
CAPUOZZO DELLE MERAVIGLIE - IL SINDACO DI QUARTO NON SAREBBE INDAGATA NELL’AMBITO DELL’INCHIESTA SULLE INFILTRAZIONI DELLA CAMORRA NELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE - I CARABINIERI STANNO ACQUISENDO DOCUMENTI IN MUNICIPIO
1 - M5S: CC PERQUISISCONO CASA CAPUOZZO, NON INDAGATA
rosa capuozzo sindaca di quarto
(ANSA) - I Carabinieri stanno eseguendo perquisizioni nell'abitazione del sindaco di Quarto (Napoli), Rosa Capuozzo (M5s), che - secondo quanto si apprende - non è indagata. Dall'inchiesta - stando a quanto trapela - non emerge alcuna compromissione del sindaco Capuozzo con la camorra.
2 - M5S: CC IN MUNICIPIO QUARTO PER ACQUISIRE DOCUMENTI
(ANSA) - I Carabinieri sono nel Municipio di Quarto (Napoli) dove stanno acquisendo documenti nell'ambito dell'inchiesta su presunti infiltrazioni della camorra nell'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Rosa Capuozzo (M5s). Il decreto è stato adottato dal pm della Dda di Napoli Woodcok e dai procuratori aggiunti Beatrice e Borrelli.
ROSA CAPUOZZO SINDACO DI QUARTO
3 - LE CARTE DEI PM SMENTISCONO CAPUOZZO LEI SI DIFENDE: NON C' ENTRO CON LA CAMORRA
Guido Ruotolo per “la Stampa”
Uno scontro disperato. Con lei, la sindaca pentastellare di Quarto, Rosa Capuozzo, che non intende dimettersi anche se poi, di fronte a una richiesta di dimissioni perentoria dello stesso Beppe Grillo che chiede nuove elezioni, apre dicendo che rifletterà sul passo da compiere.
QUARTO CAPUOZZO ROSA DI MAIO FICO
Un epilogo politico, le (quasi) scontate prossime dimissioni del primo cittadino, dagli effetti clamorosi per le implicazioni che avranno sullo stesso Movimento dei Cinque Stelle, ma che non risolve comunque la vicenda giudiziaria che vede coinvolto un consigliere comunale, il primo degli eletti grillini con quasi mille preferenze, Giovanni De Robbio, accusato di tentata estorsione nei confronti dello stesso sindaco Capuozzo, e di voto di scambio con una famiglia di imprenditori legati al clan Polverino, i Cesarano.
La camorra, naturalmente, affolla di sagome sinistre il palcoscenico di Quarto. Gli appalti fanno gola a una criminalità che qui ha il segno di una organizzazione mafiosa. E la vicenda della squadra di calcio, della gestione del campo sportivo e dell' appalto per la manutenzione della rete idrica e fognaria sono i primi impegni della neonata amministrazione grillina - insediata l' estate scorsa - che si è mossa impacciata e senza esperienza.
Ma il sindaco, che pure è vittima della tentata estorsione del consigliere De Robbio - espulso solo una settimana prima che vi fossero le perquisizioni del pm John Henry Woodcock - è sul banco degli imputati per una omessa denuncia e soprattutto per un abuso edilizio che la rende poco credibile - e con lei i Cinque Stelle - a guidare una battaglia politica contro l' abusivismo.
Ieri, la sindaca ha tentato una disperata autodifesa con un messaggio sul web. Proponendo la sua ricostruzione dei fatti che non coincide con quanto sta emergendo dalla inchiesta del pm John Henry Woodcok. Lei, ma anche i grillini, hanno sempre detto che hanno combattuto la camorra e che hanno espulso De Robbio quando si sono accorti della sua caratura diciamo politica divergente. «Le nostre - ha ribadito il sindaco ieri - sono state divergenze politiche».
rosa capuozzo con roberto fico
In realtà, come emerge dalle intercettazioni, dalle stesse ammissioni a verbale del sindaco, e dall' esito delle perquisizioni della vigilia di Natale, De Robbio ricattava Rosa Capuozzo per via dell' abuso edilizio della propria casa. Voleva la nomina a presidente del Consiglio comunale, De Robbio. È vero che il sindaco non si è piegata alla richiesta, e non ha accettato di condividere con lui le nomine di assessori e dei vertici della burocrazia comunale. Né ha accettato di privatizzare diverse attività affidate al settore pubblico. Ma quando giustifica De Robbio, che lasciava intendere di avere una foto che documentava l' abuso, come se fosse stato mosso da una preoccupazione che la vicenda diventasse di dominio pubblico, è consapevole di mentire?
Nel suo interrogatorio agli atti della inchiesta, infatti, emerge con chiarezza la consapevolezza del sindaco di essere ricattata. Ma lei non denuncia, non si muove, non chiede di cacciare il consigliere comunale fino a quando la situazione non precipita. Stamani al Tribunale del Riesame il pm Woodcock discuterà le informative dei carabinieri e (forse) anche diverse dichiarazioni di testimoni o persone informate sui fatti, come il dirigente grillino Roberto Fico.
In questi giorni le indiscrezioni che non hanno mai trovato conferme, hanno ipotizzato di telefonate tra il sindaco e il presidente della Commissione di vigilanza Rai, Fico. E si aspetta di leggere gli atti per cercare telefonate compromettenti tra De Robbio e il suo referente nazionale grillino, Luigi Di Maio. Molte attese andranno deluse, ma la sensazione è che la Procura di Napoli voglia avere quanto prima risposte convincenti dal sindaco, anche se ormai è prossima alle dimissioni.