renzi bonino

+EUROPA, +TASSE! - RENZI PROVA A METTERE UNA PEZZA ALLE SPARATE DELLA SUA ALLEATA BONINO: ‘IL RITORNO DI IMU E TASI SULLA PRIMA CASA? NON STA NÉ IN CIELO NÉ IN TERRA’. MA LA DISPETTOSA EMMA OGGI COLPISCE IL PD SULL’ALTRO TEMA DELLA CAMPAGNA CHE SMUOVE CONSENSI: ‘LA GESTIONE DEI MIGRANTI FATTA DA MINNITI? SONO CONTRARIA. L’ACCORDO CON LA LIBIA VIOLA I DIRITTI UMANI’

 

  1. RENZI, RITORNO IMU NON STA NÉ IN CIELO NÉ IN TERRA

EMMA BONINO PAOLO GENTILONI

 (ANSA) - "Lei sta parlando con chi da Presidente del COnsiglio ha cancellato Imu e Tasi sulla prima casa, anche ricevendo insulti dalla propria parte. Questa cosa non esiste, non sta né in cielo né in terra". Così Matteo Renzi, intervistato a Mattino Cinque, ha risposto ad una domanda sulla proposta di Emma Bonino di reitrodurre l'Imu.

 

  1. BONINO, NO POLEMICHE, MA SÌ IMU SE PER CALO TASSE

 (ANSA) - Ricapitoliamo. Noi proponiamo agli italiani una ricetta chiara e responsabile: una prima parte di legislatura in cui il livello di spesa resta quello del 2017, rimodulato al suo interno in favore degli investimenti e dei servizi alla persona, ma senza aumenti complessivi, in modo da beneficiare della crescita economica e ridurre davvero il debito (la vera priorità immediata).

 

Bonino Lorenzin

Da metà legislatura, una seconda fase in cui ridurre significativamente le tasse sul lavoro, con una semplificazione delle aliquote e degli adempimenti". Lo scrive su facebook Emma Bonino spiegando che "se per finanziare la riduzione delle tasse su lavoro e imprese dovesse essere necessario anche - non è detto, se si mantiene la spesa costante e si confermano tassi di crescita importanti - considerare un parziale ritorno alle imposte sulla prima casa per i redditi più alti, siamo pronti a farlo". "Come dimostrano le analisi di Cottarelli - conclude - promettiamo cose positive e fattibili. E le tasse le ridurremo, davvero e in modo duraturo: intervenendo sulla spesa. Fine della polemica".

 

  1. MIGRANTI: BONINO, GESTIONE MINNITI? NON PARLEREI DI SUCCESSO

bonino

 (ANSA) - "Gli stati membri hanno sempre voluto che le frontiere esterne rimanessero di competenza nazionale, ci troviamo quindi a invocare un'Europa che non abbiamo voluto. Ci sono gli imprenditori della paura e chi invece segue questo trend". Così Emma Bonino, esponente Radicale e candidata alle prossime elezioni per +Europa, a Fanpage.it.

 

Sulla gestione dei flussi attuata dal ministro Minniti tramite accordi con la Libia Bonino afferma: "La mia posizione è stata molto netta sull'avversare questo tipo di politica iniziata dall'accordo Germania/Europa con la Turchia, con la differenza che se lo trasporti in Libia fai un accordo con qualcuno che non controlla neanche il territorio. Tutto questo è una violazione dei diritti umani rivoltante, lo sappiamo bene che tutti quelli che vengono "salvati" o respinti dalla guardia costiera libica si perderanno non so dove, nessuno ne sa proprio niente. Può essere un successo solo se l'obiettivo era fermare gli sbarchi, dal punto di vista dei diritti umani non può essere definito un successo".

CALENDA BONINO

 

 

  1. ELEZIONI: RENZI, CHI NON VOTA PER IL PD AIUTA SOLO M5S

 (ANSA) "Io credo che il Pd sarà il primo gruppo parlamentare, spero anche il primo partito. Lancio un appello al voto utile: in corsa per essere il primo partito ci siamo solo noi e M5S. Chi non vota per noi, paradossalmente, aiuta l'ascesa dei grillini. Anzi, di un governo M5S-Lega: il rischio è concreto. Noi? Per me è fondamentale ci sia il Pd davanti. Se non sarà così, il Pd è pronto ad andare all'opposizione: non ce l'ha detto il dottore di andare al governo".

 

MARCO MINNITI E MATTEO RENZI

Lo dice il segretario Pd, Matteo Renzi, in un'intervista al Messaggero. Parlando della lista dei ministri inviata da Di Maio al Colle, Renzi osserva che "la politica non è il fantacalcio. Tutti sanno che nessuno di quei nomi ha chances di fare il ministro. Ma è una straordinaria arma di distrazione: i 5Stelle erano in un angolo con la storia di Rimborsopoli" e "grazie a questo escamotage nessuno parla più di Cecconi a Pesaro, della Sarti a Rimini, di Dessì in Lazio". Gentiloni può essere la carta vincente?

 

"La carta vincente - risponde - è una squadra di persone per bene e preparate. Gentiloni sta facendo bene il premier e dunque è uno dei nostri assi. Il suo contributo sarà decisivo per vincere il collegio Roma1, la sfida nella Regione Lazio, la partita nazionale". E il rapporto con Emma Bonino?

 

DELLA VEDOVA BONINO TABACCI

"Non ho niente contro Bonino - afferma -. Siamo alleati, come pure con Lorenzin e la lista Insieme. Certo ci sono elementi di divisione programmatica. Sui migranti la mia linea è quella di Minniti, non della Bonino". Quanto a un possibile governo di unità nazionale, con anche l'M5S, Renzi ritiene "non ci sia spazio per un governo con gli estremisti. E io considero i grillini particolarmente estremisti. Trovo surreale peraltro che desiderino i nostri voti per fare un governo dopo averci insultato per anni".

MARCO MINNITI E MATTEO RENZI

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…