“L’OMOSESSUALITÀ NON È UN CRIMINE MA UN PECCATO” – LA PRIMA INTERVISTA DI PAPA FRANCESCO DOPO LA MORTE DI BENEDETTO XVI: “CON RATZINGER HO PERSO UN PADRE" - SULLE SUE CONDIZIONI DI SALUTA SCHERZA: "POTREI MORIRE DOMANI, MA È TUTTO SOTTO CONTROLLO, SONO IN BUONA SALUTE” – IL MESSAGGIO A PADRE GEORG E ALL’ALA CONSERVATRICE DELLA CHIESA: “LE CONTESTAZIONI DEGLI OPPOSITORI? SGRADEVOLI COME UN’ERUZIONE CUTANEA CHE DÀ UN PO’ FASTIDIO”
Gian Guido Vecchi per www.corriere.it
PADRE GEORG GAENSWEIN E PAPA FRANCESCO
«Ho perso un padre», dice della morte di Benedetto XVI, spiega ironico di stare tutto sommato bene, «potrei morire domani, ma è tutto sotto controllo, sono in buona salute», e spiega di non aver nemmeno preso in considerazione l’idea di emanare norme per regolare le future dimissioni papali e di voler continuare il più a lungo possibile «ad essere vescovo, vescovo di Roma in comunione con tutti i vescovi del mondo».
Papa Francesco parla all’Associated Press e nella prima sintesi dell’agenzia americana, che riporta solo alcuni stralci della conversazione, definisce «sgradevoli come un’eruzione cutanea che dà un po’ fastidio» le contestazioni degli oppositori , «ma io preferisco che lo facciano perché così c’è libertà di parola», e critica tra l’altro come «ingiuste» le leggi che criminalizzano l’omosessualità, «essere omosessuali non è un crimine», anche se la qualifica come un «peccato» - in contraddizione apparente con quanto disse nel 2013, «chi sono io per giudicare?» - e dice, secondo l’Ap: «Non è un crimine. “Sì, ma è un peccato” (dice, riferendo una immaginaria replica, ndr). Bene, ma prima distinguiamo tra un peccato e un crimine».
PAPA FRANCESCO E L ULTIMO SALUTO AL FERETRO DI RATZINGER bergoglio funerali di ratzinger