
UN FISCO PER L’ESTATE - RIPARTE LA CACCIA ALLO SCONTRINO A PORTOFINO, PORTO CERVO E CAPRI - BRIATORE: “A FURIA DI BLITZ SONO SCAPPATI TUTTI”
1 - FISCO, MAXI-BLITZ DELLE ENTRATE NEGLI ESERCIZI DELLE LOCALITÃ VIP
Da "la Stampa"
Ancora un blitz degli ispettori del fisco, ed ancora delle località top delle vacanze. Controlli mirati, da venerdì a domenica mattina, da Portofino, a Portocervo, a Capri, ai centri più rinomati dell'estate in Puglia ed in Sicilia. Puntuali anche i commenti, a partire da diversi amministratori locali, tra chi critica spettacolarizzazioni e sensazionalismo temendo un impatto negativo sul turismo e chi plaude alla trasparenza.
Verifiche a tappeto, quelle dell'Agenzia delle Entrate, che ha selezionato i suoi obiettivi con una «preventiva e approfondita attività di analisi del rischio» basata su informazioni dell'Anagrafe Tributaria e sulla conoscenza del territorio. Quindici gli esercizi controllati a Capri, tra discoteche, gioiellerie, spa, bar, ristoranti; Dieci tra Portofino e Santa Margherita Ligure; Quattordici tra Porto Cervo e Porto Rotondo, con un faro sulle discoteche con lido, ristorante e bar. Ventisei le verifiche a Iesolo e Sottomarina di Chioggia.
In Puglia gli ispettori del Fisco sono stati in 36 esercizi, a Monopoli, Molfetta, Bari, Torre a Mare, Margherita di Savoia, Bisceglie, Barletta, Fasano, Ostuni, Mesagne, Peschici, Vieste, Mattinata, Siponto, Lecce, Gallipoli, Porto Cesareo, Cutrofiano, Taranto, Leporano. Mentre in Sicilia, nel mirino del fisco 5 esercizi tra Taormina, Cefalù e Catania.
Per i locali notturni i controlli sono stati pianificati e si sono poi svolti in collaborazione con gli ispettori della Siae.
Tra i commenti politici, il senatore del Pdl Maurizio Gasparri auspica controlli regolari mentre boccia il metodo dei blitz fatti «tanto per mettere ancora più in crisi le imprese turistiche e creare il panico tra i cittadini. Ma a chi vengono queste idee geniali?», dice. Il sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia, racconta di controlli in corso «da due o tre giorni con una imponente task force», e auspica che non ci sia «sensazionalismo, come accadde per Cortina''.
Più duro il sindaco di Santa Margherita Ligure, Roberto de Marchi: «La lotta all'evasione fiscale è una grande battaglia che va condotta fino in fondo, ma c'è modo e modo. Non siamo in uno Stato di polizia. Sono piombati qui di sabato sera con i locali stracolmi di gente. Che brutta pubblicità .... Servirebbe «un pochino di buonsenso e di misura''.
«Ben vengano i controlli fiscali, puntiamo ad un turismo trasparente», dice il sindaco di Fasano, Lello Di Bari. E da Portofino, il sindaco Giorgio D'Alia parla di «controlli di routine» che non hanno sollevato «alcun tipo di lamentela». Nessuna preoccupazione, ma solo un appello «al buon senso e alla discrezione per non turbare la vacanza degli ospiti» dal sindaco di Capri, Ciro Lembo.
2 - BRIATORE : "TASSE E CONTROLLI UCCIDONO LA COSTA SMERALDA"
Nicola Pinna per "la Stampa"
C'era Craig David che suonava, mentre gli ispettori dell'Agenzia delle Entrate spulciavano scontrini e registri fiscali. Del blitz in Costa Smeralda, nella pista del Billionaire, non si è accorto quasi nessuno. A parte i gestori di ristoranti, bar, stabilimenti balneari, gioiellerie, boutique e centri benessere dei dintorni: a Porto Cervo e Porto Rotondo non è sfuggito nessuno. In due giorni, gli ispettori del Fisco e quelli della Siae hanno organizzato una gigantesca caccia agli evasori: decine di uomini in campo per il maxi blitz dell'estate.
«Facciano tutti i controlli che vogliono, tanto qui non c'è più nessuno da mettere sotto tiro - si sfoga Flavio Briatore - Oramai sono già tutti fuggiti».
Al Billionaire, effettivamente, le scintillanti serate di un tempo sono solo un ricordo, ma la pista rinnovata e ancora più lussuosa non è mai deserta in queste sere d'agosto. E venerdì notte, per lo show di Craig David, il «Flavio nazionale», è tornato appositamente in Italia.
Come ha trovato la Costa Smeralda? Le sembra davvero un deserto?
«A colpi di imposte sulle barche o tasse sul lusso, oltre a tanti altri blitz di questo tipo, i nostri ospiti storici sono quasi tutti andati via. Hanno scelto altre destinazioni, ovviamente all'estero. A Porto Cervo e dintorni oramai non c'è più nessuno. Questa è un'altra stagione da dimenticare, l'ottava: dal 2005 va sempre peggio e la Sardegna ha perso almeno il sessanta per cento dei turisti».
Sarà che i vip vogliono sfuggire ai controlli?
«Le verifiche non ci spaventano affatto, non abbiamo niente da nascondere. E poi chi l'ha detto che le località di vacanza sono il regno degli evasori? Queste operazioni non possono produrre grandi risultati».
Vorrà dire che non le dà un po' di fastidio che gli ispettori del Fisco si presentino nel suo locale durante una serata?
«Siamo abituati, ogni anno funziona così. I controlli al Billionaire li fanno un giorno sì e l'altro pure. Ma ripeto, non abbiamo nulla da nascondere. Niente da dire sulle indagini dei finanzieri e degli ispettori dell'Agenzia delle Entrate: è il loro lavoro, lo facciano bene. Anzi, è giusto che perseguano l'evasione fiscale».
Ma quindi è vero che in Costa Smeralda non si fa più la bella vita di un tempo?
«I grandi yacht e i più ricchi fanno le vacanze altrove. Lo prevedevo già parecchio tempo fa ed è successo esattamente così: i turisti sono stati quasi costretti a fuggire. In Sardegna, poi, c'è sempre il solito problema: i trasporti mal organizzati e troppo cari. Non è un problema di controlli fiscali».
Passati i tempi delle grandi feste al Billionaire?
«Questo lo abbiamo persino rinnovato completamente. Il servizio è addirittura migliorato. E per tutto agosto sono in programma grandi serate».






