1. ROMA, GUERRIGLIA URBANA. UNA DECINA DI MANIFESTANTI FERITI. UNO È GRAVE, UN PETARDO GLI È ESPLOSO IN MANO. FERITI ANCHE VENTI AGENTI, SEI LE PERSONE FERMATE 2. IL CORTEO DEGLI ANTAGONISTI ERA COMINCIATO IN MODO PACIFICO CONTRO IL GOVERNO RENZI E IL PIANO-CASA APPROVATO DA PALAZZO CHIGI, MA POI DOPO UN LANCIO DI OGGETTI, BOTTIGLIE E PETARDI CONTRO I BLINDATI SONO INIZIATI GLI SCONTRI E INFINE LE CARICHE. GLI INCIDENTI PIÙ GRAVI IN VIA VENETO, NEI PRESSI DEL MINISTERO DEL WELFARE 3. LE AZIONI NEL CORSO DEL CORTEO A ROMA SONO STATI PORTATE AVANTI DA UN GRUPPO DI MANIFESTANTI CHE NON INDOSSAVANO LA "CLASSICA" FELPA NERA DEI BLACK-BLOC CON CAPPUCCIO MA DEI K-WAY E GIACCHE A VENTO BLU. FINITE LE AZIONI I MANIFESTANTI SI SONO TOLTI LE GIACCHE A VENTO LASCIANDO IN TERRA UN TAPPETTO DI KWAY BLU

Ansa.it

Pomeriggio di guerriglia nel centro della Capitale. Il corteo degli antagonisti (indetto dai 'Movimenti Sociali contro la Precarietà e L'Austerity') era cominciato in modo pacifico, ma poi dopo un lancio di oggetti, bottiglie e petardi contro i blindati sono iniziati gli scontri e infine le cariche. Gli incidenti più gravi sono avvenuti in via Veneto, nei pressi del ministero del Welfare, e in via del Tritone. Si contano una decina di manifestanti feriti. Uno è grave, un petardo gli è esploso in mano. Feriti anche venti agenti, tra cui un funzionario di polizia. Sei le persone fermate per gli scontri.

Non più black bloc ma forse blu-bloc. Le azioni nel corso del corteo a Roma sono stati portate avanti da un gruppo di manifestanti che non indossavano la "classica" felpa nera con cappuccio ma dei k-way e giacche a vento blu. Finite le azioni i manifestanti si sono tolti le giacche a vento lasciando in terra un tappetto di kway blu, soprattutto lungo via del Tritone.

Le parole d'ordine degli attivisti durante il corteo: "No al jobs-act", "Più reddito per tutti" e una mobilitazione contro il governo Renzi e il piano-casa approvato da palazzo Chigi.

Slogan duri contro l'esecutivo e la precarietà del lavoro e book-bloc - scudi di gommapiuma con i titoli di libri, tra Omero e Shakespeare -, quando il corteo dei movimento antagonisti era a piazza Barberini. Sugli striscioni si leggono frasi come 'Casa reddito dignità' o 'Dalle metropoli alle Università assediamo austerity e precarietà'. Affissi sui muri manifestini che dicono 'Potete chiamarci Neet (acronimo inglese che indica chi non studia, non lavora e non fa formazione, ndr), rimaniamo precari incazzati'.

Lancio di uova e arance contro il ministero dell'economia da parte di un gruppo di manifestanti del corteo "12a per dire no al piano casa e al jobs act del governo Renzi". Tra i manifestanti che lanciavano oggetti c'era anche un ragazzino. Alcuni fotografi e reporter che stavano riprendendo la scena sono stati allontanati dai manifestanti con un lancio di bottiglie.

"Ribaltiamo il governo Renzi. Cancelliamo il decreto Lupi e Jobs act". Dietro questo striscione migliaia di persone sono partite a Roma per aderire alla manifestazione dei movimenti antagonisti contro il governo e il decreto casa. Alla manifestazione, tra le bandiere, ci sono anche quelle di No-tav e No-Muos.

 

Roma, guerriglia urbanaRoma, guerriglia urbanaRoma, guerriglia urbanaRoma, guerriglia urbanaRoma, guerriglia urbana

Ultimi Dagoreport

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…

ignazio la russa giorgia meloni daniela santanche lucio malan

DAGOREPORT - DANIELA SANTANCHÈ A FINE CORSA? IL CAPOGRUPPO DI FDI IN SENATO, LUCIO MALAN, È A PALAZZO CHIGI E POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO MINISTRO DEL TURISMO, AL POSTO DELLA “PITONESSA” – IERI L’INCONTRO TRA IGNAZIO LA RUSSA E GIORGIA MELONI: LA DUCETTA POTREBBE AVER CHIESTO AL PRESIDENTE DEL SENATO, IN QUANTO AVVOCATO DELL’IMPRENDITRICE, RASSICURAZIONI SULLA SENTENZA DI PRIMO GRADO. LA RISPOSTA? CARA GIORGIA, NON TI POSSO GARANTIRE NIENTE. COME SAI, LA LEGGE PER I NEMICI SI APPLICA, E PER GLI AMICI SI INTERPRETA. MORALE DELLA FAVA: LA “SANTA” HA UN PIEDE E MEZZO FUORI DAL MINISTERO - LA SMENTITA DI PALAZZO CHIGI