LA VENDETTA DELLA “ROTTWEILER” - CON UN LIBRO-BOMBA FA TREMARE IL FEDIFRAGO HOLLANDE: “HO TROPPO SOFFERTO DELLE MENZOGNE PER RACCONTARNE A MIA VOLTA” – “CLOSER” VIENE CONDANNATO A PAGARE 3 MILA EURO (SAI CHE PAURA) PER LO SCOOP SULLA GAYET

1."SOLO MENZOGNE, ECCO LA VERITÀ" IN UN LIBRO LA VENDETTA DI VALÉRIE

Stefano Montefiori per il "Corriere della Sera"

 

Valerie si dice pronta a perdonare il compagno Valerie si dice pronta a perdonare il compagno

«Tutto quello che scrivo è vero. All’Eliseo mi sentivo talvolta come se fossi impegnata in un reportage. E ho troppo sofferto delle menzogne per raccontarne a mia volta», si legge sulla fascetta di copertina di Merci pour ce moment , («Grazie di questo momento»), il regolamento di conti sotto forma di libro in 320 pagine che Valérie Trierweiler, l’ex première dame giornalista di Paris Match , fa uscire domani in Francia.

 

Il volume, amaro fin dal titolo, è «allo stesso tempo un grido d’amore e una lenta discesa agli inferi, un tuffo nell’intimità di una coppia. Due personaggi e niente altro: Valérie e François», scrive Paris Match , che lo ha letto in anteprima — privilegio riservato al giornale di Trierweiler — dedicandogli la prima pagina.

 

FRANCOIS HOLLANDE E LA SUA COMPAGNA VALERIE TRIERWEILER jpegFRANCOIS HOLLANDE E LA SUA COMPAGNA VALERIE TRIERWEILER jpeg

Il 25 gennaio, dopo 15 giorni di foto rubate, scooter, caschi, guardie del corpo, crisi nervose, conferenze stampa e ricoveri in ospedale, il presidente della Repubblica francese decise di chiudere in fretta lo scandalo Gayet-Trierweiler e si sbarazzò di una relazione durata nove anni con una telefonata all’Agence France-Presse: «Rendo noto che ho messo fine alla vita in comune che condividevo con Valérie Trierweiler».

 

La donna tradita si era rifiutata fino all’ultimo di firmare un annuncio congiunto, pretendendo che fosse Hollande da solo a prendersi le responsabilità della rottura. Da allora Trierweiler ha mantenuto il silenzio, tranne per un «sono più delusa che arrabbiata» buttato lì durante il primo dei suoi viaggi umanitari, in India. «Ma non escludo di scrivere un libro», aggiunse, facendo capire al presidente della Repubblica che non poteva sperare di cavarsela con quel messaggio burocratico.

 

PREMI CESAR 2014 - JULIE GAYETPREMI CESAR 2014 - JULIE GAYET

Oggi, a distanza di quasi otto mesi dalla separazione, la promessa viene mantenuta, e arriva la versione di Valérie. Stampata in 200 mila copie, una tiratura iniziale eccezionale, di solito riservata ai romanzi sicuri best seller come quelli di Amélie Nothomb. La piccola e stimata casa editrice indipendente Les Arènes è andata a cercare una tipografia in Germania per evitare le fughe di notizie, ha usato un falso titolo di lavorazione e la sigla «XX» per indicare l’autore. Nessuno, fino a ieri, ne sapeva nulla. Neanche la Presidenza della Repubblica.

 

Julie GayetJulie Gayet

Quarantanove anni, non sposata ma entrata ufficialmente all’Eliseo nel maggio 2012 davanti alle telecamere di tutto il mondo, première dame dotata di un ufficio, un capo di gabinetto (Patrice Biancone) e altri quattro funzionari pagati dallo Stato (quasi mezzo milione di euro il budget nel 2013), il 10 gennaio Valérie Trierweiler ha dovuto sopportare l’umiliazione di vedere sul settimanale Closer le fotografie del compagno mentre andava a trovare, in casco e motorino, l’amante Julie Gayet, 42enne, attrice, in una casa prestata da amici a 100 metri dall’Eliseo.

 

In quel momento Trierweiler si preparava ad accompagnare Hollande in visita di Stato a Washington, a cenare con Michelle e Barack Obama e a danzare alla Casa Bianca. Impazzì di rabbia, sfasciò parte del mobilio dell’Eliseo, e proprio mentre Hollande provava a trincerarsi dietro una incerta distinzione tra vita privata e vita pubblica, Trierweiler finì ricoverata alla Pitié Salpêtrière.

 

closer spara la fuga d amore hollande gayet ma usa foto vecchiecloser spara la fuga d amore hollande gayet ma usa foto vecchie

Il 14 gennaio il presidente si presentò all’Eliseo davanti a circa 500 giornalisti di tutto il mondo per una conferenza stampa preparata da settimane, nella quale avrebbe annunciato il «patto di responsabilità» e la storica svolta social-liberale. Ma Hollande dovette per prima cosa rispondere alla domanda «Presidente, come sta la première dame in ospedale?».

 

Oggi Trierweiler «parla della sua vita con François dall’abbagliamento iniziale fino alla crudeltà della rottura, senza giri di parole. Racconta nove anni di una relazione minata dalla gelosia e dal potere (...) Una storia di amore e disperazione», nella quale l’ex première dame si rivela una «innamorata appassionata, possessiva, folle di questo uomo che lei ammira, che la fa ridere e la destabilizza deliziosamente». Messi da parte i toni un po’ da romanzo rosa di Paris Match , la pubblicazione di «Grazie di questo momento» ha un valore pubblico e politico. Secondo le indiscrezioni il libro «non risparmia Hollande» ed è percorso da un unico tema di fondo: il presidente della Repubblica ha mentito. Alla compagna, e ai francesi .

 

barack obama 5barack obama 5

Merci pour ce moment è il terzo volume che prende di mira il presidente in pochi giorni, assieme a quelli degli ex ministri Cécile Duflot e Arnaud Montebourg. Un rientro complicato per François Hollande: dopo la fronda interna che ha provocato le dimissioni dell’esecutivo e la nascita del governo Valls II, il presidente cerca di convincere i francesi che è sincero quando ripete «la ripresa è vicina» o «sconfiggeremo la disoccupazione». Ha convocato una nuova conferenza stampa il 18 settembre, per questo. Ma il rischio è che qualcuno, in diretta tv, gli ricordi Trierweiler e un paio delle «menzogne» elencate in queste 320 pagine.

 

2.SCOOP HOLLANDE-GAYET CONDANNATO “CLOSER”

Paolo Levi per "La Stampa"

 

barack obama 4barack obama 4

Finisce con la condanna al settimanale «Closer» il fotoromanzo rosa dell’Eliseo, con le vicende amorose di François Hollande, il presidente di Francia, finito nell’imbarazzo internazionale per le rivelazioni sulla love story segreta con l’attrice Julie Gayet. Uno scoop planetario, che lo scorso inverno portò alla separazione tra il capo dello Stato e Valérie Trierweiler, l’ex Première dame tradita, ferita e umiliata, che proprio domani pubblicherà un libro al veleno sul suo anno e mezzo all’Eliseo, fino alla «crudeltà della rottura».

 

Ieri, sono comparsi in tribunale Carmine Perna, direttore generale di Mondadori Magazines France, editore di Closer, e Laurence Pieau, direttrice della redazione, nonché il paparazzo Laurent Viers, ritenuto l’autore degli scatti che hanno fatto il giro del mondo. I due responsabili della pubblicazione sono stati condannati ad una multa neanche troppo pesante: 3.000 euro ciascuno, il cui pagamento è al momento sospeso.

 

barack obama 2barack obama 2

Lo stesso tipo di condanna, ma di 1.000 euro, è stata inflitta a Viers, che ha ammesso di aver pedinato l’attrice, ma sostiene di non essere l’autore degli scatti in questione. Il processo penale riguardava le foto pubblicate dal giornale il 17 gennaio, con la Gayet a bordo della sua Citroen bianca, in fuga dai paparazzi, in un quartiere elegante di Parigi. Foto uscite appena una settimana dopo quelle del 10 gennaio, in cui si vede il presidente in scooter, col casco integrale, mentre giunge alla Rue du Cirque, indirizzo della garconnière in cui incontrava clandestinamente la Gayet.

michelle obama prima cover su vogue ddc ce bed ac a da b db michelle obama prima cover su vogue ddc ce bed ac a da b db

 

Scatti per cui Closer è stato già condannato in sede civile a versare all’attrice 15.000 euro. Mentre le sirene del gossip sono tutte in attesa di quello che si annuncia come libro-bomba della Trierweiler, «Merci pour le moment» (Grazie per questo momento), 320 pagine che già dal titolo sanno di veleno. «Tutto quello che scrivo – si legge nella premessa, anticipata da Paris-Match, il giornale per cui scrive la ex-Première Dame – è vero.

 

All’Eliseo mi sentivo talvolta come un’inviata impegnata in un reportage. E la menzogna mi ha procurato troppo dolore per avvalermene anch’io». Per il presidente più impopolare della storia di Francia, non bastavano la crisi di governo e le previsioni nere degli economisti. È in arrivo un’altra batosta.

 

Ultimi Dagoreport

matteo salvini donald trump ursula von der leyen giorgia meloni ue unione europea

DAGOREPORT – IL VERTICE TRA GIORGIA MELONI E I SUOI VICEPREMIER È SERVITO ALLA PREMIER PER INCHIODARE IL TRUMPIAN-PUTINIANO SALVINI: GLI HA INTIMATO DI NON INIZIARE UNA GUERRIGLIA DI CRITICHE DAL MOMENTO IN CUI SARÀ UFFICIALE L’OK ITALIANO AL RIARMO UE (DOMANI AL CONSIGLIO EUROPEO ARRIVERÀ UN SÌ AL PROGETTO DI URSULA VON DER LEYEN), ACCUSANDOLO DI INCOERENZA – LA DUCETTA VIVE CON DISAGIO ANCHE LE MOSSE DI MARINE LE PEN, CHE SI STA DANDO UNA POSTURA “ISTITUZIONALE” CHE METTE IN IMBARAZZO LA PREMIER

ursula von der leyen giorgia meloni macron starmer armi difesa unione europea

DAGOREPORT – SI FA PRESTO A DIRE “RIARMIAMO L’EUROPA”, COME FA LA VON DER LEYEN. LA REALTÀ È UN PO’ PIÙ COMPLICATA: PER RECUPERARE IL RITARDO CON USA E RUSSIA SUGLI ARMAMENTI, CI VORRANNO DECENNI. E POI CHI SI INTESTA LA RIMESSA IN MOTO DELLA MACCHINA BELLICA EUROPEA? – IL TEMA È SOPRATTUTTO POLITICO E RIGUARDA LA CENTRALITÀ DI REGNO UNITO E FRANCIA: LONDRA NON È NEMMENO NELL’UE E L’ATTIVISMO DI MACRON FA INCAZZARE LA MELONI. A PROPOSITO: LA DUCETTA È ORMAI L’UNICA RIMASTA A GUARDIA DEL BIDONE SOVRANISTA TRUMPIANO IN EUROPA (SI È SMARCATA PERFINO MARINE LE PEN). IL GOVERNO ITALIANO, CON UN PUTINIANO COME VICEPREMIER, È L’ANELLO DEBOLE DELL’UE…

trump zelensky vance lucio caracciolo john elkann

DAGOREPORT – LUCIO E TANTE OMBRE: CRESCONO I MALUMORI DI ELKANN PER LE SPARATE TRUMPUTINIANE DI LUCIO CARACCIOLO - A “OTTO E MEZZO” HA ADDIRITTURA SOSTENUTO CHE I PAESI BALTICI “VORREBBERO INVADERE LA RUSSIA”- LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO È STATA L’INTERVISTA RILASCIATA A “LIBERO” DAL DIRETTORE DI “LIMES” (RIVISTA MANTENUTA IN VITA DAL GRUPPO GEDI) - L'IGNOBILE TRAPPOLONE A ZELENSKY? PER CARACCIOLO, IL LEADER UCRAINO "SI E' SUICIDATO: NON HA RICONOSCIUTO IL RUOLO DI TRUMP" - E' ARRIVATO AL PUNTO DI DEFINIRLO UN OPPORTUNISTA INCHIAVARDATO ALLA POLTRONA CHE "FORSE SPERAVA DOPO IL LITIGIO DI AUMENTARE IL CONSENSO INTERNO..." - VIDEO

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – DA DE GASPERI A TOGLIATTI, DA CRAXI A BERLUSCONI, LE SCELTE DI POLITICA ESTERA SONO SEMPRE STATE CRUCIALI PER IL DESTINO DELL’ITALIA - ANCOR DI PIU' NELL’ERA DEL CAOS TRUMPIANO, LE QUESTIONI INTERNAZIONALI SONO DIVENTATE LA DISCRIMINANTE NON SOLO DEL GOVERNO MA DI OGNI PARTITO - NONOSTANTE I MEDIA DEL NOSTRO PAESE (SCHIERATI IN GRAN MAGGIORANZA CON LA DUCETTA) CERCHINO DI CREARE UNA CORTINA FUMOGENA CON LE SUPERCAZZOLE DI POLITICA DOMESTICA, IL FUTURO DEL GOVERNO MELONI SI DECIDE TRA WASHINGTON, LONDRA, BRUXELLES, PARIGI – DOPO IL SUMMIT DI STARMER, GIORGIA DEI DUE MONDI NON PUÒ PIÙ TRACCHEGGIARE A COLPI DI CAMALEONTISMO: STA CON L’UE O CON TRUMP E PUTIN?

friedrich merz

DAGOREPORT – IL “MAKE GERMANY GREAT AGAIN” DI FRIEDRICH MERZ: IMBRACCIARE IL BAZOOKA CON UN FONDO DA 500 MILIARDI PER LE INFRASTRUTTURE E UN PUNTO DI PIL PER LA DIFESA. MA PER FARLO, SERVE UN “BLITZKRIEG” SULLA COSTITUZIONE: UNA RIFORMA VOTATA DAI 2/3 DEL PARLAMENTO. CON IL NUOVO BUNDESTAG, È IMPOSSIBILE (SERVIREBBERO I VOTI DI AFD O DELLA SINISTRA DELLA LINKE). LA SOLUZIONE? FAR VOTARE LA RIFORMA DAL “VECCHIO” PARLAMENTO, DOVE LA MAGGIORANZA QUALIFICATA È FACILMENTE RAGGIUNGIBILE…

fulvio martusciello marina berlusconi antonio damato d'amato antonio tajani

DAGOREPORT – CE LA FARANNO TAJANI E I SUOI PEONES A SGANCIARE FORZA ITALIA DALLA FAMIGLIA BERLUSCONI? TUTTO PASSA DALLA FIDEIUSSIONI DA 99 MILIONI DI EURO, FIRMATE DA SILVIO, CHE TENGONO A GALLA IL PARTITO – IL RAS FORZISTA IN CAMPANIA, FULVIO MARTUSCIELLO, È AL LAVORO CON L’EX PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, ANTONIO D’AMATO: STANNO CERCANDO DEI “CAPITANI CORAGGIOSI” PER CREARE UNA CORDATA DI IMPRENDITORI CHE “RILEVI” FORZA ITALIA - LA QUESTIONE DEL SIMBOLO E IL NOME BERLUSCONI…