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TESORO, MI STA SPARENDO ALFANO – IL PIANO DI RENZI: CONQUISTA DEL PD ATRAVERSO VARIE CORRENTI, SVUOTAMENTO DI NCD, ITALICUM PER LA CONQUISTA DEL PARLAMENTO – LORENZIN, QUAGLIARIELLO E DORINA BIANCHI VERSO IL PD – PRESA SALTAMARTINI, SALVINI VA ALL’ASSALTO A NCD IN VENETO, SACCONI E DE GIROLAMO VERSO BERLUSCONI
DAGOREPORT
fabrizio cicchitto angelino alfano
Se i 235 cambi di casacca (fonte Openpolis) andati in scena in questa legislatura vi sembrano già troppi, sappiate che il fenomeno è appena cominciato. E nelle prossime settimane bisognerà tenere d’occhio quello che succede in Area Popolare, la sigla che mette insieme Ucd e Ncd con i loro 33 deputati e 36 senatori. E’ lì, tra le disorientate truppe alfaniane, che si preparano le grandi migrazioni dopo lo psicodramma delle dimissioni di Lupi.
Il primo polo di attrazione, com’è naturale, è il Pd renziano, socio di governo e sempre più intenzionato a presidiare il centro. Il segretario Renzi vuole arrivare alle elezioni del 2018 con un partito interamente sotto il proprio controllo. E sogna di svuotare l’Ncd e di far passare l’Italicum in modo poi da governare in splendida solitudine.
Il premier spaccone ha dato vita alla corrente dei super-renziani, affidandola al fedele Graziano Delrio e controlla senza problemi anche la corrente di sinistra che fa capo al trio Orfini-Orlando-Serracchiani. Come non bastasse, può contare anche sulla falange di Dario Franceschini, di fresco separato da Piero Fassino. E per smontare definitivamente la sinistra interna si prepara anche al lancio di una corrente laico-popolare.
sergio mattarella dario franceschini
Comunque il colpo grosso è questo: Renzi aspetta a braccia aperte nel suo partitone l’arrivo del ministro alfaniano Beatrice Lorenzin, del coordinatore di Ncd Gaetano Quagliariello e della deputata Dorina Bianchi, che ha già fatto avanti e indietro un paio di volte. Per il partito di Alfano sarebbe una botta tremenda.
Ma Alfano deve guardarsi le spalle anche da Matteo Salvini, che gli ha già sottratto Barbara Saltamartini durante l’elezione di Mattarella e ora minaccia di svuotargli il partito in Veneto. E anche sul fronte di Forza Italia i confini sono pieni di insidie. Berlusconi è ringalluzzito dall’affermazione di Sarkozy alle regionali francesi ed è ripartito all’attacco.
gianni letta gaetano quagliariello
Così, mentre il dissidente Raffaele Fitto sogna di organizzarsi il proprio partito, le sirene del Cavaliere suonano, pare con successo, in direzione di Maurizio Sacconi e Nunzia De Girolamo. Mentre Cicchitto, anche lui critico sulla leadership (o non leadership) di Alfano, ha deciso che finirà la legislatura in Ncd e poi addio politica. In fondo nel 2018 avrà pur sempre 78 anni.
Il periodo nero di Angelino Alfano si riflette anche sulla sua avventura al Viminale. La prova? Renzi ha dato mandato al fido Minniti di preparare la riforma delle polizie, compreso l’atterraggio morbido di Franco Gabrielli ai vertici della Polizia di Stato nel giro di un anno e mezzo, dopo un rapido passaggio da prefetto di Roma. Una riforma che Minniti si gestisce da solo perché Renzi gli ha detto che poi la gestirà lui, a cose fatte, con il povero Alfano. Il quale, se potesse, forse schiererebbe volentieri la polizia a difesa dei propri gruppi parlamentari in versione groviera.
alessandra mussolini nunzia de girolamo