RENZI S’E’ MESSO CONTRO PURE ITALIA VIVA! - OLTRE 100 DIRIGENTI LOCALI SCRIVONO A MATTEONZO PER CONTESTARE LA SUA DECISIONE DI SPOSTARE IL PARTITINO NEL CENTROSINISTRA: “LA LINEA È CAMBIATA, SERVE UN CONGRESSO ENTRO L'ANNO - IL PRESIDENTE IN CARICA HA RICEVUTO UN MANDATO CHIARO A SOSTEGNO DELLA SUA MOZIONE CONGRESSUALE E SE L'INDIRIZZO POLITICO PREVISTO CAMBIA RADICALMENTE, IL PARTITO NEL SUO INSIEME NON PUÒ CHE RIDARE LA PAROLA A TUTTI GLI ISCRITTI”
Estratto dell’articolo di www.repubblica.it
renzi marattin conte partita del cuore
Oltre 100 dirigenti locali di Italia Viva hanno firmato un documento che chiede all'Assemblea Nazionale di indire entro l'anno un congresso "aperto e democratico" per decidere la linea politica del partito e per dare la possibilità a tutti gli iscritti di esprimersi. La petizione, partita dopo l'intervista nella quale Matteo Renzi ha indicato la linea del collocamento della formazione all'interno del centrosinistra, è ancora aperta alle sottoscrizioni ed è stata promosso da Filippo Campiotti, presidente di Iv della città metropolitana di Milano.
"L'intervista del 19 luglio al Corriere della Sera - si legge nel testo - ha rappresentato una discontinuità netta rispetto a quanto annunciato nelle settimane precedenti e alla piattaforma politica che lo ha eletto al recente congresso. Il Presidente di Italia Viva ha detto che sarà l'assemblea, e non il congresso a differenza di quanto annunciato, a decidere il cambio di linea politica dichiarando anche che sarà lui stesso a sottoporre la proposta di indirizzo politico per il futuro del partito, invece di porsi come garante del dibattito congressuale come da lui preventivato.
[…] Se il Presidente in carica ha ricevuto un mandato chiaro a sostegno della sua mozione congressuale e l'indirizzo politico previsto cambia radicalmente, il partito nel suo insieme non può che ridare la parola a tutti gli iscritti […]". L’apertura di Renzi a Schlein e Conte era stato già criticata dall’esponente Iv Luigi Marattin che aveva parlato della necessità di un congresso per ratificare la decisione e in seguito detto no ai partiti “padronali”. […]