante: «Tu decidi l'Europa». Tutto era pronto perché diventassero il trampolino di lancio di una campagna elettorale nel segno della democrazia diretta. Invece, le primarie online organizzate dai Verdi per scegliere i loro leader al Parlamento di Strasburgo, nonché aspiranti alla presidenza della Commissione Europea, sono passate praticamente inosservate: nemmeno 40 mila i cyber-elettori dai 16 anni in su che hanno fatto la fila, si fa per dire, al seggio virtuale predisposto dagli ambientalisti.
Fanalino di coda l'Italia, dove Monica Frassoni, ex europarlamentare e copresidente dei Verdi europei, ha collezionato appena 5 mila 851 preferenze, arrivando quarta su quattro candidati. Il voto flop ha premiato l'appena ventiquattrenne tedesca Ska Keller, che con 11 mila 791 clic ha prevalso per meno di 60 voti sul contadino no global francese José Bové e sull'altra tedesca Rebecca Harms, che ne ha ricevuti invece 8 mila 170.
La notizia non è stata commentata in pubblico dai diretti interessati. Solo una velina ufficiale in cui si parla di «un grande momento di democrazia». Ma dietro le quinte ambientaliste si respira apprensione. Raffreddato l'entusiasmo per le masse internettiane, ora si teme l'effetto boomerang alle elezioni di maggio: quelle vere.
5. AS ROMA - ARRIVEDERCI PIPPO
G. Tur. - Mentre Pippo Marra ha annunciato il licenziamento collettivo di 20 giornalisti della sua agenzia di stampa Adnkronos, l'As Roma vuole licenziare Pippo Marra. La poltrona di Marra nel consiglio di amministrazione della società giallorossa, comprensiva di doppio biglietto gratuito in tribuna vip all'Olimpico, passerà dall'editore al rappresentante del nuovo socio cinese, dato in arrivo a breve con una quota oscillante tra il 15 e il 20 per cento del club.
A vendere sarà Unicredit, la banca che ha gestito la transizione dalla famiglia Sensi agli investitori statunitensi guidati da James Pallotta. L'istituto, attraverso il suo plenipotenziario agli affari romanisti Paolo Fiorentino, ha finora garantito a Marra di rimanere fra gli amministratori ben oltre la fine dell'epoca Sensi, quando il proprietario di Adn Kronos distribuiva agli amici una dozzina di biglietti di tribuna a partita. Ma i rapporti con la banca si sono molto raffreddati e Marra, oltre a disertare lo stadio, è spesso nella lista degli assenti anche alle riunioni del club.
6. PROVINCE - TAGLIO MA NON RISPARMIO
Altro che i 2 miliardi ipotizzati nel 2010 da un focus dell'Istituto Bruno Leoni: per la Corte dei conti, «nell'immediato» l'abolizione delle Province concepita con il disegno di legge del ministro per gli Affari regionali Graziano Del Rio, approvato in prima lettura dalla Camera, comporterebbe per l'erario benefici assai limitati. Nel bilancio dello Stato, la voce "spese ordinarie" degli enti intermedi ammonta a 8,6 miliardi di euro, dei quali 2,2 per gli stipendi dei 61 mila impiegati e dirigenti.
«Per quanto riguarda i risparmi attesi», si legge nel documento elaborato dalla magistratura contabile, «nell'immediato quelli effettivamente quantificabili sono di entità contenuta. Mentre è difficile ritenere che una riorganizzazione di così complessa portata sia improduttiva di costi».Pi. Fal.
7. SAN MARINO - NO SEX
Niente educazione sessuale nelle scuole di San Marino. Il Consiglio grande e generale, cioè il Parlamento della Repubblica del Titano, ha bocciato per soli due voti l'istanza d'arengo (equivalente in Italia a una proposta di legge di iniziativa popolare) che puntava all'introduzione di un corso ad hoc di educazione sessuale nelle scuole statali, con la partecipazione di docenti specializzati.A. Be.
8. GUAI BESTIALI PER PIZZAROTTI
Il sindaco 5Stelle di Parma continua ad avere problemi con gli animali. La spina nel fianco di Federico Pizzarotti, oggi, è un'oca cignoide chiamata Giulietta. Qualche giorno fa è stata trovata morta nel più grande parco cittadino e subito sono scoppiate le polemiche sull'incuria del giardino. Perché Giulietta è il terzo animale che muore in poco tempo nello stagno del Parco ducale.
Sul primo decesso estivo di una tartaruga il sindaco aveva ironizzato: «Pensate, mi accusano anche di questo...», aveva detto ai media nazionali. Ma poi è stato il turno di un'anatra selvatica e infine di Giulietta. Così l'amministrazione ha dovuto trovare un accordo con l'Enpa per la pulizia dello stagno e la cura degli animali. F. Lo.
9. NAPOLI / 1 - Ã TORNATO 'O MERICANO
Riecco Nicola Cosentino. I fedelissimi lo hanno accolto affollando la stazione marittima, a Napoli, in occasione del ventennale di Forza Italia, lo scorso 26 gennaio. L'occasione giusta per riproporsi da protagonista. In platea scrosciavano gli applausi. Tra i laudatores, il senatore di Forza Italia Ciro Falanga, firmatario del ddl sugli abbattimenti, ribattezzato dagli ambientalisti come un condono mascherato. Poi la famiglia.
C'era Giuseppe Esposito, cognato di Cosentino e vicesindaco nel Comune di Trentola Ducenta. E c'era chi, con Nick 'O mericano, condivide non solo la passione politica: Dario Cigliano, tra i presenti, consigliere provinciale, eletto con il Pdl, fu arrestato nel 2011 nell'ambito di una inchiesta sui rifiuti. Destini che si incrociano. E che si sono sommati, nell'occasione, alla presenza di altri personaggi convenuti a celebrare il ritorno dell'ex coordinatore regionale.
Ad applaudirlo, nella folta schiera degli amministratori, c'era pure Pasquale Martinelli, già sindaco di Casal di Principe. Esperienza amministrativa conclusa, dopo le dimissioni, con lo scioglimento per condizionamento mafioso del comune. Ha ironizzato qualcuno: per le europee, a questo punto, si prepara la lista Forza Cosentino. Un Cosentino che nel frattempo, però, attende una decisione importante: il Tribunale del riesame, infatti, deve pronunciarsi sul ricorso della Procura antimafia contro la sua scarcerazione.Ne. Tro.
10. NAPOLI / 2 - PAPA SCENDE, LA COGNATA SALE
In famiglia c'è chi sale e chi scende. Alfonso Papa ha dovuto lasciare la politica, non ricandidato dal Pdl, per lo scandalo P4 che lo ha travolto. La cognata viceprefetto Stefania Rodà , invece, sale. L'ufficio antimafia, area Ordine e sicurezza pubblica della prefettura di Napoli, cambia infatti dirigente: il viceprefetto Mariolina Goglia si sta per trasferire a nuovo incarico, dopo aver completato i mandati previsti, e a sostituirla arriverà proprio la parente di Papa.
Un ruolo importante, visto che accede all'ufficio dove si analizzano e spiccano i provvedimenti interdittivi per imprese a lavorare con la pubblica amministrazione. Rodà , per l'esattezza, è la sorella della moglie dell'ex deputato Pdl imputato per favoreggiamento, estorsione e concussione nel processo in corso davanti al tribunale di Napoli. Ne.Tro.
11. AUTO DI SCORTA - CONTROSENSI BLINDATI
P. Fa. - I controsensi del localismo: mentre a Palermo si spendono fior di quattrini per le auto blindate, a Milano risulta quasi impossibile sbarazzarsene. La Regione Sicilia ha appena terminato la ricerca di cinque berline antiproiettile da destinare al governatore Rosario Crocetta, sotto scorta per le minacce ricevute dalla mafia. Costo della fornitura: 960 mila euro in 4 anni, ovvero 4 mila euro al mese a vettura.
Il controsenso è che l'ente avrebbe potuto risparmiare una cifra cospicua se avesse svolto una ricerca all'interno della pubblica amministrazione. Da mesi infatti il Pirellone sta cercando a tutti i costi di vendere, finora senza successo, la Bmw 760 High Security appartenuta al cancelliere Helmut Kohl e comprata da Roberto Formigoni (a 270 mila euro) quando era presidente della Regione Lombardia. Per l'acquisto si sono fatti avanti tre privati ma da settimane gli uffici nicchiano, perplessi sull'opportunità di svendere un'automobile simile a poche migliaia di euro.
12. GENOVA - OSPEDALE PARADOSSALE
V. C. - Il mega ospedale della Curia, a Genova, si farà . Il potente tandem Angelo Bagnasco-Claudio Burlando ha ottenuto l'ok del Consiglio di Stato al progetto Nuovo Galliera, osteggiato da comitati di cittadini e varie forze politiche: parte così, salvo colpi di scena, una grande operazione urbanistica che stravolgerà il quartiere borghese di Carignano, con l'edificazione ex novo di un enorme edificio al posto dei giardini del vecchio ospedale ottocentesco, e la trasformazione dei padiglioni storici per usi commerciali e residenziali.
Progetto redditizio per la Curia ma assurdo dal punto di vista urbanistico e sanitario: il nuovo nosocomio, infatti sarà in pieno centro, a poca distanza dall'altro colosso ospedaliero genovese, San Martino, mentre le periferie, dopo anni di promesse su un ospedale decentrato, restano a bocca asciutta. Sono proprio i residenti dei quartieri periferici, beffati e infuriati, a far notare che la sezione di Consiglio di Stato che ha bocciato lo stop del Tar al Nuovo Galliera è presieduta da Giorgio Giaccardi, magistrato amministrativo che per tre anni (1996-1998) è stato capo di gabinetto di Burlando all'epoca in cui era ministro di Romano Prodi.
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