TE LO DO IO IL CIOCCOLATAIO - DECINE DI MORTI E FERITI A DONETSK, NELLA REGIONE DEI SEPARATISTI RUSSI: IL NUOVO PRESIDENTE POROSHENKO HA DATO ORDINE ALL’ESERCITO UCRAINO DI RIPRENDERE IL CONTROLLO DELL’AEROPORTO

Da www.ilfattoquotidiano.it

A due giorni dalle elezioni presidenziali, che hanno sancito la vittoria dell'oligarca Petro Poroshenko, non accenna ad arrestarsi la guerriglia nell'est dell'Ucraina. I miliziani separatisti, spiega il ministro dell'Interno ucraino Arsen Avakov, hanno subito "grosse perdite" nei combattimenti di lunedì a Donetsk. Fonti mediche nella città parlano di almeno 30 morti, senza precisare se si tratti di civili o miliziani, ma secondo i responsabili dell'autoproclamata Repubblica popolare (Dnr) le vittime sono almeno cento.

"Forse più della metà la metà sono civili. Non riusciamo ancora a recuperare i cadaveri, siamo sotto il tiro dei cecchini", ha annunciato il leader Denis Pushilin. Inoltre le autorità della Dnr hanno diramato un ordine di evacuazione per i civili in alcune zone della città, comprese quelle prossime al palazzo dell'amministrazione ribelle.

A seguito delle forti tensioni a Est, il Cremlino lancia l'allarme e il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov si dice "molto preoccupato" perché "le elezioni si sono svolte sullo sfondo delle azioni militari" e perché "subito dopo il voto è stato dato l'ordine di intensificare la cosiddetta operazione anti terroristica" nell'est.

Lavrov ha ribadito che Mosca rispetta l'espressione della volontà degli elettori nelle presidenziali ucraine, ma ha rinnovato l'appello per porre fine a qualsiasi violenza, come previsto dagli accordi di Ginevra. Anche Vladimir Putin, in una telefonata con il premier Matteo Renzi, ha sottolineato la "necessità di porre fine immediatamente all'operazione militare punitiva nelle regioni sud-orientali e di stabilire il dialogo pacifico tra Kiev e i rappresentanti delle regioni".

Le forze armate governative hanno inoltre ripreso "pienamente il controllo" dell'aeroporto di Donetsk. Secondo la tv russa Rossia 24 e il Financial Times, non è però chiaro chi controlla lo scalo e si sentono ancora spari ed esplosioni. Gli scontri sono iniziati per il controllo dell'aeroporto di Donetsk, in un tentativo di impedire l'arrivo di Poroshenko, che domenica sera aveva annunciato l'intenzione di compiere il suo primo viaggio nell'est dell'Ucraina. All'assalto dei filorussi,

Kiev ha risposto con attacchi aerei e con un assalto dei militari alle postazioni dei separatisti. Il neo presidente aveva confermato ieri la volontà di continuare "le operazioni antiterrorismo" nell'est, che "non possono e non devono durare due o tre mesi, ma ore". L'est dell'Ucraina "non sarà trasformata nella Somalia", aveva scandito.

I CORPI DI ANDREA ROCCHELLI E ANDREI MIRONOV
Le salme del reporter italiano e del suo interprete, uccisi sabato da colpi di mortaio, hanno lasciato l'obitorio di Sloviansk su un camioncino diretto a Kharkiv. Secondo quanto riferito da fonti diplomatiche, le spoglie del reporter italiano dovrebbero arrivare all'ambasciata italiana a Kiev stasera o domattina, dove domenica sono arrivati i genitori del giovane ucciso.

Il corpo di Mironov sarà invece consegnata al consolato russo a Kharkiv. "Le salme di Andrea Rocchelli e Andrey Mironov sono state recuperate entrambe in queste ore a Kharkov e verranno trasferite in queste ore a Kiev dove li aspettano familiari", ha confermato il ministro degli Esteri Federica Mogherini, esprimendo il "profondo dolore" per il fotoreporter italiano e ha ricordato che Mironov "era molto più di un traduttore". Vladimir Putin e il premier italiano Matteo Renzi, riferisce una nota del Cremlino, si sono scambiati le condoglianze per la morte dei due giornalisti.

L'autista di Rocchelli e Mironov, in un'intervista a Russia Today, spiega che "i loro corpi sono stati dilaniati dai colpi di mortaio". "Quando siamo arrivati - racconta - sono scesi dalla macchina, con le mani alzate. Poi hanno iniziato a scattare delle foto. Hanno iniziato a sparaci addosso. Ci siamo buttati in un fosso, ed è iniziato il bombardamento di artiglieria", ricorda l'uomo, rimasto illeso. "Un colpo è arrivato vicino. L'interprete non si muoveva, mentre l'italiano ha provato a trascinarsi verso di me, poi è rimasto immobile", prosegue l'autista. "Uno di loro è stato colpito alla testa, credo, che è stata ridotta a teschio, e lasciata là. L'altro sembrava letteralmente falciato, fatto a pezzi dalle schegge delle bombe".

 

UN MILIZIANO FILORUSSO UCCISO A DONETSK DOPO L ATTACCO DELL ESERCITO UCRAINO MORTI A SLOVIANSK DOPO I BOMBARDAMENTI DELL ESERCITO UCRAINO L ATTACCO DELL ESERCITO UCRAINO SU DONETSK CONTRO I MILIZIANI FILORUSSI L ATTACCO DELL ESERCITO UCRAINO SU DONETSK CONTRO I MILIZIANI FILORUSSI L ATTACCO DELL ESERCITO UCRAINO SU DONETSK CONTRO I MILIZIANI FILORUSSI

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…