eugenio scalfari

NO, EU-GENIO, NON FARLO! - SCALFARI DÀ IL SUO BACIO DELLA MORTE NEL GIORNO DELLA CONVENZIONE PD: ''DAL SUO ATTUALE 17% POTREBBE ARRIVARE AL 22-24%, MA CON IL MOVIMENTO DI CALENDA PUÒ SUPERARE IL 30% E ADDIRITTURA SFIORARE IL 40''. BUM! PIM! PATAPUM! MA LO SA CHE IL TOTALE SI FERMA A CENTO? - ''RENZI VUOLE COMANDARE DA SOLO, MA È IMPORTANTE TROVARE UN PRESIDENTE DEL PARTITO. QUELL'UOMO È VELTRONI''. SIPARIO

Estratto dall'editoriale di Eugenio Scalfari per ''la Repubblica''

 

 

(…)

 

eugenio scalfari ciriaco de mita gianni letta

Di Maio è un populista. L'Europa è piena di populisti, ogni nazione ha il cosiddetto "popolaccio" tra i suoi aderenti e c'è poi un movimento che è populista per eccellenza, ed è quello di Marine Le Pen. Ma il populista non si allea con altri populisti, è il capo dei suoi e ne persegue gli interessi e gli obiettivi. In Europa il populismo ha poco senso e non è un caso che Macron nelle prime elezioni che lo portarono a presidente sconfisse molto ampiamente Marine Le Pen proprio perché il populismo non può governare, essendo il suo obiettivo quello di smantellare le classi dirigenti affinché il popolo si autogoverni.

 

eugenio scalfari

Conosciamo da tempo la pochezza di questo movimento, tanto più in Europa. È più comprensibile il sovranismo che il populismo ed infatti in quelle elezioni che avverranno tra quattro mesi la Lega uscirà rafforzata e i Cinque Stelle fortemente diminuiti. Queste sono già le ipotesi dei sondaggisti che danno il Movimento di Di Maio non più vicino al 30 ma con ogni probabilità più vicino al 20 per cento.

 

Sarebbe un crollo in parte a favore di Salvini e in parte a favore del rilancio del Pd e dei movimenti al Pd affiancati. Il partito democratico probabilmente dal suo attuale 17 per cento potrebbe arrivare fino al 22-24 ma fiancheggiato da un Movimento come quello caldeggiato da Calenda, l'insieme di quell'area potrebbe superare il 30 per cento e addirittura sfiorare il 40.

 

calenda renzi

Sarebbe naturalmente un trionfo, salvo precisare meglio i rapporti tra il partito e il Movimento che lo fiancheggia, non è un'impresa impossibile ma certamente delicata che potrebbe essere utilizzata al peggio da Matteo Renzi. Il quale non è privo di capacità politiche ma è ancora e sempre inchiodato dall'irrefrenabile desiderio di comandare da solo. Questo malanno è ormai tuttavia noto a tutti e quindi potrebbe essere contenuto o addirittura impedito.

 

Termino riproponendo un'ipotesi che ho tempo fa manifestato su queste colonne: la presenza di un presidente del partito che abbia gli stessi poteri verso il partito che il presidente della Repubblica ha nei confronti dello Stato. L'uomo adatto ad impersonare quella carica secondo me è Walter Veltroni.

 

matteo renzi e carlo calenda sul rooftop dell hotel bernini a roma

(…)

renzi veltroni 5

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