DA ROTTAMATORE A MOROSO! RENZI NON PAGA I GIORNALI DA MESI - ANCHE PER COLPA DEL RITARDO DI PALAZZO CHIGI NEI PAGAMENTI LA STORICA EDICOLA DI PIAZZA COLONNA RISCHIA LA CHIUSURA
Sta lì gloriosamente da decenni, nel cuore politico della Capitale. L'edicola di piazza Colonna, davanti alla galleria Sordi e di fronte a Montecitorio. Un pezzo di storia italiana. Una volta quando i giornali (e la carta in genere) andava di moda, era un congestionato punto di riferimento.
Ora nell'era del liquido, del virtuale, l'edicola sopravvive a stento, si barcamena strozzata da insolvenze e transenne che dovrebbero garantire la sicurezza degli inquilini di Palazzo Chigi. Transenne che non danno accesso ai cittadini che diventano prigionieri di uno dei punti chiave, passaggio entrata/uscita dalla piazza. Una sorta di dogana che in certi momenti viene incatenata col lucchetto.
In questa paradossale situazione una delle poche fonti di sicuro guadagno è la cosiddetta «mazzetta», il pacco di quotidiani che vengono acquistati per servire redazioni, ministeri, caserme, enti pubblici. Una fonte di guadagno che da qualche mese è messa a repentaglio nientemeno che da certe «insolvenze».
Pare che uno dei maggiori clienti dell'edicola, il premier Renzi sia insolvente da mesi. Il problema è che stiamo parlando di una mazzetta favolosa per numero di copie. E già. Il supergarantista premier a cui piace pensare «quanto sia bello far ripartire l'economia» sta affossando un pezzo di storia italiana.
A gestire l'edicola sono Cinzia e Barbara Mondini, che hanno ereditato l'edicola dal padre e ora vivono in ostaggio delle norme di sicurezza, assediate dalle tante transenne «provvisorie» che sono diventate fisse. Un grottesco presidio militare che allontana possibili clienti, soprattutto i turisti, oltre a essere uno scempio visivo alla bellezza di una piazza pedonale solo a parole. E ora ci mancava il premier Matteo Renzi, che ha smesso i panni del rottamatore per indossare quelli del «moroso».