licia ronzulli nicole minetti

"LA RONZULLI MINISTRO? PER ME È UNA QUESTIONE DI ONORE. PIUTTOSTO QUESTO GOVERNO NON NASCE" - DA DOVE NASCE IL LIVORE DI GIORGIA MELONI NEI CONFRONTI DI "KISS ME LICIA"? - CHE RUOLO AVEVA L'INFERMIERA PRESTATA ALLA POLITICA AI TEMPI D'ORO DI "HARDCORE"? - LE INTERCETTAZIONI TRA LA RONZANTE RONZULLI CON NICOLE MINETTI DEL 22 AGOSTO DEL 2010 POTREBBERO AIUTARCI - NICOLE: "HO SENTITO LE RAGAZZE, ASPETTANO CHE ARRIVO IO"; "LICIA: "LA CENA NON È DA GIANNINO, È A CASA DEL CAPO", NICOLE: "HO PROVATO A CHIAMARLO, GLIELO DICI TU?"; LICIA: "SI GLIELO DICO IO"

Mario Tafuri per www.blitzquotidiano.it

 

SILVIO BERLUSCONI LICIA RONZULLI MEME

Giorgia Meloni e Licia Ronzulli? Perché la futura premier storce il naso? Forse pesa quella telefonata di 12 anni fa con Nicole Minetti?

 

Su tutti i giornali e siti abbiamo letto del fastidio di Giorgia Meloni davanti alla insistenza di Berlusconi su un ministero di peso da assegnare a Licia Ronzulli, oggi potentissima figura di Forza Italia e dell’inner circle del Cavaliere.

 

“Per me è una questione d’onore. Piuttosto questo governo non nasce” era arrivata a dire la Meloni. Sottolineando con questo la sua totale avversione alla Ronzulli ministro. La vicenda si è poi conclusa, pare, con una ritirata strategica di Berlusconi dopo una scenata furiosa con Ignazio La Russa. e lo sgarro di non farlo votare presidente del Senato dal suo partito. Quel che interessa oggi capire è il perché di tanta ostilità.

licia ronzulli 2

 

Una bega tra donne? Non si direbbe. Forse la spiegazione ha radici nella cronaca di oltre 10 anni fa, quando primo ministro era Berlusconi e dalla Procura della Repubblica di Milano uscivano le intercettazioni delle indagini sul caso Ruby nipote di Mubarak e sulle cene eleganti nella villa di Arcore.

 

Ne pubblicammo parecchie pagine su Blitz. La numero 52 aveva questo titolo: “Nicole Minetti e Licia Ronzulli: ragazze per il dopo-partita cercansi”.

silvio berlusconi licia ronzulli

 

Sotto si leggeva: Sono da poco passate le 18:30 del 22 agosto 2010. Nicole Minetti parla al telefono con Licia Ronzulli. L’argomento è: quali ragazze ci saranno in serata ad Arcore?

 

Nicole: io sono ancora in alto mare perchè ho superato da poco Bologna e c’è un traffico disumano.

Nicole: per cui io sicuramente non riesco ad essere lì per quell’ora, ho sentito le ragazze all’inizio… all’Annina mi aveva detto che voleva venire, poi però è a piedi, una cosa e un’altra né lei né la Maristelle vengono lì allo stadio, perchè sono a piedi entrambe, quindi aspettano che arrivo io, vado a prenderle io e poi dopo andiamo dove dobbiamo andare insomma

silvio berlusconi licia ronzulli

Licia: okey, ascolta, la cena non è da Giannino, è a casa del capo ad Arcore, quindi stai tranquilla.

Nicole: no, l’unica cosa ho provato a chiamarlo per dirgli che comunque anche loro non venivano perchè mi dispiaceva, solo che non risponde, quindi magari se riesci ad avvisarlo tu, gli dici

Licia: glielo dico io, sì.

 

Il testo poi prosegue con lo scambio di una serie di informazioni sulle ragazze la cui presenza era prevista quella sera.

 

rocco mongiardo con nicole minetti

La sua rilettura, oggi, 12 anni dopo, può essere illuminante.

nicole minetti 7nicole minetti 6nicole minetti 5nicole minetti

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…