L'ITALIA ERA TOTALMENTE IMPREPARATA ALL'EMERGENZA SANITARIA/2 - CARO DAGO, L'AMARA REALTÀ DELLA PROTEZIONE CIVILE: NELLA SUA MISSIONE IL RISCHIO SANITARIO È CONSIDERATO SOLO ''SECONDARIO'', CIOÈ QUELLO CHE SI VERIFICA IN SEGUITO A TERREMOTI, CROLLI, ALLUVIONI ECC. ESSENDO LA SANITÀ REGIONALE, L'UNICO ENTE NAZIONALE NON È ATTREZZATO, ED E' PASSATO DAL DOTTOR BERTOLASO AL COMMERCIALISTA BORRELLI - E LA COMMISSIONE GRANDI RISCHI? NEANCHE UN MEDICO. LA SARS NON CI HA INSEGNATO NIENTE
Riceviamo e pubblichiamo:
Caro Dago
Ohibo! Andando a vedere l'organigramma della nostra protezione civile, il III Ufficio, che si occupa delle Attività Tecnico-scientifiche per la previsione e prevenzione dei "rischi" non fa cenno al rischio sanitario. C'è il rischio idrogeologico, idraulico, incendi boschivi, ambientale, industriale e vulcanico. Di rischio sanitario nemmeno l'ombra.
Altrove addirittura si legge che il rischio sanitario è sempre conseguente ad altri rischi :"Il rischio sanitario è sempre conseguente ad altri rischi o calamità, tanto da esser definito come un rischio di secondo grado (!!!!!!!). Emerge ogni volta che si creano situazioni critiche che possono incidere sulla salute umana. Difficilmente prevedibile, può essere mitigato se preceduto, durante il periodo ordinario, da una fase di preparazione e di pianificazione della risposta dei soccorsi sanitari in emergenza”.
Ciò è confermato nella Commissione Grandi Rischi dove , guarda un po', non c'è neanche un medico e referenti specialisti di settore nominati sono:
- il prof. Roberto Paolucci, ordinario di Tecnica delle costruzioni – Politecnico di Milano per il settore del rischio sismico;
guido bertolaso rientra in italia 1
- il prof. Francesco Dellino, ordinario di geochimica e vulcanologia – Università di Bari per il settore del rischio vulcanico;
- il prof. Armando Luigi Maria Brath, ordinario di Costruzioni idrauliche, marittime e idrologia – Università di Bologna per il settore dei rischi meteo-idrologico, idraulico e di frana;
-Il prof. Giuseppe Maschio ordinario di Ingegneria industriale - Università di Padova per il settore rischi chimico, nucleare, industriale e trasporti;
il virus cinese simile alla sars 3
- il prof. Francesco Fracassi, ordinario di Chimica generale e inorganica – Università di Bari per il settore del rischio ambientale e degli incendi boschivi.
Forse ora comprendo l'amara realtà: Dopo la SARS nessuno aveva pensato di preparare uno straccio di piano per il rischio sanitario.
Scoprendo queste cose mi sembra di stare in una gabbia di matti. Dopo che i buoi sono scappati cercano di chiudere le stalle attribuendo la responsabilità alla protezione civile. Beati i tempi di Bertolaso e Zamberletti! Quelli si che avevano le p…e!
Piero delle Nevi