putin xi jinping donald trump

QUANTO COSTA LA GROENLANDIA? ALMENO 1,7 MILA MILIARDI (MA NON È IN VENDITA) - TRUMP VORREBBE ACQUISTARE L'ISOLA PIÙ GRANDE DEL MONDO, CONTESA DA USA, RUSSIA E CINA PER LA SUA IMPORTANZA GEOPOLITICA - OLTRE AD ESSERE IN UNA POSIZIONE STRATEGICA, LA GROENLANDIA POSSIEDE IL 20% DELLE RISERVE GLOBALI DI TERRE RARE, INDISPENSABILI PER L’INDUSTRIA TECNOLOGICA - PECHINO TENTÒ DI COMPRARE UNA VECCHIA BASE MILITARE AMERICANA PRESENTE SULL'ISOLA E DI COSTRUIRE ALCUNI AEROPORTI - AD APRILE SI TERRÀ IL REFERENDUM PER LA SECESSIONE DALLA DANIMARCA...

VLADIMIR PUTIN DONALD TRUMP XI JINPING - MATRIOSKE

Estratto dell’articolo di Sara Gandolfi per il “Corriere della Sera”

 

La Groenlandia non è in vendita. I suoi leader lo hanno messo in chiaro fin dal 2019 quando, per la prima volta, Donald Trump si offrì di acquistarla. E lo ha ribadito la Danimarca, che ha governato l’isola più grande del mondo per 200 anni prima di concederle l’autonomia per gli affari interni nel 1979, continuando a versarle sovvenzioni pari a 500 milioni di euro l’anno. Il Grande Gioco dell’Artico, però, è aperto e il prezzo della terra degli inuit, al centro del gelido scacchiere del Nord, potrebbe alzarsi alle stelle.

 

Grande sette volte l’Italia ma con appena 56.800 abitanti, in gran parte di origine inuit, nel 2009 la Groenlandia ha ottenuto il diritto a decidere la propria indipendenza tramite un referendum che potrebbe essere imminente. Se si guarda il globo dal Polo Nord, la sua importanza strategica, all’incrocio delle Superpotenze mondiali, è evidente.

 

groenlandia

Trump è tornato all’attacco a dicembre: «Ai fini della sicurezza nazionale e della libertà in tutto il mondo, gli Stati Uniti ritengono che la proprietà e il controllo della Groenlandia siano una necessità assoluta», ha scritto sui social.

 

«Non siamo in vendita e non lo saremo mai», ha risposto il premier groenlandese Múte Egede, leader del partito Comunità del Popolo, che nel discorso di Capodanno ha lasciato intendere che il referendum per la secessione dalla Danimarca potrebbe tenersi già ad aprile. «È ora di dare forma al nostro futuro, anche rispetto ai partner commerciali. Dobbiamo rimuovere gli ostacoli alla cooperazione, le catene del colonialismo, e andare avanti». [...]

 

Sono le future rotte marittime, però, ad accendere gli appetiti di Trump (e non solo). Il traffico navale nell’Artico è aumentato del 37% in un decennio e un ulteriore ritiro dei ghiacci, provocato dal riscaldamento globale, aprirà nuove vie commerciali. La Groenlandia, ha detto l’ex segretario alla sicurezza nazionale di Trump, Robert O’Brien, può diventare «l’autostrada dall’Artico fino al Nord America».

groenlandia

 

È una sfida aperta con Cina e Russia, che già collaborano per lo sviluppo delle rotte oltre il Circolo Polare. Pechino si muove nell’area da tempo: otto anni fa tentò di acquistare in Groenlandia una vecchia base navale Usa e poi di costruire alcuni aeroporti.

 

Gli scienziati stimano che in Groenlandia, negli ultimi tre decenni, si sia sciolta una superficie ghiacciata pari quasi al Veneto. [...] L’Unione europea, cui la Groenlandia è associata come territorio d’Oltremare, stima che sull’isola si trovi quasi il 20% delle riserve disponibili globali di terre rare, indispensabili per l’industria green tech.

 

groenlandia iceberg si stacca a innaarsuit

Più delicato il tema del petrolio. Nel 2021, la Groenlandia ha smesso di concedere licenze di esplorazione, adducendo «considerazioni ambientali e buonsenso economico». Il sottosuolo contiene potenzialmente fino a 31,4 miliardi di barili di petrolio ma i rischi e i costi della sua estrazione hanno fermato il «boom» promesso. La questione è protagonista della popolare serie tv Borgen, che racconta la storia di una brillante politica danese. [...]

 

XI JINPING VLADIMIR PUTIN DONALD TRUMP - ILLUSTRAZIONE THE NEW YORK TIMES

 

 

 

È improbabile che Trump riesca nell’impresa fallita da Harry Truman, che nel 1946 offrì 100 milioni di dollari per acquistare la Groenlandia (oggi, per il Washington Post , vale 1,7 mila miliardi). Il tycoon si accontenterà della base Thule, da cui la Us Space Force controlla la difesa missilistica, ma con le sue «sparate» ha spinto il governo danese a sbloccare 1,5 miliardi di dollari in investimenti militari per la Groenlandia. Il pacchetto include droni, uno scalo per jet F-35 da combattimento e due mute di cani da slitta.

narsarsuaq groenlandiaGROENLANDIA

Ultimi Dagoreport

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…