giuseppe conte matteo renzi

IL RECOVERY PLAN ITALIANO CAMBIA ANCORA – RENZI OTTIENE IL RISULTATO PIÙ IMPORTANTE. NON ANCORA LA CESSIONE DA PARTE DI CONTE DELLA DELEGA SUI SERVIZI SEGRETI, MA LA CANCELLAZIONE DEI 2,5 MILIARDI DESTINATI AL "CENTRO NAZIONALE DI RICERCA E SVILUPPO IN CYBERSICUREZZA", INSERITO GIÀ DAL PREMIER IN LEGGE DI BILANCIO CON IL NOME DI "ISTITUTO ITALIANO DI CYBERSICUREZZA", SENZA AVVERTIRE I VERTICI DELLE AGENZIE DI INTELLIGENCE AISE E AISI

Valentina Conte per "la Repubblica"

 

giuseppe conte gennaro vecchione

Più investimenti e riforme, meno incentivi. Più progetti "additivi", meno risorse a piani vecchi. Più soldi alla sanità: dai contestati 9 miliardi a 15. Scompare la fondazione degli 007. Il Recovery Plan italiano cambia ancora.

 

Siamo alla terza bozza, non ancora ufficializzata. Lo sarà quando la crisi politica in atto troverà un punto di caduta. Ne segue però le contorsioni.

Italia Viva sembra ottenere il risultato più importante, sul piano simbolico. Non ancora la cessione da parte del premier Giuseppe Conte della delega sui servizi segreti, ma la cancellazione dei 2,5 miliardi destinati al "Centro nazionale di ricerca e sviluppo in cybersicurezza", inserito già dal premier in legge di Bilancio con il nome di "Istituto italiano di cybersicurezza", senza avvertire i vertici delle agenzie di intelligence Aise e Aisi.

 

GIUSEPPE CONTE MATTEO RENZI - BY GIANBOY

Le proteste del Pd e di Iv ne provocarono la rapida eclissi. Per rispuntare al punto 1.4 della seconda bozza di Recovery datata 29 dicembre, con il Dis - il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza che coordina Aise e Aisi - come soggetto attuatore. Capitolo uscito ora anche dai progetti che l' Italia finanzierà con i 209 miliardi del Next Generation Eu.

 

La dotazione riservata alla sanità cresce, con ogni probabilità da 9 a 15 miliardi. Anche qui - nonostante le richieste del leader di Italia Viva Matteo Renzi - non si tratta di utilizzo parziale dei soldi del Mes, il prestito europeo dedicato al comparto sanitario (l' Italia potrebbe richiedere fino a 36 miliardi). Ma di un accorpamento di fondi, sommando i soldi per la sanità disseminati in tre diversi capitoli del Recovery: edilizia, digitalizzazione e territorio.

ROBERTO GUALTIERI GIUSEPPE CONTE

 

Rispetto alla prima bozza del 7 dicembre le risorse Ue destinate a progetti nuovi salgono di circa 17 miliardi: in questo modo si gonfia il deficit, difficile che il ministro dell' Economia Roberto Gualtieri (Pd) posso concedere di più. C' è la sostenibilità del debito - già al 160% del Pil - da garantire ora e nel prossimo decennio. 

 

Ma un rimescolamento nella natura dei 52 progetti - tra investimenti, riforme e incentivi - viene attentamente considerata al Tesoro. Possibile che gli incentivi (circa 55 miliardi su 196) siano asciugati. Anche qui ci si muove di fino. Un conto sono mini-voci sotto il mezzo miliardo (3-400 milioni), come il parco agrisolare o gli aiuti alle start up. 

 

nunzia catalfo

Un altro l' estensione oltre il 2022 del Superbonus 110% per le ristrutturazioni degli edifici che da solo vale 22,4 miliardi e che il M5S considera intoccabile. Il Pd avrebbe ottenuto più fondi a disabili, giovani, sociale, terzo settore, anziani, asili nido, parità di genere. In bilico la richiesta della ministra del Lavoro Nunzia Catalfo (M5S) di raddoppiare - da 3,35 a 7 miliardi - le risorse per le politiche attive.

Ultimi Dagoreport

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…

ignazio la russa giorgia meloni daniela santanche lucio malan

DAGOREPORT - DANIELA SANTANCHÈ A FINE CORSA? IL CAPOGRUPPO DI FDI IN SENATO, LUCIO MALAN, È A PALAZZO CHIGI E POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO MINISTRO DEL TURISMO, AL POSTO DELLA “PITONESSA” – IERI L’INCONTRO TRA IGNAZIO LA RUSSA E GIORGIA MELONI: LA DUCETTA POTREBBE AVER CHIESTO AL PRESIDENTE DEL SENATO, IN QUANTO AVVOCATO DELL’IMPRENDITRICE, RASSICURAZIONI SULLA SENTENZA DI PRIMO GRADO. LA RISPOSTA? CARA GIORGIA, NON TI POSSO GARANTIRE NIENTE. COME SAI, LA LEGGE PER I NEMICI SI APPLICA, E PER GLI AMICI SI INTERPRETA. MORALE DELLA FAVA: LA “SANTA” HA UN PIEDE E MEZZO FUORI DAL MINISTERO - LA SMENTITA DI PALAZZO CHIGI