RENZI “INCORONA” LA SORELLA – MONTI CON LA SUA BETTY OLIVI VUOLE BRUXELLES - LA VISITA DEL PAPA HA UCCISO IL CALCIO A LAMPEDUSA

A cura di Gianluca Di Feo e Primo Di Nicola per "l'Espresso"

1 - CI VEDIAMO IN CASSAZIONE
D.L. - Approda in Cassazione la battaglia legale di Alma Shalabayeva e della figlia Alua contro il rimpatrio forzato in Kazakhistan deciso dalle autorità italiane il 31 maggio. La moglie del dissidente kazako Mukhtar Ablyazov, accusato in patria di aver sottratto 6 miliardi di dollari alla sua ex banca Bta, ha chiesto ai giudici di piazza Cavour di annullare il decreto con cui il giudice di pace Stefania Lavore, il 31 maggio, confermò il provvedimento di trattenimento al Cie di Ponte Galeria.

Per i legali di Shalabayeva la permanenza al Cie fu irregolare anzitutto perché il passaporto centrafricano a nome Alma Ayan da lei esibito era autentico e non falso, come sostenuto dalle autorità italiane, e in secondo luogo perché la donna possedeva anche un passaporto kazako, di cui la polizia era stata messa a conoscenza dall'ambasciata del Kazakhistan.

Alma sostiene di non aver potuto esibire il documento per la rapidità con cui fu prelevata dalla sua villa di Roma il 29 maggio e per «l'atteggiamento ostile» delle autorità di polizia che, «in violazione dei suoi diritti, non hanno voluto o non sono state in grado di comunicare con lei in lingua russa o inglese e non le hanno mai permesso di avvalersi di un avvocato e di un interprete per intendere i motivi per cui si stava procedendo alla sua espulsione».

2 - CONSULENZE: PER CHI SUONA LA CAMPANIA
F.Ge. - Il capo di gabinetto di Stefano Caldoro, presidente della Campania, è un avvocato dello Stato, Danilo Del Gaizo, già consigliere giuridico dei ministri Ruggiero e Frattini. In materia di codici, però, come si sa, la prudenza e le tutele non sono mai troppe. Ecco, dunque, che spunta anche il «consulente del presidente in materia di legalità amministrativa». La scelta è caduta su Alfonso Furgiuele, ordinario di diritto penale alla Federico II e avvocato di grido. Tra i suoi clienti, i coniugi Mastella, Luca di Montezemolo, Diego Della Valle, il re del grano Franco Ambrosio e lo stesso Caldoro. Furgiuele ha diritto a un'indennità di circa 4 mila euro al mese .

3 - CATANIA, GIUSTIZIA DA MATTI
Stesso Palazzo di Giustizia, stessa persona, ma giudizio opposto sulle condizioni mentali di un boss mafioso: è lo strano caso di Antonino Santapaola, il fratello di "don" Nitto, per anni primula rossa di Cosa nostra in Sicilia orientale. La Corte d'Appello e la prima sezione penale del Tribunale di Catania ritengono che il mafioso, all'ergastolo a Opera in regime di 41 bis per un duplice omicidio, sia incapace di intendere e volere perché affetto da «demenza». Per la quarta sezione dello stesso tribunale, invece, Santapaola è perfettamente sano di mente. Risultato? Per un giudice va scarcerato e mandato in clinica, mentre per quello dell'aula accanto può restare in cella. Chi avrà ragione? B.C.

4 - DIAMOCI UN TAGLIO
Ferragosto amaro per gli alti gradi del personale di Montecitorio. Su proposta del Comitato per gli affari del personale (Cap) presieduto dal vicepresidente della Camera Marina Sereni partono i primi tagli alle loro ricche retribuzioni. L'obiettivo è quello di contenere e razionalizzare i costi con misure in grado di allineare per quanto possibile le voci delle busta paga e i meccanismi retributivi dei dipendenti a quelli in vigore nell'universo della pubblica amministrazione.

In ballo ci sono le dinamiche alla base della fortissima crescita delle retribuzioni, la messa a regime delle curve retributive per i nuovi assunti, la definizione di un nuovo sistema di valutazione delle prestazioni per le progressioni economiche e di carriera, l'introduzione di un divieto di cumulo tra pensioni e redditi da lavoro.

Misure che i sindacati interni continuano a osteggiare e che sono riusciti sinora a evitare. Ma adesso si cambia registro: il Cap è riuscito a fare votare dall'Ufficio di presidenza un taglio delle indennità di funzione (già ridotte del 10 per cento) che arricchiscono gli stipendi dei dirigenti e che vanno dai 331 euro mensili dei coordinatori di terzo livello fino ai 3.871 euro del segretario generale (in totale sono oltre 500 le persone interessate).

Le decurtazioni sono progressive (1 milione 555 mila euro il risparmio annuo), variano dal 30 al 70 per cento, con il segretario generale Ugo Zampetti che accusa la perdita record: 2.700 euro. Altro provvedimento approvato riguarda la trasparenza sulle retribuzioni: verrà pubblicata sul sito della Camera una tabella con gli stipendi di tutte le categorie del personale, dall'ingresso fino al quarantesimo anno di servizio, con i curriculum di tutti i funzionari responsabili dei servizi. P.D.N.

5 - TUTTI GLI AVVOCATI DI SCOPELLITI
G.P. - Sulla scorta di «un'indiscrezione dell'agenzia di rating Fitch», il governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti, ha dichiarato: «La nostra è una delle Regioni meno indebitate d'Italia». Sarà, ma i dati della Corte dei Conti fanno temere il contrario. Secondo
la magistratura contabile, infatti, la Regione Calabria è coinvolta in quasi 44 mila contenziosi. Tra i tanti quello con la Fondazione Campanella (174 milioni), Trenitalia (80) e Ferrovie della Calabria (50). «Tale mole è curata da 22 avvocati dipendenti della Regione», sottolinea la Corte: «Ciascuno di loro risulterebbe avere in carico 2 mila cause». Una circostanza che lascia presumere «che oltre ai costi fissi per gli avvocati interni, la Regione è anche costretta ad avvalersi di professionisti esterni».

6 - BENEDETTA SIA BOLOGNA
A.Cal. - Nella piazza più importante dopo Firenze per Matteo Renzi, spunta la sorella del sindaco. Non per la prossima sindacatura, ma per l'associazione che deve portare
il verbo renziano sul territorio. Associazioni con l'obiettivo di sostenere il Rottamatore stanno nascendo in tutta Italia, da "Adesso! Torino" ad "Adesso! Parma", solo per citarne due. Quella che è nata a Bologna, però, ha una particolarità.

A lanciarla, con il renziano sindaco di Castenaso, Stefano Sermenghi, c'è proprio la sorella del primo cittadino di Firenze, Benedetta. I due hanno registrato alla camera di commercio l'associazione "Bologna Adesso!" facendo indispettire anche qualche renziano della prima ora.

Certo, Benedetta Renzi vive a Castenaso, ma che il Rottamatore le abbia concesso
il marchio "Adesso!" fa indispettire gli altri renziani della prima ora, a partire da Benedetto Zacchiroli, candidato omosessuale alle primarie di Bologna, pupillo politico di Lucio Dalla e consulente di Sergio Cofferati che per primo aveva sostenuto Renzi nella enclave bersaniana; o come il numero due dei renziani Matteo Richetti che l'ha bollata come una iniziativa spontanea.

7 - MAUGERI SENZA TESORO
G.Pi. - Niente dissequestro. La Cassazione ha confermato i sigilli sugli oltre 53 milioni di euro bloccati dalla Procura di Milano a Umberto Maugeri, ex presidente dell'omonima fondazione, coinvolto nell'inchiesta sui fondi neri della sanità lombarda e poi diventato il principale accusatore dell'ex presidente Roberto Formigoni e dell'uomo d'affari Pierangelo Daccò.

La fondazione Maugeri ha ricevuto 200 milioni dalla Regione in 15 anni e gli inquirenti contestano una distrazione di 61 milioni. Mentre l'ex presidente del colosso sanitario pavese ha già chiesto, per quanto riguarda il processo, di patteggiare, il "tesoro" resta bloccato. Il denaro sarebbe stato fatto transitare anche su conti esteri e per la Suprema Corte il sequestro, dinanzi a un'associazione per delinquere transnazionale, era necessario.

8 - BETTY OLIVI PENSA A BRUXELLES
G. Fed. - Da palazzo Chigi alla Farnesina. Betty Olivi, portavoce di Mario Monti quando il professore era presidente del Consiglio, non è tornata a Bruxelles dove l'attende un posto da funzionario della Commissione europea. Si è messa in aspettativa e ha iniziato a collaborare con il ministero degli Esteri in vista del semestre italiano di presidenza dell'Ue.

Incarico che potrebbe portarla a svolgere il delicato compito di raccordo tra l'Italia e le istituzioni comunitarie durante i mesi di presidenza. Senza però allontanarsi da Monti di cui resta uno dei più fidati consiglieri. E l'ex premier presto dovrà decidere cosa fare in futuro: Monti non ha mai nascosto di voler tornare in Europa, auspicabilmente sulla poltrona di Herman Van Rompuy, presidente del Consiglio Ue in scadenza nel 2014.
Ma quella strada, al momento, appare decisamente in salita.

9 - LAMPEDUSA CALCIO AL PASSATO
P.M. - L'Unione sportiva Lampedusa è la squadra di calcio più a sud d'Europa, ma ora rischia di scomparire. Dai primi di luglio, infatti, non esiste più il campo che veniva utilizzato per i match del club della piccola isola. Cosa è successo? Per ospitare la visita di Papa Francesco a Lampedusa, le ruspe hanno tirato giù pali e recinzioni del piccolo stadio e manomesso la battuta di terriccio su cui sgambettavano gli atleti che militano nella Prima divisione.

Rimettere in sesto quel campo di gioco ora sembra impossibile. Perché nessuno si era mai accorto che quel rettangolo, dedicato al dio profano del pallone, sorgeva su un terreno demaniale a venti metri dal mare. In pratica, nonostante l'omologazione della federazione calcistica, quel campetto era sostanzialmente abusivo. E Lampedusa rischia ora di dire per sempre addio al calcio.

 

alma shalabayeva ipad Shalabayeva alma Ablyazov MATTEO RENZIpapa francesco bergoglio a lampedusa PAPA BERGOGLIO A LAMPEDUSA Mario Monti MARIO MONTI ED ELISABETTA BETTY OLIVISCOPELLITI nitto santapaolaFONDAZIONE SALVATORE MAUGERI

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…