RUTELLI AFFILA I COLTELLI – “IO NON CHIESI "LA SCARCERAZIONE" DI CARMINATI. PIUTTOSTO, LO SVOLGIMENTO DEI PROCESSI” – “LE COOP SOCIALI DEGLI EX-DETENUTI ERANO IL FIORE ALL'OCCHIELLO DELLE BATTAGLIE DI MONSIGNOR LUIGI DI LIEGRO”

Riceviamo e pubblichiamo:

 

Caro Dago,

ho letto, in ritardo, la notizia che hai pubblicato ("Nel 1983 Rutelli, all'epoca radicale, chiese la scarcerazione di Carminati", tratta dal "Fatto") e ho pensato: bisogna veramente cercare di non affidarsi ai posteri. Perché, se a distanza di 31 anni (trentuno!), ti puoi ritrovare delle notizie che ti riguardano, è meglio essere viventi.

 

FRANCESCO 
RUTELLI
FRANCESCO RUTELLI

Ancora: nell'inchiesta sulla cosiddetta "Mafia Capitale", "Libero" ha riportato la clamorosa notizia secondo cui Buzzi lavorava anche quando io ero Sindaco! Qui gli anni di distanza sono di meno: appena venti. Ma i cronisti di oggi non sanno che a quell'epoca le poche decine di milioni di lavori (in lire, non in euro) affidati da qualche assessorato del Comune o della Provincia alle coop sociali degli ex-detenuti erano il fiore all'occhiello delle battaglie di Monsignor Luigi Di Liegro e di tutte le forze più sane del volontariato sociale e civico, a partire dal lontano anno 1984,10 anni prima che io diventassi Sindaco.

 

massimo carminati massimo carminati

Quanto a Carminati, per fortuna esiste l'Archivio di Radio Radicale. Da cui si ricava che il 9 novembre 1983 ("Carminati: terrorista di destra in attesa di giudizio") io ho partecipato a una conferenza stampa per denunciare la condizione di sei-settecento detenuti di estrema destra, molti dei quali "tumulati" in galera; tra di loro, questo Marco Carminati, in attesa di giudizio da ben due anni e mezzo e non ricoverato in ospedale nonostante condizioni sanitarie difficili (dopo essere stato sparato mentre cercava di fuggire  - peraltro, disarmato).

 

don 
Luigi 
Liegro 
don Luigi Liegro

Ascoltando la registrazione, potrei sottoscrivere ancora oggi quella denuncia. Io non chiesi "la scarcerazione" di Carminati. Piuttosto, lo svolgimento dei processi. Le carcerazioni preventive dell'epoca, infatti, erano pressoché infinite. Indegne, incivili, ancorché consentite dalla legge. Certo: non era popolare occuparsene.

 

Ricordo, passando al versante opposto, il caso terrificante di Giuliano Naria, cui va il mio pensiero dolente. Operaio Ansaldo di Genova, accusato di avere ucciso come BR il giudice Francesco Coco: rimase oltre 9 anni in carcere preventivo. Si ammalò. Mi battei, con altri parlamentari del tempo, per ottenere per lui, grazie a Sandro Pertini, gli arresti domiciliari. Naria fu infine assolto. Ma morì nel 1997 di cancro, a 50 anni. Anche questo ricorda quanto fu sacrosanta la battaglia dei radicali contro l'esasperazione del carcere preventivo. Grazie. Il tuo, viventissimo

 

Francesco Rutelli

 

2. MAFIA CAPITALE: LEGALE BUZZI, NON HA FATTO NOME DI RUTELLI

SALVATORE BUZZISALVATORE BUZZI

(AdnKronos) - ''Con riferimento alle notizie che circolano in queste ore relativamente a Salvatore Buzzi che avrebbe fatto il nome di Francesco Rutelli, smentisco categoricamente che il mio assistito durante le dichiarazioni spontanee rese al Tribunale della Liberta', abbia anche solo lontanamente fatto riferimento all'onorevole Rutelli. Il mio richiamo e' anche nei confronti di quanto riportato oggi da Libero, circa i miei accenni alla Giunta Rutelli: si tratta di una personale e fantasiosa interpretazione del giornalista''. Lo dichiara in una nota Alessandro Diddi, legale di Salvatore Buzzi.

Giuliano 
Naria
Giuliano Naria

 

Ultimi Dagoreport

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…

ignazio la russa giorgia meloni daniela santanche lucio malan

DAGOREPORT - DANIELA SANTANCHÈ A FINE CORSA? IL CAPOGRUPPO DI FDI IN SENATO, LUCIO MALAN, È A PALAZZO CHIGI E POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO MINISTRO DEL TURISMO, AL POSTO DELLA “PITONESSA” – IERI L’INCONTRO TRA IGNAZIO LA RUSSA E GIORGIA MELONI: LA DUCETTA POTREBBE AVER CHIESTO AL PRESIDENTE DEL SENATO, IN QUANTO AVVOCATO DELL’IMPRENDITRICE, RASSICURAZIONI SULLA SENTENZA DI PRIMO GRADO. LA RISPOSTA? CARA GIORGIA, NON TI POSSO GARANTIRE NIENTE. COME SAI, LA LEGGE PER I NEMICI SI APPLICA, E PER GLI AMICI SI INTERPRETA. MORALE DELLA FAVA: LA “SANTA” HA UN PIEDE E MEZZO FUORI DAL MINISTERO - LA SMENTITA DI PALAZZO CHIGI