salvini berlusconi

CANDIDATO CERCASI - SALVINI E BERLUSCONI NON RIESCONO A TROVARE UN NOME SPENDIBILE PER LE ELEZIONI A MILANO: ALLA FINE POTREBBERO PUNTARE SU LUPI, SE LASCIA NCD - A TORINO SI CANDIDA OSVALDO NAPOLI, A BOLOGNA LA LEGA VUOLE PIAZZARE UNO DEI SUOI

Carmelo Lopapa per “la Repubblica”

 

SALVINI MELONI BERLUSCONISALVINI MELONI BERLUSCONI

Il centrodestra nel pallone. L’impasse sulle amministrative è totale. A Silvio Berlusconi e Matteo Salvini non è rimasto altro che prenderne atto, al termine del nuovo faccia a faccia avuto a sorpresa (e nella massima discrezione) ieri pomeriggio ad Arcore.

 

Su Milano - dove Giuseppe Sala scalda già i motori all’ombra del centrosinistra - i due si sono di fatto arresi sotto i colpi dei “no grazie” che hanno opposto tutti i potenziali candidati interpellati. Dai più noti Paolo Scaroni e Paolo Del Debbio, ai meno conosciuti industriali e commercianti lombardi. L’impasse è tale che i due hanno cominciato ad accarezzare l’idea bizzarra di pescare fuori dai rispettivi recinti, perfino dentro l’attuale maggioranza di governo, per puntare magari su Maurizio Lupi, attuale capogruppo Ncd alla Camera.

BERLUSCONI E SALVINIBERLUSCONI E SALVINI

 

Il leader di Forza Italia a conti fatti non è per nulla contrario, sempre che l’uomo forte di Cl a Milano si decida a lasciare il partito di Alfano non più tardi dei prossimi giorni. Quando l’Ncd sarà abbandonato anche da Gaetano Quagliariello e altri sei senatori intenzionati a votare no alla legge di stabilità. A quel punto si tratterà di convincere Salvini che ancora ieri si è mostrato gelido di fronte all’impresa di far ingoiare all’elettorato leghista milanese un uomo che ha militato con l’odiato Alfano fino a oggi.

 

berlusconi e salvini allo stadio per milan atalanta   9berlusconi e salvini allo stadio per milan atalanta 9

Il risultato è appunto lo stand by. I due invece avrebbero concordato sulla pedina Osvaldo Napoli a Torino, mentre su Bologna il capo del Carroccio ieri è tornato alla carica con Berlusconi: «Il candidato migliore è la nostra Lucia Borgonzoni, non insisterei se non ne fossi convinto». Mentre su Roma il punto sarà fatto nei prossimi giorni con Giorgia Meloni (all’oscuro del vertice di ieri) e la candidatura della leader di Fdi appare sempre più probabile.

 

Matteo Salvini dunque torna ad Arcore (l’ultima volta domenica 4 ottobre)per il primo vertice dopo la piazza leghista bolognese assai ruspante e contestatrice, per altro in un lunedì che riporta ai vezzi di Umberto Bossi (giorno sempre evitato perciò finora dal leader lumbard).

MAURIZIO LUPIMAURIZIO LUPI

 

Ma c’era un “non detto” da chiarire, tra i due. Il capo leghista doveva spiegare che con la manifestazione non ha voluto strappare la leadership del centrodestra, anche se quello è stato il risultato agli occhi dei più. E per rassicurare il padrone di casa ha promesso il massimo raccordo tra i gruppi parlamentari: già oggi i capigruppo si vedranno per mettere a punto gli emendamenti da opporre alla legge di stabilità e da presentare domani in una conferenza stampa congiunta.

 

In villa poi è arrivato Paolo Romani, capogruppo Fi al Senato che domenica a sorpresa aveva sparato a zero proprio sulla piazza leghista alla quale era pur presente (oltre che su Barbara D’Urso): «Cosa ci facciamo con loro? Non volevo quella piazza sciovinista, lepenista, fascista». Uscito in serata dall’incontro col Cavaliere Romani usa toni più morbidi: «Chiedo solo che Fi abbia maggiore consapevolezza identitaria, per il resto con la Lega lavoriamo insieme».

 

osvaldo napoliosvaldo napoli

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…