casaleggio rousseau

LA RIVOLUZIONE NON ROUSSEAU, INCASSA! - LA PROCURA DI MILANO INDAGA SUI 120MILA EURO CHE FURONO TRASFERITI ALL'ASSOCIAZIONE DI CASALEGGIO DOPO LA FESTA ''ITALIA 5 STELLE'' A RIMINI NEL 2017. ALL'EPOCA I DONATORI NON POTEVANO SAPERE CHE I SOLDI RIMASTI SAREBBERO FINITI ALLA CONTESTATA PIATTAFORMA, PERCHÉ LO STATUTO CHE LO PREVEDEVA È STATO PUBBLICATO SUL SITO SOLO DOPO L'ESPOSTO DEL GRILLINO DISSIDENTE LORENZO BORRÈ

Antonio Atte per www.adnkronos.com

 

 

rousseau il sistema operativo

La Procura di Milano, secondo quanto apprende l'Adnkronos da fonti giudiziarie, indaga sulla vicenda dei 119.800 euro trasferiti dal 'Comitato eventi nazionali', già 'Comitato Italia 5 Stelle', che organizzò la festa di 'Italia 5 Stelle' a Rimini nel 2017, all'Associazione Rousseau. Il fascicolo aperto contro ignoti è sul tavolo della Pm Alessia Menegazzo, la quale, spiegano le stesse fonti, sta valutando il titolo di reato.

 

Con un esposto presentato a giugno, l'avvocato dei dissidenti grillini Lorenzo Borrè aveva chiesto alla Procura di valutare l'operato del Comitato Italia 5 Stelle del 2017 in merito alle informazioni fornite al pubblico al momento della raccolta delle donazioni per la kermesse di Rimini e al trasferimento dell'avanzo di cassa in favore dell'Associazione presieduta da Davide Casaleggio.

OLIMPIADI DELLE IDEE - VILLAGGIO ROUSSEAU

 

 

"Quel Comitato fu creato da Casaleggio, Massimo Bugani e David Borrelli, i quali erano anche soci di Rousseau, ovvero l'Associazione che poi avrebbe beneficiato di quel versamento", spiegò Borrè al momento della presentazione dell'esposto. Attualmente Bugani e Borrelli non fanno più parte del 'board' di Rousseau.

 

Secondo l'avvocato, i simpatizzanti che nel 2017 contribuirono all'organizzazione della festa con le loro donazioni non potevano sapere che le eccedenze sarebbero state devolute a Rousseau, perché all'epoca dei fatti l'atto costitutivo del Comitato non era stato pubblicato sul sito del M5S (cosa che, rimarca Borrè, "accadrà solo in seguito alla presentazione dell'esposto"). L'articolo 16 dell'atto costitutivo prevede infatti che "se allo scioglimento del Comitato dovessero restare fondi a disposizione, questi verranno devoluti all'Associazione Rousseau".

casaleggio bugani grillo

 

Il caso nel M5S era esploso nel dicembre 2019, quando l'Adnkronos raccontò dei dubbi sollevati dai parlamentari per il passaggio di quei 120mila euro dal Comitato all'Associazione che gestisce la piattaforma telematica del Movimento 5 Stelle (dato contenuto nel bilancio 2018 di Rousseau). Alle accuse interne Rousseau aveva replicato ribadendo la correttezza del proprio operato: "A inizio 2018 il Comitato è stato chiuso e, come prevedeva lo statuto, l'avanzo è andato all'Associazione Rousseau. Tutti i donatori sapevano dunque quale sarebbe stata la finalità dei soldi donati e dove sarebbero finite le eccedenze, dato che da quando esiste Rousseau è prassi farlo per ogni Comitato del Movimento 5 Stelle". Ma nel comunicato "non viene spiegato come i donatori potessero effettivamente esserne a conoscenza, visto che all'epoca non era pubblicato sul sito", obietta Borrè.

 

LORENZO BORRE'

Una prassi, quella della devoluzione delle giacenze a Rousseau, abolita dopo le proteste degli eletti, come nel caso dello statuto Comitato le rendicontazioni, dove la clausola che destinava le eccedenze a Rousseau è stata modificata davanti al notaio: in caso di scioglimento le rimanenze andranno infatti al Microcredito e non più all'Associazione di Casaleggio, contro cui lo stato maggiore del Movimento ha ingaggiato negli ultimi tempi un braccio di ferro sulla gestione della piattaforma web.

enrica sabatini davide casaleggio max bugani

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…

trump musk xi

DAGOREPORT – DONALD TRUMP HA IN CANNA DUE ORDINI ESECUTIVI BOMBASTICI, CHE FIRMERÀ IL GIORNO DOPO L’INAUGURAZIONE: IL PRIMO INAUGURERÀ LA DEPORTAZIONE DI 9,5 MILIONI DI IMMIGRATI. MA IL SECONDO È ANCORA PIÙ BOMBASTICO: L’IMPOSIZIONE DEI DAZI SUI PRODOTTI CINESI - UN CLASSICO TRUMPIANO: DARE UNA RANDELLATA E POI COSTRINGERE L’INTERLOCUTORE A TRATTARE DA UNA POSIZIONE DI DEBOLEZZA. MA COME REAGIRÀ XI JINPING? CHISSÀ CHE AL DRAGONE NON VENGA IN MENTE DI CHIUDERE, PER LA GIOIA DI ELON MUSK, LE MEGAFABBRICHE DI TESLA A SHANGHAI…

salvini romeo

DAGOREPORT - CHI L'AVREBBE MAI DETTO: MASSIMILIANO ROMEO È IL PROTAGONISTA INDISCUSSO DELLA LEGA DI FINE 2024 - EX FEDELISSIMO DEL “CAPITONE”, È STATO L’UNICO A ESPORSI CONTRO IL SEGRETARIO, E OTTENERE LA LEADERSHIP IN LOMBARDIA – DOPO LA SUA SFIDA VINTA, ANCHE FEDRIGA È USCITO ALLO SCOPERTO CANNONEGGIANDO CONTRO L’EVENTUALE RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE - CHE SUCCEDERÀ AL CONGRESSO? NIENTE: SALVINI HA IN MANO LA MAGGIORANZA DEI DELEGATI, E L’ASSEMBLEA AVRÀ CARATTERE PROGRAMMATICO. MA LA DISSIDENZA CRESCE…