paola muraro giovanni fiscon virginia raggi

ROMA MONNEZZA - LA POSIZIONE GIUDIZIARIA DELL'ASSESSORE MURARO POTREBBE CAMBIARE DA TESTIMONE A INDAGATA, PER DARLE LA POSSIBILITÀ DI DIFENDERSI: DEVE CHIARIRE I RAPPORTI CON GLI EX VERTICI DELL'AMA, COME HA OTTENUTO L'INCARICO, E PERCHÉ LA CONSULENZA FA UN SALTO DI 'QUALITÀ' (ECONOMICA) CON L'ARRIVO DI PANZIRONI E FISCON, A PROCESSO PER MAFIA CAPITALE

 

Ilaria Sacchettoni e Fiorenza Sarzanini per il “Corriere della Sera

 

virginia raggi paola murarovirginia raggi paola muraro

Tre filoni di indagine aperti e la sensazione che la posizione giudiziaria di Paola Muraro potrebbe cambiare entro qualche settimana. Se non addirittura prima. Perché sono numerosi i dubbi e i sospetti che la Procura di Roma dovrà chiarire concedendo all' assessore all' Ambiente del Campidoglio la facoltà di difendersi.

 

Dunque, non potrà essere chiamata come testimone a riferire su quella gestione della spazzatura che, come consulente dell' Ama, ha seguito al fianco degli ex vertici Franco Panzironi e Giovanni Fiscon, entrambi ora imputati nel processo di Mafia Capitale.

 

giovanni fiscongiovanni fiscon

Ma anche sui suoi possibili interessi in comune con il ras dei rifiuti Manlio Cerroni, a sua volta a processo per associazione a delinquere.

 

I due impianti di Tmb

Sono appunto tre i fascicoli avviati dal pubblico ministero Alberto Galanti con gli aggiunti Michele Prestipino e Paolo Ielo. La prima, che ipotizza l' associazione finalizzata alla truffa, riguarda gli impianti di Tmb (Trattamento meccanico biologico) della cui resa la Muraro era responsabile. Stando alle prime scoperte dei carabinieri del Noe gli impianti di Tmb dell' Ama e quelli del consorzio Colari (di proprietà di Cerroni) trattano meno spazzatura del pattuito.

giovanni fiscon  e dietro paola murarogiovanni fiscon e dietro paola muraro

 

Una violazione del contratto con il Comune di Roma al quale viene consegnato un prodotto differente rispetto a quanto stabilito, sia dal punto di vista quantitativo che da quello qualitativo. Il risultato è un gigantesco spreco di denaro per le casse pubbliche e l' inefficienza. I militari hanno acquisito alcuni documenti su funzionamento e capacità di questi impianti negli ex uffici della Provincia e in quelli della Regione proprio per «pesare» il divario fra quanto dovrebbero produrre i macchinari e quanto invece viene consegnato allo smaltimento.

 

Le tariffe gonfiate

PAOLA MURAROPAOLA MURARO

Nuove verifiche sono state disposte sul tritovagliatore di Rocca Cencia, anche questo di proprietà di Cerroni benché affittato a un suo fedelissimo, Gino Porcarelli. L' impianto è fermo da febbraio e sotto osservazione dei magistrati per le tariffe applicate: 175 euro a tonnellata di spazzatura trattata. Una cifra che supera (ampiamente) i prezzi di mercato ma anche il tetto stabilito dalla regione Lazio per la spazzatura da smaltire (104 euro a tonnellata). Il «caso Muraro» nasce proprio dal tritovagliatore.

 

Il 12 luglio scorso, durante l' emergenza rifiuti, l' assessora si è presentata a Rocca Cencia per un incontro con l' ex presidente Daniele Fortini. Incontro che si è trasformato in un processo via streaming alla gestione attuale dell' Ama «colpevole» di non utilizzare l' impianto di Cerroni.

VIRGINIA RAGGI E PAOLA MURAROVIRGINIA RAGGI E PAOLA MURARO

 

Di quel blitz Fortini ha fatto un lungo resoconto alla commissione sui rifiuti censurando anche un altro fatto. Che cioè la Muraro si sia presentata in compagnia di un dirigente, Alessandro Muzi, già intercettato dalla Procura di Velletri per l' inchiesta sull' inceneritore di Colleferro ed estromesso da Fortini durante la sua gestione.

 

La consulenze

Capitolo delicato quello su ruolo e compensi della Muraro in Ama. Secondo quanto già accertato dalla Guardia di Finanza, l' incarico avrebbe fatto il salto di qualità fra il 2012 e il 2013, negli anni in cui la municipalizzata era diretta prima da Panzironi e poi da Fiscon.

 

MANLIO CERRONIMANLIO CERRONI

Tre sono le domande alle quali l' assessora dovrà rispondere: qual era il suo rapporto con gli ex vertici poi risultati in combutta con Salvatore Buzzi; in che modo arrivò ad ottenere quella funzione così strategica per l' azienda? Ci fu un' effettiva vigilanza sull' attività di Cerroni? Prima di porre questi quesiti, i pm stanno già rileggendo le telefonate inserite nel fascicolo di Mafia capitale proprio tra Muraro e Buzzi. Lui ha negato qualsiasi tipo di rapporto illecito, assicurando che lei «non mi chiese mai nulla».

ALEMANNO PANZIRONIALEMANNO PANZIRONISALVATORE BUZZI FRANCO PANZIRONISALVATORE BUZZI FRANCO PANZIRONI

 

Anche su questo si faranno adesso altri accertamenti.

 

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…