berlusconi santelli

NELLA POVERA CALABRIA CHE NESSUNO SI FILA, IL CENTRODESTRA DILAGA: LA SANTELLI STRAVINCE CON IL 55%, STACCANDO CALLIPO DI 25 PUNTI. SOLO IL 7,4% PER IL GRILLINO AIELLO - L'ULTIMA VOLTA TRIONFÒ IL CENTROSINISTRA CON IL 61%: ZINGARETTI ESULTA PER AVER TENUTO L'EMILIA-ROMAGNA MA L'ALTRA BATTAGLIA È FINITA CON UN DISASTRO. L'UNICA MAGRA CONSOLAZIONE È CHE IL PD È PRIMO PARTITO CON IL 15% (C'ERANO MOLTE LISTE CIVICHE)

jole santelli balla con aiello nel programma della grippo

Stefano Rizzuti per www.fanpage.it

 

Stravince il centrodestra. Il Pd regge ed è il primo partito, nonostante il suo candidato non sia mai stato realmente in partita. Va malissimo, invece, il Movimento 5 Stelle. Le elezioni regionali in Calabria incoronano Jole Santelli, deputata di Forza Italia: sarà lei la prossima presidente della Regione Calabria. Con un dato dell’affluenza – al 44,33% – molto simile a quello del 2014, precedente tornata elettorale, c’è anche un altro dato da sottolineare: il primo partito è il Pd. Mentre nel centrodestra prevale Forza Italia, trascinata anche dalla candidata presidente. Gli azzurri tengono dietro, anche se di poco, la Lega e Fratelli d’Italia.

 

Elezioni regionali Calabria: Santelli stravince su Callipo

jole santelli 12

Quando sono state scrutinate 1.984 sezioni su 2.420 i risultati sono ormai definitivi e l’affermazione di Jole Santelli, evidente già dai primi exit poll, è nettissima. La candidata di Forza Italia ottiene il 55,97% dei voti, più del 25% di distacco rispetto a Pippo Callipo: il candidato del centrosinistra raggiunge il 30,07% dei voti. Terzo posto, ma nettamente più indietro, per Francesco Aiello che correva per il Movimento 5 Stelle: per lui il 7,41%. I pentastellati, inoltre, restano fuori dal Consiglio regionale considerando la soglia di sbarramento all’8%. Resta fuori anche Carlo Tansi: l’ex presidente della Protezione Civile regionale raggiunge il 6,55% dei consensi.

 

Regionali Calabria, i voti di lista: Pd primo partito davanti a Fi

berlusconi santelli

I voti di lista, non essendo prevista la possibilità di voto disgiunto, rispecchiano sostanzialmente i risultati dei candidati presidente. Ma il primo partito non è nel centrodestra: è il Pd, infatti, a raccogliere più voti. Mentre la sfida interna al centrodestra viene vinta da Forza Italia. Partiamo proprio dalle liste a sostegno di Jole Santelli: Forza Italia è al 12,55%, la Lega al 12,24%, Fratelli d’Italia all’11,12%, la lista Jole Santelli presidente all’8,05%, l’Udc al 7,09% e Casa delle libertà al 6,62%.

 

Tra le liste a sostegno di Callipo troviamo il Pd al 15,74%, affermandosi così come primo partito. La lista Io resto in Calabria con Callipo presidente raggiunge il 7,15%, mentre Democratici progressisti Calabria ottiene il 6,25%. Il Movimento 5 Stelle raccoglie il 6,26% dei voti: a sostegno del suo candidato c’era anche la lista civica Liberi di cambiare Calabria civica, che si ferma all’1,13%. Infine, tra le liste a sostegno di Carlo Tansi quella che ottiene il miglior risultato è Tesoro Calabria, che raggiunge il 4,93% dei voti.

 

PIPPO CALLIPO

Elezioni regionali Calabria, esultano Santelli e Berlusconi

La larga vittoria in Calabria viene festeggiata soprattutto da Forza Italia, con danze e tarantelle nel comitato elettorale della ormai neo-presidente Santelli. Che parla di “risultati enormi” e senza voce dice: “Cominciamo dai mille problemi che ci sono in Calabria ma anche dalle mille opportunità che la Regione offre. Cominciamo a lavorare tutti insieme per raccontare una Calabria diversa”. Esulta anche Silvio Berlusconi, in collegamento telefonico: “Santelli ha vinto come hanno vinto tutti i candidati di Forza Italia in tutte le Regioni in cui la coalizioni di centrodestra ci ha dato il mandato a presentarci. In Calabria il grande risultato di Santelli premia una donna di Forza Italia che ha dedicato la vita alla sua terra”. Si complimenta con la trionfatrice il candidato del centrosinistra, Pippo Callipo, aggiungendo: “I calabresi hanno scelto il centrodestra, hanno scelto il partito dei conservatori e non hanno creduto, non hanno voluto una rivoluzione e un cambiamento che avevo promesso di fare”.

PIPPO CALLIPO

 

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