ROMA VIOLENTA - MILITANTI “DE SINISTRA” PRENDONO A PICCONATE L’AUTO DEL CANDIDATO DI CASAPOUND
Rinaldo Frignani per il "Corriere della Sera - Roma"
Agguati agli incroci, estremisti armati di piccone, spedizioni punitive. A dieci giorni dalle elezioni per il sindaco di Roma cresce la tensione nella Capitale. Nel tardo pomeriggio di ieri polizia e carabinieri sono accorsi al quartiere Statuario - sulla via Appia, vicino l'ippodromo delle Capannelle - dove gruppi di giovani di CasaPound e di estrema sinistra si sono fronteggiati per le strade. Alla fine il bilancio è di cinque feriti, non gravi, ma si indaga per identificare chi ha partecipato ai tafferugli.
Secondo le forze dell'ordine il primo episodio è avvenuto poco dopo le 19 in via Taurianova dove il candidato sindaco di Cpi, Simone Di Stefano, era impegnato in un comizio elettorale. Prima dell'incontro con alcuni cittadini del quartiere Di Stefano è salito su un'auto guidata da un collaboratore ma all'improvviso la vettura è stata circondata da una quindicina di persone armate di piccone e bastoni - alcune delle quali a volto coperto e con i caschi - che hanno sfondato i finestrini e lanciato oggetti.
Di Stefano è rimasto leggermente ferito al volto dalle schegge di vetro mentre l'autista è stato colpito al volto e a un braccio. I due sono stati accompagnati in ospedale e giudicati guaribili con prognosi di qualche giorno. Più tardi, sempre secondo polizia e carabinieri, un gruppo di ragazzi - anche loro armati di spranghe e catene - hanno assaltato il centro civico del Pd di via Amantea, a poche centinaia di metri, e il centro sociale «Uscita 23» ospitato dallo stesso edificio. In entrambi i casi sono stati danneggiati gli arredi interni, rovesciati sedie e tavolini.
Un giovane è rimasto contuso. In via Polia altri due ragazzi sono stati malmenati. «In questi cinque anni di amministrazione di centrodestra sono aumentate a Roma le aggressioni e le intimidazioni di organizzazioni neofasciste - accusa Gianluca Peciola, candidato di Sel al consiglio comunale -. In questo stesso quartiere nei mesi scorsi alcuni militanti di centrosinistra avevano subito delle minacce».
Di altro tenore le dichiarazioni di Gianluca Iannone, leader di Cpi: «Si tratta di un episodio gravissimo, tanto più perché a Di Stefano è stata tesa una vera e propria imboscata. Un gesto insensato e vigliacco che colpisce chi, nel rispetto delle regole democratiche, si è candidato a sindaco di Roma».
Sempre a Roma, giovedì notte, in un blitz di Forza Nuova a piazza Verbano, al quartiere Trieste, contro la sezione del Pd, sono stati lanciati volantini contro il ministro per l'Integrazione Cecile Kyenge e una secchiata di vernice rossa sulla saracinesca del circolo. L'azione romana del movimento di estrema destra è avvenuta in concomitanza con altre contro lo «ius soli» a Pontedera (Pisa), Bari, Palermo, Pescara, Pesaro, Milano e Genova. Episodi sui quali indaga la Digos. La sezione di piazza Verbano era già stata presa di mira nei mesi scorsi, quando furono tracciate svastiche e croci celtiche sulla serranda e sui muri vicino all'ingresso.
La polizia ha sequestrato i volantini firmati da Forza Nuova, che ha anche postato le immagini del raid sulla pagina Facebook del movimento. Nei messaggi era scritto «Ius Soli No, ministro Kyenge dimettiti». In altri compariva la foto di Mada Kabobo, il ghanese che pochi giorni fa ha assassinato tre persone a Milano a colpi di piccone, sotto lo slogan «l'immigrazione uccide».
DI STEFANO CANDIDATO CASAPOUNDCASAPOUND jpegGIANLUCA IANNONEcecile kyenge giura da ministro MADA KABOBO