giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

LA STRATEGIA DELLA PENSIONE – ALTRO CHE LA TANTO SBANDIERATA CANCELLAZIONE DELLA LEGGE FORNERO. NELLA BOZZA DELLA MANOVRA, IL GOVERNO ABOLISCE QUOTA 103 PER UNA QUOTA 104 CHE PENALIZZA I LAVORATORI –  RESTANO APE SOCIALE E OPZIONE DONNA MA CON REQUISITI ANCOR PIÙ RIGIDI, STRETTA SULL'USCITA ANTICIPATA DAL LAVORO – CON UNA MANOVRA IN DEFICIT PER 16 MILIARDI SU 24, L'UNICO MODO PER NON FARSI TRAVOLGERE DALLO SPREAD E CONVINCERE MERCATI E BRUXELLES ERA INTERVENIRE SULLE PENSIONI IN MODO RIGOROSO…

Estratto dell’articolo di Luca Monticelli per “La Stampa”

 

GIANCARLO GIORGETTI GIORGIA MELONI

Con una manovra in deficit per 16 miliardi su 24, l'unico modo per non farsi travolgere dallo spread e convincere mercati e Commissione europea era intervenire sulle pensioni in modo rigoroso. […]

 

Dopo anni di propaganda per abolire la legge Fornero, il centrodestra è arrivato al governo e ha di fatto eliminato la flessibilità, garantendo l'accesso alla previdenza anticipata a poche migliaia di persone. In due leggi di bilancio Giorgia Meloni, Giancarlo Giorgetti e Matteo Salvini hanno messo paletti, vincoli e tagliato la spesa previdenziale creando un meccanismo che addirittura rafforza il sistema pensato dal governo Monti del 2011.

 

giancarlo giorgetti giorgia meloni matteo salvini

La bozza della manovra fatta filtrare ieri - dopo che Palazzo Chigi l'aveva approvata il 16 ottobre - abolisce Quota 103 per una Quota 104 che penalizza i lavoratori: restano Ape sociale e Opzione donna ma con requisiti ancor più rigidi. Per i giovani c'è un riscatto dei buchi contributivi che appare oneroso e poi c'è un nuovo taglio delle indicizzazioni per fare cassa.

 

La seconda fascia, quella per gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo, prevede un aumento della rivalutazione dall'85% al 90%; il taglio invece è per i trattamenti superiori a 10 volte il minimo: dal 32 al 22%. In più, riprende a correre la speranza di vita.

 

Altro che continuare a ripetere - come fa la Lega - che Quota 41 è un obiettivo di legislatura. Andare in pensione con 41 anni di contributi indipendentemente dall'età - sempre che mai si faccia una legge del genere - non basterà più, tra due anni probabilmente ce ne vorranno 43 per gli uomini e 42 per le donne. […]

 

Quota 104

adeguamento delle pensioni all inflazione - bozza manovra

Nel 2024 si potrà anticipare la pensione con Quota 104, che si ottiene sommando 63 anni di età e 41 di contributi. Già quest'anno Quota 103 consentirà l'uscita a poco più di 11 mila lavoratori, per la gran parte uomini. E con Quota 104 la Cgil stima solo 2-3 mila anticipi. La Quota studiata dal Tesoro prevede un bonus per chi resta al lavoro e una penalizzazione per chi invece chiede il pensionamento anticipato.

 

Il premio è il "bonus Maroni", una misura introdotta con la legge di bilancio dello scorso anno. In sostanza, se il lavoratore ha i requisiti per accedere a Quota 104, ma resta al lavoro, può chiedere all'Inps il pagamento in busta paga dell'accredito contributivo che ammonta al 9,19%. Con il taglio di 6 e 7 punti del cuneo fiscale (rispettivamente per i redditi fino a 35 e 25 mila euro), però, il bonus si attesta a circa 2 punti, poche decine di euro in più al mese che poi vengono sottratte dall'assegno pensionistico. Chi invece lascia il lavoro subirà una penalizzazione con il ricalcolo dei contributi.

PACCO A SORPRESA - VIGNETTA BY MACONDO

 

Inoltre vengono allungate le finestre per uscire e chi ha diritto ad andare in pensione dovrà aspettare più tempo: da tre a sei mesi per il settore privato e da sei a nove mesi per il settore pubblico.

 

Ape e Opzione Donna

Salta il fondo per la flessibilità annunciato dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti e restano l'Ape sociale e Opzione donna. L'Ape sociale - l'anticipo pensionistico per i disoccupati, per le persone con invalidità del 74%, per i lavoratori impegnati in attività gravose e per quelli che assistono persone con handicap - è confermato fino al 31 dicembre 2024. Potranno accedere allo strumento le persone con almeno 63 anni e cinque mesi. Rispetto allo scorso anno, l'età di uscita aumenta di 5 mesi.

 

IL RIGORE - VIGNETTA BY GIANNELLI

Confermata anche Opzione donna per le lavoratrici che hanno raggiunto 35 anni di contributi, ma cresce di un anno il requisito dell'età, a 61 anni. Requisito che poi è scontato di un anno per ogni figlio fino a un massimo di due. Permangono i paletti inseriti lo scorso anno per richiedere Opzione donna: bisogna essere disoccupate, caregiver o con una invalidità del 74%. La finestra è di un anno per le dipendenti e di 18 mesi per le autonome.

 

Stretta sui millenials

In un altro articolo della bozza c'è poi una norma che metterà in difficoltà i giovani che hanno iniziato a lavorare dopo il ‘96. L'importo minimo maturato per poter accedere alla pensione a 64 anni con 20 anni di contributi sale a 1.700 euro al mese, un provvedimento che favorisce solo gli stipendi alti.

 

Speranza di vita

GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI

Ricomincia a correre l'aspettativa di vita legata alle pensioni. La bozza della manovra anticipa a fine 2024 (da fine 2026) la stop al blocco dell'adeguamento. Perciò dal 2025 potrebbero non bastare più 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 e 10 per le donne per andare in pensione indipendentemente dall'età anagrafica. Già adesso è probabile che nel 2027 la speranza di vita si attesti a 43 anni di contributi per gli uomini e a 42 per le donne, ma con l'anticipo di due anni previsto dalla manovra, le cose potrebbero cambiare più in fretta.

GIANCARLO GIORGETTI - MATTEO SALVINI LE PENSIONI IN EUROPA - LA STAMPA

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