conte tg1 -17

ANCHE “REPUBBLICA” SI SVEGLIA: TANTI GLI ATTACCHI A CONTE PER LA SCELTA DI PARLARE AL PAESE DI NOTTE (CON CONTINUI RINVII DEL DISCORSO) E DI FARLO SU UN SOCIAL - RENZI: "NON È IL GF". MELONI: "ATTEGGIAMENTO DA REGIME". SALVINI: "E IL DECRETO DOV'È?". L'ORDINE DEI GIORNALISTI CHIEDE CONFERENZE STAMPA DA REMOTO. IN DIFESA DEL PREMIER, SCENDE IN CAMPO ZINGARETTI: "MAI DIVIDERSI" (CIAO CORE)

Repubblica.it

conte tg1

Ancora una volta l'annuncio dell'ulteriore svolta, nelle misure contro il coronavirus, arriva di notte. Non più fonda, ma comunque ben dopo le 23, dopo vari rinvii. E, per la seconda volta di seguito, il premier Giuseppe Conte parla su Facebook. Una scelta criticata da molti, sui social (tanti lo invitano a utilizzare la sala stampa di Palazzo Chigi).

 

E anche nel mondo politico. Critiche che Dario Franceschini, ministro della Cultura e capo della delegazione dem al governo, prova a stoppare: "Dall’inizio dell’emergenza ho fatto il mio dovere in silenzio ma ora voglio dire pubblicamente che il presidente Conte va ringraziato per il suo lavoro senza sosta, con sulle spalle una responsabilità che nessun predecessore ha mai dovuto portare". E all'opposizione dice: "Siamo nella stessa squadra, ora no alle polemiche".

 

cosa c'e' dietro conte? le ciabatte di casalino?

Un appello condiviso dal segretario dem, Nicola Zingaretti: "Combattiamo uniti, guai in questo momento a dividersi. Anteponiamo a tutto l'amore per l'Italia e per gli altri".

 

Gli attacchi

l'ennesima diretta facebook di conte by osho

Le parole di Franceschini e Zingaretti arrivano dopo una mattinata complicata per il premier. Il primo a scendere in campo per criticarlo è un esponente della maggioranza, Matteo Renzi (l'aveva già fatto ieri contro il ministro Boccia per la mascherina attaccata all'orecchio):  "Ci aspettano ancora giorni difficili - scrive il leader di Italia Viva sui social - noi rispettiamo le regole del governo sulla quarantena. Ma il governo rispetti le regole della democrazia. Si riunisca il Parlamento. E si facciano conferenze stampa, non show su Facebook: questa è una pandemia, non il Grande Fratello". Un riferimento - neppure tanto velato - alla partecipazione al programma da parte di Rocco Casalino, portavoce del premier, molti anni fa.

L'ENNESIMA DIRETTA FACEBOOK DI GIUSEPPE CONTE

 

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, aveva invocato nei giorni scorsi la collaborazione tra maggioranza e opposizione. Ma i toni dei leader della destra oggi sono durissimi. Giorgia Meloni: "Intollerabili i metodi di comunicazione da regime totalitario utilizzati dal Governo per l'emergenza coronavirus: dichiarazioni trasmesse in orari improbabili, con continui ritardi e attraverso la pagina personale di Giuseppe Conte su Facebook, come se in Italia non esistessero le Istituzioni, la televisione di Stato e la stampa. Tutto questo non fa che peggiorare il senso di insicurezza, ansia e incomprensione da parte di tutti noi. Gli italiani non sanno quali attività saranno aperte e quali chiuse domani, perché nessuno ha visto uno straccio di decreto.

giuseppe conte dario franceschini

 

E Matteo Salvini: "Meglio tardi (troppo tardi) che mai, ieri notte ci hanno dato retta, annunciando l'ennesimo decreto (che ancora non c'è), anche se mezza Italia si chiede se domani dovrà andare a lavorare o no", dice Salvini. "Non è questo il modo di agire e dare certezze agli Italiani". Il leader leghista, come era già accaduto ieri, si appella a Mattarella: "Chiediamo ufficialmente al presidente di convocare tutte le opposizioni unite, vogliamo fortemente, con il cuore e con la testa, dare il nostro contributo". Il leader della Lega ha poi detto di essere stato chiamato dal capo dello Stato: "E' stato cortese. Abbiamo discusso di come collaborare e aiutare l'Italia. E anche Silvio Berlusconi fa asse con Salvini e Meloni, rivolgendo un appello al Colle: "Il governo non ci tiene in considerazione".

GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI

 

Tornando alla comunicazione di Conte, c'è anche una presa di posizione dell'Ordine dei giornalisti che invoca, per le prossime occasioni, conferenze stampa da remoto.

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