di maio fraccaro

''SALTA TUTTO'': L’ULTIMA NOTTE DI SMS E TENSIONI, COSÌ È NATO IL CONTE BIS - IL PREMIER HA LOTTATO CON DI MAIO PER IL RUOLO DI SOTTOSEGRETARIO, FINO ALL'ORLO DELLA ROTTURA. LA NOTIZIA DELLO SCONTRO SPIAZZA IL QUIRINALE, DOVE ALLE 10 TUTTO È PRONTO PER LA SALITA DI CONTE. MACCHÉ, IL PROFESSORE LASCIA PALAZZO CHIGI SOLO ALLE DUE E MEZZO DEL POMERIGGIO - ALLA FINE FINE PASSA IL FEDELISSIMO (DI DI MAIO) FRACCARO AL POSTO DEL TECNICO CHIEPPA, MA LE TENSIONI NON FINISCONO QUI

 

Monica Guerzoni per www.corriere.it

 

RICCARDO FRACCARO - LUIGI DI MAIO - BEPPE GRILLO - STEFANO BUFFAGNI - ALFONSO BONAFEDE - PIETRO DETTORI - ALESSANDRO DI BATTISTA

Partenza con suspense per il Conte bis. Se alle quattro del mattino le luci di Palazzo Chigi erano ancora accese è perché la notte della vigilia è stata lunga e agitata. Si tratta, si litiga, tra Pd e 5 Stelle e all’interno del Movimento. Poi, grazie al pressing del Quirinale, la quadra per dar vita all’esecutivo numero 66 della Repubblica si trova. Dieci ministri del M5S, nove del Pd, uno di Leu e un tecnico donna, Luciana Lamorgese, chiamata al Viminale per chiudere la stagione di Salvini.

 

 

La borsa sale, lo spread scende, l’amministrazione Trump saluta con «fiducia» il nuovo esecutivo giallorosso. I vertici della Ue accolgono con grande favore la svolta europeista di Roma e l’arrivo dell’ex premier Paolo Gentiloni a Bruxelles come commissario con un portafoglio importante. Salvini ammette la sconfitta e si scaglia contro il governo «della casta». Ma Zingaretti volta pagina: «Ora basta odio». Alle 10 di oggi il giuramento dei ministri nel Salone delle Feste del Quirinale, quindi il premier avrà quattro giorni per limare il discorso per la fiducia, lunedì alla Camera e martedì al Senato.

 

giuseppe conte luigi di maio

All’1.38 di ieri notte un messaggino rimbalza sugli smarthpone dei dirigenti del Pd: «È saltato tutto». La casella che mette a rischio la nascita del governo è quella strategica del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, lasciata libera dal potentissimo leghista Giorgetti. Il premier vuole metterci il segretario generale Roberto Chieppa, ma Luigi Di Maio si impunta su Riccardo Fraccaro, perché ha bisogno che un fedelissimo tenga gli occhi bene aperti su Conte. Il braccio di ferro è energico, col capo del M5S che minaccia di ridiscutere tutto: «Se non sarò vicepremier e Fraccaro non sarà a Chigi, al Viminale ci vado io».

 

La notizia dello scontro spiazza il Quirinale, dove alle 10 tutto è pronto per la salita di Conte. Macché, il professore lascia palazzo Chigi solo alle due e mezzo del pomeriggio, dopo una faticosa mediazione. Fraccaro sarà sottosegretario alla presidenza. Ma non è una vittoria piena, perché l’idea di Conte è nominare anche Chieppa sottosegretario e affidargli «deleghe importanti in ambito legislativo». Una soluzione che presenta aspetti delicati anche dal punto di vista tecnico, perché si tratterebbe di spacchettare un incarico nevralgico, attraverso il quale passano tutti i provvedimenti. Se la decisione di avere due sottosegretari in una sorta di condominio sarà confermata, l’attuale capo di gabinetto — Alessandro Goracci — prenderà il posto di Chieppa come segretario generale.

 

DI MAIO FRACCARO

Trovato il compromesso che ha consentito la partenza del governo e conclusi gli ultimi due vertici, sul programma e sui ministri, alle tre del pomeriggio il giurista pugliese sale al Quirinale con la lista. Si ferma un’ora con il presidente Mattarella nello Studio alla Vetrata e scioglie la riserva con cui aveva accettato l’incarico di formare il nuovo governo. È emozionato e indugia sui nomi per non sbagliare: «Forti di un programma che guarda al futuro, dedicheremo le nostre migliori energie a rendere l’Italia migliore...». Dietro la formula che dà vita al «bis» restano enigmi e nodi politici. Il Pd soffre perché non ha un presidio a Palazzo Chigi: «Abbiamo lasciato che l’esecutivo decollasse, ma il problema andrà risolto. Faremo capire a Conte che è suo interesse essere affiancato da un vice del Pd». Sceso da colle alle cinque della sera, Conte è andato a Montecitorio dal presidente Roberto Fico. Incontro scandito da sorrisi e felicitazioni, mentre in un clima più formale sono corsi via i 40 minuti con Elisabetta Casellati a Palazzo Madama.

Ultimi Dagoreport

giancarlo giorgetti

DAGOREPORT – CHE È SUCCESSO A GIORGETTI? È PASSATO DALLA GRISAGLIA AI GILET DA PESCATORE IN STILE SANPEI, TRASFORMANDOSI IN FIERO OPPOSITORE DEL RIARMO – IL CAMBIO DI ROTTA REPENTINO NON SI DEVE A UN RIAVVICINAMENTO IMPROVVISO AL TRAMPUTINIANO SALVINI, MA AL PERSONALE ORGOGLIO DI AVER MANTENUTO LA SPESA PUBBLICA SOTTO CONTROLLO – CON 3MILA MILIARDI DI DEBITO PUBBLICO, E LA FATICA FATTA PER FRENARE LE SPESE, FAR SALTARE I CONTI DELLO STATO È UN BOCCONE CHE IL BOCCONIANO GIORGETTI NON VUOLE INGOIARE…

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...