berlusconi salvini

CHI SALVERA’ BERLUSCONI DA SALVINI? IL LEADER LEGHISTA FRENA SULLE IPOTESI LETTA O GHEDINI PREMIER E AVVISA SILVIO: "IL NOME  VA SCELTO INSIEME" - SI COMPLICA ANCHE LA PISTA TAJANI: IL CAV NON VUOLE PERDERE UN PRESIDIO RILEVANTE TRA BRUXELLES E STRASBURGO...

BERLUSCONI SALVINI

Amedeo La Mattina per la Stampa

 

Nel centrodestra la sensazione di essere a un passo dalla vittoria elettorale è netta. Berlusconi prende atto che la sfida è tutta giocata contro i 5 Selle, con il Pd spettatore a bordo campo. E invita Forza Italia e i candidati al massimo sforzo possibile per conquistare quei collegi marginali del Centro e del Sud dove bastano poche centinaia di voti per portare a casa il risultato. Senza una maggioranza per governare, a quel punto deciderà il capo dello Stato cosa fare. «Non avremmo altra scelta che mandare avanti Gentiloni e andare a un nuovo voto con questo governo - spiega il leader azzurro - magari facendo una legge elettorale migliore, anche se non so se ci si sarebbe una maggioranza per cambiarla».

 

Per il Cavaliere comunque questa è un' ipotesi remota perché il centrodestra vincerà e il primo partito della coalizione, Forza Italia, indicherà il premier. «Continuo a ritenere che Antonio Tajani sarebbe un' ottima soluzione», ha detto ieri mattina a Radio Capital. «Tajani è il miglior candidato ma ce ne sono anche altri», ha aggiunto.

 

berlusconi salvini meloni

I nomi che circolano ad Arcore sono quelli dell' antico collaboratore Gianni Letta e del suo avvocato Niccolò Ghedini.«Ogni altra ipotesi è pura fantasia». Compresa quella del «pirotecnico» Matteo Salvini.

 

Il segretario della Lega, ovviamente, la pensa diversamente.

Intanto sostiene che il nome del premier - se non il suo nel caso Fi dovesse vincere di poco - dovrà essere concordato da tutta la coalizione (i centristi di Noi con l' Italia esclusi).

Dovrà essere una figura di sintesi, non l' espressione di un solo partito. Dalla Lega non vengono presi nemmeno in considerazione i nomi di Gianni Letta e di Niccolò Ghedini. Il primo perché è il simbolo delle grandi coalizioni, l' amico dei poteri forti, vecchio arnese che non sarebbe in grado (anche per la veneranda età) di portare avanti un governo di rottura, di cambiamento vero.

BERLUSCONI MELONI SALVINI

 

Il secondo, l' avvocato Ghedini, non ha un grande rapporto con Salvini, è la maschera di Berlusconi, senza alcuna autonomia. Discorso diverso per Tajani che guarda caso ieri, al lancio della campagna elettorale di Stefano Parisi nel Lazio, ha detto che non farà campagna elettorale. E l' ha spiegato con queste parole: «Credo che sia giusto e corretto che il presidente del Parlamento europeo non abusi del suo potere per fare campagna elettorale.

 

A me dispiace, perché mi sarei buttato nell' agone. Però noi dobbiamo essere di esempio.

E quindi, prima di tutto, ci vuole il rispetto per le istituzioni che presiediamo».

GIANNI LETTA TAJANI

Ecco, Salvini considera Tajani l' unico nome spendibile da parte del Cavaliere. «Ma è difficile - spiega Armando Siri, stretto collaboratore del leader leghista - Berlusconi possa perdere questa importante pedina sulla scacchiera europea. Tajani è un presidio rilevante tra Bruxelles e Strasburgo. E in Italia non lo è solo per Berlusconi». Detto questo, aggiunge Siri, «sono convinto che vincerà la Lega e il discorso sarà chiuso». Insomma, l' ex premier del centrodestra dovrà farsene una ragione. Anche perché se il Carroccio dovesse conquistare più voti degli altri, non prevede subordinate. «Chi vota Lega sa cosa aspettarsi: il premier sarò io. Non ci saranno passi indietro a favore degli alleati», dice Matteo. «Cerchiamo di includere, ma chi sarà il premier lo abbiamo scritto anche nel logo.

E non siamo disponibili a governare con nessun altro che non sia il centrodestra».

SALVINI MELONI BERLUSCONI GRILLO SALVINI RENZI BERLUSCONI

 

ghediniGIANNI LETTA

Ultimi Dagoreport

donald trump xi jinping coronavirus mondo globalizzazione

DAGOREPORT - DOPO APPENA TRE SETTIMANE ALLA CASA BIANCA, TRUMP HA GIA' SBOMBALLATO I PARADIGMI DELL'ORDINE GEOPOLITICO MONDIALE. UNO TSUNAMI MAI VISTO. DA ORIENTE A OCCIDENTE, SI STANNO CAGANDO SOTTO. TUTTI, ECCETTO UNO: LA CINA - AL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO, L'UNICO ANTIDOTO È L’IMPERO DEL DRAGONE, LA SOLA POTENZA CHE OGGI PUO' RIBATTERE AD ARMI PARI AL BORDELLO NEO-IMPERIALISTA DELLA TECNODESTRA USA - DAVANTI AL BULLISMO DI TRUMP, XI JINPING È RIMASTO TRANQUILLO COME UN PISELLO NEL SUO BACCELLO. ALL’ANNUNCIO DEI DAZI USA AI PRODOTTI CINESI, LA RITORSIONE DI PECHINO È STATA IMMEDIATA - POCHI MEDIA HANNO SOTTOLINEATO QUAL È STATA LA DURA RISPOSTA DI XI JINPING SUL NAZI-PROGETTO TRUMPIANO DI DEPORTARE DUE MILIONI DI PALESTINESI: “GAZA È DEI PALESTINESI, NON UNA MERCE DI SCAMBIO POLITICA, NÉ TANTO MENO OGGETTO DI QUALCOSA CHE SI PUÒ DECIDERE IN BASE ALLA LEGGE DELLA GIUNGLA" - RISULTATO: LE SPARATE DEL TRUMPONE STANNO RENDENDO INAFFIDABILE WASHINGTON AGLI OCCHI DEL MONDO, COL RISULTATO DI FAR SEMBRARE IL REGIME COMUNISTA DI XI JINPING, UN INTERLOCUTORE SERIO, PACIFICO E AFFIDABILE PER FARE AFFARI, A PARTIRE DALL'EUROPA. LA SVOLTA PRO-CINA DI URSULA CON SBERLA AL PRIMO BULLO AMERICANO...

meloni salvini chat fratelli d'italia

CACCIA ALLA TALPA! - DIVERSI ESPONENTI DI FRATELLI D'ITALIA AVREBBERO INTENZIONE DI RIVOLGERSI AL GARANTE DELLA PRIVACY DOPO LA PUBBLICAZIONE DEL LIBRO "FRATELLI DI CHAT. STORIA SEGRETA DEL PARTITO DI GIORGIA MELONI” – MA VE LI IMMAGINATE MELONI, LA RUSSA, CROSETTO, URSO CONSEGNARE VOLONTARIAMENTE IL LORO CELLULARE ALLE "TOGHE ROSSE" PER SCOVARE "L’INFAME"? - LA TALPA, INVECE, PASSANDO PER VITTIMA E DENUNCIANTE, ALLONTANA DA SE’ LA POSSIBILITÀ DI VERIFICA, COSTRINGENDO LA MAGISTRATURA A GUARDARE AL DI FUORI DEI PARLAMENTARI: QUINDI GLI STAFF, LE SEGRETERIE, I PORTAVOCE, GLI ANELLI PIÙ DEBOLI…

software israeliano paragon spyware whatsapp alfredo mantovano giorgia meloni peter thiel

DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO SOTTO CONTROLLO I GIORNALISTI COL SOFTWARE ISRAELIANO DI “PARAGON SOLUTIONS” - PECCATO CHE L’AZIENDA DI TEL AVIV, SCRIVE "THE GUARDIAN", NON FACCIA AFFARI CON PRIVATI, MA VENDA I SUOI PREGIATI SERVIZI DI HACKERAGGIO SOLO A “CLIENTI GOVERNATIVI” CHE DOVREBBERO UTILIZZARLI PER PREVENIRE IL CRIMINE - CHI AVEVA FIRMATO IL CONTRATTO STRACCIATO DAGLI ISRAELIANI PER "VIOLAZIONI"? QUAL È "L'ABUSO" CHE HA SPINTO PARAGON A DISDETTARE L'ACCORDO? – ANCHE IL MERCATO FIORENTE DELLO SPIONAGGIO GLOBALE HA IL SUO BOSS: È PETER THIEL, IL “CAVALIERE NERO” DELLA TECNO-DESTRA AMERICANA, CHE CON LA SOCIETA' PALANTIR APPLICA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL VECCHIO MESTIERE DELLO 007…

barbara berlusconi

DAGOREPORT - BERLUSCONI ALLA SCALA SI È VISTO UNA SOLA VOLTA, MA IL BERLUSCONISMO SÌ, E NON AVEVA FATTO MALE CON FEDELE CONFALONIERI, CHE FU PRESIDENTE DELLA FILARMONICA DELLA SCALA E BRUNO ERMOLLI, POTENTISSIMO VICEPRESIDENTE DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA - INVECE BARBARA B. LA SI VIDE DUE VOLTE, AL BRACCIO DI PATO, L’EX ATTACCANTE DEL MILAN. LA SUA NOMINA NEL CDA DELLA SCALA? DONNA, GIOVANE… E POI CON QUEL COGNOME! LA COMPETENZA? BEH… LA PASSIONE MMM…: PERCHÉ, DA QUEL GIORNO CHE VENNE CON PATO, NON SI È PRESA UN BEL PALCO ANZICHÉ TORNARE ALLA SCALA SOLO QUINDICI ANNI DOPO DA CONSIGLIERE/A?