ursula von der leyen mario draghi giorgia meloni

IL PROGRAMMA DI URSULA VON DER LEYEN SARÀ “L’AGENDA DRAGHI” – ENTRO DIECI GIORNI “MARIOPIO” PRESENTERÀ IL SUO MONUMENTALE RAPPORTO SULLA COMPETITIVITÀ, CHE LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE VUOLE UTILIZZARE COME TRACCIA PER IL SUO SECONDO MANDATO – PAROLA D’ORDINE: INTEGRAZIONE. PER DRAGHI L’EUROPA O È UNITA O NON È: L’UE NON DEVE ESSERE SOLO UNA SOMMA DI NAZIONI AUTOSUFFICIENTI, COME SOGNANO I SOVRANISTI DI MELONI E I PATRIOTI DI LE PEN, MA UN GIGANTE POLITICO ED ECONOMICO IN GRADO DI TENERE TESTA A USA E CINA (AUGURI)

Estratto dell'articolo di Marco Bresolin e Ilario Lombardo per “La Stampa”

 

MARIO DRAGHI RICEVE IL PREMIO CARLO V

Energia, Industria, Difesa e Innovazione, con una solida base fornita dal pilastro sociale. Sono le parole d’ordine nel rapporto sulla competitività realizzato da Mario Draghi per conto della Commissione europea.

 

Un’analisi dettagliata della situazione attuale condensata in circa 400 pagine che offre chiare vie d’uscita in dieci macro-settori cruciali dell’economia europea attraverso la definizione di beni pubblici e delle modalità per reperire gli investimenti necessari.

 

È il piano per quel “cambiamento radicale” che l’ex premier italiano ha già pubblicamente evocato per superare la frammentazione interna e spingere l’Ue verso una maggiore integrazione.

 

Un’Europa sovrana, nel senso più federalista del termine, contro le pulsioni sovraniste che indeboliscono il Vecchio Continente sullo scacchiere globale. Mancano pochi giorni e il lavoro che ha tenuto impegnato l’ex premier per quasi un anno, verrà finalmente presentato.

 

URSULA VON DER LEYEN MARIO DRAGHI

L’incarico affidato il 3 ottobre di un anno fa, inizialmente in scadenza a luglio, è stato prorogato fino alla fine di settembre, ma tra dieci giorni al massimo finirà sulla scrivania di Ursula von der Leyen.

 

La presidente della Commissione ha deciso di usarlo come traccia della sua agenda per la prossima legislatura e infatti le lettere d’incarico che verranno distribuite ai nuovi commissari tra due settimane rifletteranno proprio le “missions” indicate nel rapporto Draghi. Che con ogni probabilità andrà a Bruxelles per presentarlo pubblicamente nel corso di una conferenza stampa.

 

[…] Dai pochi dettagli che vengono fatti trapelare, si può anticipare che il rapporto fornirà una sorta di guida pratica e pragmatica per rafforzare la competitività dell’Ue, attraverso l’investimento politico su alcuni pilastri.

 

MARIO DRAGHI - GIORGIA MELONI - MEME BY EDOARDO BARALDI

Nessun dogma se non uno: serve un’Europa più integrata, dunque lontana dall’Unione spezzettata, di nazioni autosufficienti in molti settori, sognata e difesa dai sovranisti, come Giorgia Meloni, o dai nuovi Patrioti, come Marine Le Pen, Matteo Salvini e Viktor Orban.

 

Gli Stati Uniti d’Europa immaginati da Draghi sono considerati dall’ex premier una necessità storica, per non soccombere, e per garantire la sopravvivenza del Continente nella sua identità e specificità di attore politico unico in mezzo ad altri giganti globali (Cina e Usa, innanzitutto).

 

«Se diventa ininfluente – è il pensiero di Draghi – l’Europa, come soggetto istituzionale, rischia di scomparire». Secondo le parole attribuibili all’ex premier la sola «sovranità da difendere adesso è quella europea».

 

[…]

 

mario draghi all ecofin di gand, in belgio

Tre i punti sui quali il rapporto Draghi suggerirà all’Europa di insistere. Il primo: la necessità di sfruttare le economie di scala, in contrapposizione con la concorrenza interna che spesso finiscono per farsi gli Stati membri.

 

Un discorso che secondo l’ex premier vale soprattutto per la Difesa, dove è necessario adottare sistemi sempre più integrati, ma anche nel campo delle telecomunicazioni e in quello farmaceutico. Il secondo: l’individuazione dei beni comuni (secondo Draghi l’energia è tra quelli che meritano maggiore attenzione) e la necessità di trovare adeguate fonti di finanziamento per i relativi investimenti.

 

la ricetta di mario draghi per l europa vignetta by rolli per il giornalone la stampa

Draghi non nasconde la sua preferenza per gli strumenti di debito comune, ma riconosce che la maggior parte degli investimenti dovrà arrivare dal privato e dunque bisogna accelerare con l’unione dei mercati di capitali. E infine c’è l’esigenza di garantire l’approvvigionamento di materie prime critiche, il che passerà anche da una rivisitazione delle relazioni commerciali con alcuni Paesi terzi e dalle nuove dinamiche geopolitiche.

 

Le linee di policy […]   conterranno indicazioni chiare e operative, propedeutiche alla nascita di incarichi sconosciuti fino a oggi sul palcoscenico della burocrazia e della politica dell’Unione. È evidente che il grande cambiamento sollecitato da questo studio, Draghi lo intende realizzabile solo attraverso un serio ripensamento del senso dell’Europa, della sua leadership e della sua governance.

MARIO DRAGHI URSULA VON DER LEYEN MEME

 

Cioè, la domanda da farsi è: l’attuale assetto delle istituzioni comunitarie è in grado di reggere la sfida della competitività globale, in uno scenario geopolitico mutato che rischia di schiacciare l’Ue? Commissione, Consiglio e Parlamento dovranno prendersi carico degli obiettivi non più rinviabili.

mario draghi incontra i vertici dell industria europea a milanoMARIO DRAGHI - NABEle smentite di mario draghi vignetta by rolli per il giornalone la stampa enrico lucci mario draghipedro sanchez mario draghi

Ultimi Dagoreport

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

FLASH – COSA FARÀ LA CAMALEONTE MELONI QUANDO DONALD TRUMP, PER L’IMPOSIZIONE DEI DAZI, DECIDERÀ DI TRATTARE CON I SINGOLI PAESI E NON DIRETTAMENTE CON BRUXELLES? LA DUCETTA, AIUTATA DAL SUO AMICO ELON MUSK, GESTIRÀ GLI AFFARI FACCIA A FACCIA CON IL TYCOON, FACENDO INCAZZARE URSULA VON DER LEYEN E MACRON, O STARÀ DALLA PARTE DELL’UNIONE EUROPEA? STESSO DISCORSO PER L’UBIQUO ORBAN, CHE OGGI FA IL PIFFERAIO DI PUTIN E L’AMICO DI TRUMP: COSA FARÀ IL “VIKTATOR” UNGHERESE QUANDO LE DECISIONI AMERICANE CONFLIGGERANNO CON QUELLE DI MOSCA?

lapo e john elkann lavinia borromeo

FLASH! - INDAGATO, GRAZIE A UNA DENUNCIA DELLA MADRE MARGHERITA AGNELLI, INSIEME AI FRATELLI GINEVRA E JOHN  NELL'AMBITO DELL'EREDITA' DELLA NONNA MARELLA CARACCIOLO, LAPO ELKANN E' STATO COSTRETTO A RASSEGNARE LE DIMISSIONI DALLA PRESIDENZA DELLA FONDAZIONE BENEFICA DE "LA STAMPA", ''SPECCHIO DEI TEMPI'', PER LASCIARE LA POLTRONA ALLA COGNATA LAVINIA BORROMEO... – LA PRECISAZIONE DELL’UFFICIO STAMPA DI LAPO ELKANN: “LAVINIA HA ASSUNTO LA PRESIDENZA, MA LAPO RIMANE NEL CONSIGLIO DI ‘SPECCHIO’”