CANTAMI O MIO BOSS - LA PROCURA CHIEDE LE MANETTE PER UN NEOMELODICO ACCUSATO DI ISTIGAZIONE A DELINQUERE CON UNA SUA CANZONE (“’O CAPOCLAN”) - IL GIP DICE NO E MOLTI ASPIRANTI ARTISTI TIRANO UN SOSPIRO DI SOLLIEVO: I PEZZI SULLA MALAVITA VANNO FORTISSIMO - DA TOMMY RICCIO AI GIORNI NOSTRI, IL FENOMENO ULTRATRASH DEI CANTORI DEI CLAN IMPAZZA SOTTO ‘O VESUVIO…

Carlo Tarallo per Dagospia

Arrestate ‘o cantante! La Procura di Napoli mette a segno un maxiblitz anticamorra a Ercolano, spedisce dentro 21 presunti appartenenti ai due clan della città, appioppa altre 20 ordinanze di custodia cautelare a altrettante persone già detenute. Accuse pesantissime: associazione di stampo mafioso, estorsione, omicidio, violazione alla legge sulle armi, rapina e spaccio di droga.

In pratica, una bella giornata di liberazione dalla criminalità organizzata per tutta la città di Ercolano e non solo, grazie all'impegno di magistrati e Carabinieri. Ma la notizia più curiosa è il "no" del Gip del Tribunale alla richiesta di manette per Nello Liberti, cantante neomelodico, esponente di quel genere ultratrash che tanto successo riscuote nei rioni popolari sotto ‘o Vesuvio.

La colpa di Nello? Per i pm, la sua canzone "'O Capoclan", istiga a delinquere. Secondo i magistrati di Napoli, in pratica, il testo del pezzo, che inneggia all'onore e all'omertà del capoclan, spinge a ritenere giuste le regole della camorra.

"Un inno alla malavita e alla delinquenza - spiega il procuratore aggiunto della Dda di Napoli, Rosario Cantelmo, come riporta l'Agi - il boss cura la famiglia e gli affiliati. Ammazza chi ha sbagliato e chi parla mentre accudisce chi è omertoso".

Per questa ragione la Procura aveva chiesto l'arresto non solo di Liberti, ma anche dei due autori del testo della canzone. Il gip ha rigettato la richiesta, ritenendo "carente la motivazione". Ma la Dda ha già annunciato che farà ricorso al Riesame contro questa decisione. Insomma, per la Procura di Napoli ‘o cantante deve andare in galera, non perché abbia in qualche modo partecipato alle attività illecite del clan, ma per le parole di una sua canzone.

E da stamattina a Napoli non si parla d'altro. Il fenomeno dei videotrash di cantanti improvvisati che glorificano le gesta dei camorristi, che sfrecciano nei loro video a bordo di Transalp e Dominator, che inneggiano alle regole del "Sistema", è infatti diffusissimo sotto ‘o Vesuvio.

In principio fu Tommy Riccio, con la sua "'O Latitante", leggendaria hit di quasi venti anni fa (1993) che racconta la vita del ricercato, tra fughe dai blitz delle forze dell'ordine, telefonate strappalacrime alla moglie a casa, aiuto e vicinanza di pochi amici fidati. Dal pezzo fu tratto, nel 2003, un film con Barbara Chiappini e Tony Sperandeo.

Ma anche la canzone classica napoletana è piena zeppa di "canzoni di malavita", tra le quali Guapperia è forse la più nota. Mica solo napoletana: questa mattina, a margine della conferenza stampa in Procura, alcuni addetti ai lavori facevano notare come anche Ornella Vanoni, che nel 1960 cantava i versi di Strehler (Ma mi, ma mi, ma mi,quaranta dì, quaranta nott, sbattuu de su, sbattuu de giò: mi sont de quei che parlen no!) potrebbe correre qualche rischio; senza contare Vasco Rossi, che proprio oggi compie 60 anni (auguri!) e che con "Bollicine" pure ha fatto discutere, e tanto.

Paragonare la Vanoni e Vasco con il neomelodico ercolanese è un paradosso, ci mancherebbe; ma alla fine lo stesso Tribunale di Napoli ha stabilito, respingendo la richiesta di arresto per Liberti, che non basta scrivere versi di malavita per finire in manette.

E così può stare più tranquillo anche Al Pacino, invitato a Napoli da Luigi De Magistris attraverso un video: all'aeroporto di Capodichino non troverà ad aspettarlo i Carabinieri con un ordine di arresto per "istigazione a delinquere" per le sue interpretazioni di Scarface e Il Padrino...

Nello Liberti - ‘O capoclan
http://www.youtube.com/watch?v=ag5OxmlZ88o&feature=related

Tommy Riccio - ‘Nu latitante
http://www.youtube.com/watch?v=7TUbsCKp1U8

 

TOMMY RICCIONELLO LIBERTIOrnella Vanoni vasco rossi

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