NON SOTTOVALUTATE RENZI: AVEVA OFFERTO LA PRESIDENZA A CUPERLO PER FARLO DIMETTERE ALLA PRIMA OCCASIONE
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Caro Dago,
portiamoci avanti con il lavoro, suggeriamo agli amici fiorentini di levare il Cinghialino dall'omonima fontana e metterci la statua di Renzi..
Gianni Morgan Usai
Lettera 2
Sorpresi per le dimissioni di Cuperlo? Ora, non sottovalutiamo troppo Matteuccio, eh? Gli aveva offerto la presidenza per farlo dimettere alla prima occasione, no?
Vittorio Vieniavanticretino InFeltrito
Lettera 3
Caro Dago,
il ricordo che oggi fa "Il Giornale" del M° Abbado è veramente un esempio di sottile porcheria, a partire dal titolo. Un fulgido esempio da parte dell'organo ufficiale del Partito dell'Amore. Praticamente il braccio armato. A quando finalmente l'abolizione del finanziamento pubblico ai giornali ? Che si scriva liberamente in questo sciagurato Paese, ci mancherebbe altro, ma rischiando coi propri soldi e non con usando quelli dei contribuenti !
Recondite Armonie
Lettera 4
Gentil Dago,
Lo spietato boss, Zu Totò Riina, pluriergastolano, impartisce a Napolitano un ordine secco: "Re Giorgio II non deve testimoniare al processone di Palermo".
Primi effetti della nuova legge elettorale : "il pregiudicatum".
Ossequi
Pietro Mancini
Lettera 5
Accidenti un attacco a Renzi, nientepopòdimeno che da Corona! Minchia! Cose grosse eh.. adesso Renzi deve sperare che non lo attacchi anche ... che ne so... Cristiano Malgoglio... Per non parlare di Pupo. Ecco, quello sarebbe il colmo. Io credo che un attacco di Pupo lo costringerebbe alle dimissioni.
Paolo
Lettera 6
Dago, Povera Italia, ecco i nostri leader politici: Renzi non eletto in parlamento ovvero extraparlamentare, Berlusconi fuori dal parlamento pregiudicato, Grillo non candidabile perché condannato. Facciamo il governo fuori dal parlamento!
Cordialmente frenand
Lettera 7
Dago darling, dopo aver letto le cannonate nazionali del "Corriere della Sera" e le fucilate romane di "La Repubblica" sul degrado di Roma capitale, mi chiedo se non sia il caso che Bergoglio e Napolitano chiedano al bellicoso e grande pulitore (di scopa) Hollande un "intervento umanatario", come hanno fatto Bamako e Bangui.
Natalie Paav
Lettera 8
Anche tu ti unisci al coro viscido dei manganellatori delle Iene, a quanto vedo...guai a pestare i piedi alle potenti case farmaceutiche, eh? Perché neanche un accenno al video diffuso dalle Iene, in cui si vede chiaramente che il famoso "twerkatore" a malapena sfiora quella miracolata della Ferrari? Ah, potenza delle lobby...
RP
Lettera 9
Il nostro dramma vero è che se ne vanno Italiani con la maiuscola, degni, al cui cospetto chiunque nel mondo si doveva inchinare (l'ultimo, purtroppo, il Maestro Claudio Abbado), e ci rimane da parlare di Renzi che va (chissà quante volte lo aveva già fatto, senza pubblicità ) da Berlusconi. Il nostro dramma vero è che il patrimonio di uomini di valore si assottiglia sempre più, senza ricambi.
Giuseppe Tubi
Lettera 10
Caro Dago,
tutto si può dire di Berlusconi meno che non abbia coraggio! Incurante della minoranza estremista del PD (ancorata alla tanto amata vecchia ideologia) che riteneva un sacrilegio riceverlo nel "cremlino de noantri", si è puntualmente presentato all'appuntamento fissato dal segretario Renzi. (nei paesi civili la notizia non avrebbe avuto nemmeno l'attenzione delle ...terze pagine)
Berlusconi ha veramente rischiato grosso! Altro che magistrati di Milano! Poteva essere portato di peso nelle segrete del Nazareno, processato e condannato in pochi minuti, specialità ultradecennale della casa, e spedito in un campo di rieducazione (sembra però che l'amico Putin abbia espresso parere contrario, avendo liberto le Pussy Riot) o fatto morsicchiare da cani senza fissa dimora, in questo caso è intervenuto Dudù.
Con questi fac-simile di politici la povera Italia ha ancora speranze?
saluti
FB
Lettera 11
Caro DAGO, la Consulta ci ha messo 8 anni per dire che il porcellum è incostituzionale, e Renzi e Berlusconi che fanno? Manipolano un po' il premio di maggioranza e ripropongono le liste bloccate, che consentiranno ancora ai segretari di partito di mettere il parlamento degli utili idioti come questi, che pigiano il bottone a comando. Cosa che consentirà al PD di governare l'Italia dalla sua sede e non dall'aula parlamentare (e a Berlusconi, finchè avrà respiro, dagli arresti domiciliari: dopo, il nulla). Forse era questo che voleva dire Napolitano quando considerò la sentenza della Corte Costituzionale ininfluente. "Nulla cambi affinché nulla cambi".
Saluti BLUE NOTE
Lettera 12
Dite a Alessandro Ferrucci del Fatto che Migliaccio non è un "sedotto e rottamato...passato dalle figurine Panini alla foto formato tessera da attaccare su un curriculum", ma gioca attualmente in serie A nell'Atalanta. Fra l'altro è stato uno dei calciatori protagonisti dell'episodio del carrarmato che schiaccia le auto, avvenuto durante la festa del club bergamasco...
Aldo Peruzzi
Lettera 13
Egregio Direttore,
in buona parte dell'Europa da anni funzionano in modo regolare gli inceneritori per rifiuti (o termovalorizzatori) che, oltre a bruciare i rifiuti, producono energia. A Torino il nuovo termovalorizzatore del Gerbido continua a creare problemi che preoccupano gli abitanti della zona. Praticamente un nuovo impianto, da poco funzionante, sta creando troppi problemi, anche se l'impianto doveva essere sicuro e di ultima generazione.
A questo punto va tenuto conto che la scelta degli inceneritori è quasi obbligatoria, perchè siamo invasi da discariche che dureranno secoli anche quando saranno esaurite o completate. In Italia ci sono personaggi privati e clan mafiosi che si sono arricchiti con le
discariche, percui sarebbe assurdo continuare su questa strada. E se da noi gli inceneritori funzionano male, nonostante i soldi spesi, basterebbe andare a vedere come funzionano quelli delle altre città europee, e magari copiare il loro sistema di funzionamento e controllo.
Marino Bertolino
Lettera 14
Caro Dago, affidiamo a te questa nostra riflessione che stavolta non è politica, o forse si anzi è eminentemente politica visto che parla di un film che dovrebbe trattare della nostra società filtrata da storie minime.
Dopo aver letto le critiche dei critici cinematografici e dei leghisti infuriati per la (a dir loro) pessima immagine data della Brianza dal film di Virzì ci siamo muniti di pop corn e coca cola e siamo andati a vedere il suddetto.
Bene, siamo usciti con una domanda: che film proiettavano al posto del "capitale umano" quando questi signori hanno sfoderato le loro penne? E non ci riferiamo alla qualità artistica dell'opera (sulla quale comunque nutriamo alcune riserve) quanto sulla storia narrata che in primis avrebbe potuto essere ambientata dappertutto (Lecce, Treviso, Catania) e mantenere la sua validità .
Ma magari la Lega si è adombrata per la pessima figura fatta dal becero leghista che nel consiglio di amministrazione del teatro suggerisce per la prima un ottimo coro alpino custode delle tradizioni padane. No, il film non è nemmeno un affresco della nostra società , semmai è il funerale di un'epoca che è già passata, stinta nelle sue figurine abbozzate di personaggi piccoli e tormentati.
E' un film psicoanalitico, ma non di una nazione, bensì di singoli uomini e donne. Non è "Ferie d'agosto" in cui la valenza politica c'era tutta e "in presa diretta". Anche la frase clou, buttata li senza connessione alla fine della vicenda (Abbiamo scommesso sulla rovina della nazione etc etc) sembra un pretesto per dare una patina di "sociale" ma è stonata rispetto alla dolorosa umanità delle faccende narrate.
Faccende di uominini e donnette in cui inopinatamente chi ne esce alla grande è il finanziere che sfodera una statura morale solidissima quando rimbrotta il Bentivolgio che si è cacciato in un affare più grande di lui, o quando non cede a compromessi sul figlio presunto omicida, quando cazzia la sorella che ha comprato una inutile casa a Parigi, e quando infine risorge all'apparenza senza imbrogli dalla sua sfortuna economica . Si, cede un po' nella vicenda del teatro da ridurre a mini appartamenti, ma è una piccola stonatura.
Che film hanno visto? Forse il film che volevano vedere ma che sugli schermi, credici, non c'è mai stato.
PS: la Golino fa una bellissima interpretazione che sinceramente non ci aspettavamo.
Con affetto
I maghi del Tuscolano
Lettera 15
Signori di Dagospia, ecco a voi un argomentino niente male, da girare poi alla stampa italiota, vero cane da guardia del vacuo e del peggio . La grana ucraina, come sapete, viene seguita dai nostri giornaloni senza se e senza ma schierati pro UE. Il motivo è semplice: in UE ci sarebbe la libertà vera, il deposito degli ideali , le parità che più parità non si può .. Insomma il mitico Eldorado vagheggiato dai conquistadores spagnoli (quelli cattivi, non quelli nordamericani). mentre in Russia ed Ucraina c'è il male che regna e colpisce.
Queste le posizioni in campo per la stampa italiota. Va da sè che, come si può ben immaginare, uno che non conosce un cazzo, ma proprio un cazzo, di storia, politica, realtà economica, costumi, usi e via cantando di Ucraina e Russia (tra l'altro massacrate per decenni e decenni dal comunismo dei nostri cari Togliatti e nipotini) si ritrova beato sulle posizioni della stampa italiota, di parte. E giù con i pistolotti antigovernativi, e giù con la libertà UE.
Premesso ovviamente che non è che in Ucraina ci sia il paradiso e che i govenanti siano animelle incolpevoli, ciò che stomaca della stampa italiota è proprio questa sua incapacità congenita di approfondire i fatti, di analizzare le cose, di andare a fondo, di scoprire la verità .
Magari si infervora per la grande bellezza della scogliera amalfitana (Sorrentino) e così nessuno può dire che questo film è offensivo per l'immagine del nostro Paese in generale, ma che vale ad inquadrare solo alcune schiere di amorali e depravati (sia destrorsi che sinistrorsi) generalizzando il tutto (vero D'Agostino che in tv sei stato costretto a mediare, anche se sta grande bellezza giustamente non la vedi proprio?) .
Ma, Sorrentino a parte, sulla vicenda ucraina si scrive quello che piace agli USA e compagni di merende massoniche. Perchè infatti non si sviscera, ad esempio, il fatto che inviare rappresentanti USA e UE in Ucraina è pura ingerenza negli affari di uno stato sovrano?
Perchè ad esempio non si sviscera il ruolo svolto nella vicenda da tale Victor Pinchuk, ebreo, miliardario con forti legami finanziari a Londra molto simile all'omologo russo Khodorkovski? perchè ad esempio non si approfondisce quanto viene detto da più parti, ossia che la spinta pro-UE vede cooperare insieme in piazza formazioni di estrema destra, nazionalisti, Femen, e altri gruppi votati solo al caos?
perchè ad esempio non si mette in rilievo la forte lamentela del ministro russo Lavrov che accusa UE e USA di ingerenza in Ucraina? perchè, ad esempio, non si chiarisce cosa guadagna veramente e cosa perde l'Ucraina ad abbandonare la Russia pro-UE? Sono solo alcune delle tante domande da girare alla stampa italiota, ma per rispondere adeguatamente bisognerebbe fare giornalismo vero.
Luciano.
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