orban von der leyen

VIKTATOR, LA SPINA NEL FIANCO DI BRUXELLES – URSULA VON DER LEYEN RANDELLA ORBAN, AMICO DI SALVINI E MELONI: "ANCORA INCOLPA KIEV PER LA GUERRA. SAREBBE STATA DATA LA COLPA AGLI UNGHERESI PER L'INVASIONE SOVIETICA DEL 1956? BUDAPEST VA IN DIREZIONE CONTRARIA AL MERCATO UE E APRE LE PORTE A RUSSI E CINESI" - L'ULTIMA BORDATA DELLA PRESIDENTE E' SUI MIGRANTI: "ORBAN SCARICA IL PROBLEMA SUI PAESI VICINI E RILASCIA I TRAFFICANTI CONDANNATI" - L'INTERVENTO DEL PREMIER UNGHERESE ALL'EUROCAMERA

 

VON DER LEYEN, C'È ANCORA CHI INCOLPA KIEV PER LA GUERRA

ORBAN VON DER LEYEN

(ANSA) - BRUXELLES, 09 OTT - "Il mondo è stato testimone delle atrocità russe in Ucraina. Ma c'è ancora chi dà la colpa della guerra non all'invasore ma all'invaso. Non alla voglia di potere di Putin ma di libertà del popolo ucraino. Mi domando: sarebbe stata data la colpa agli ungheresi per l'invasione sovietica del 1956?

 

O ai cechi per l'oppressione nel 1968? O ai lituani per il giro di vite del 1991? Possiamo avere storie e lingue diverse In Europa, ma non c'è lingua in cui pace è sinonimo di resa". Lo ha detto la presidente della Commissione Europea nell'aula di Strasburgo dopo l'intervento di Viktor Orban.

 

VON DER LEYEN, 'UNGHERIA APRE LE PORTE A RUSSI E CINESI'

ORBAN VON DER LEYEN

(ANSA)- "Come può essere che il governo ungherese inviti i russi nell'Ue senza ulteriori controlli aggiuntivi? Questo rappresenta un rischio per la sicurezza non solo per l'Ungheria ma per tutti e 27. Come può l'Ungheria consentire a forze di polizia cinesi di operare, questo non significa rafforzare la sovranità europea ma aprire una porta sul retro all'interferenza straniera". Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen rivolgendosi a Viktor Orban in Aula all'Eurocamera.

 

Von der Leyen, 'Ungheria va in direzione contraria a mercato Ue' 'Non si attraggono le imprese europee se si discriminano'

viktor orban vladimir putin

(ANSA) - STRASBURGO, 09 OTT - "C'è un governo che nell'Ue va nella direzione opposta al mercato unico. Un governo come può attrarre le imprese l'Ue se discrimina le imprese europee, se le colpisce con ispezioni a sorpresa, aiuta con fondi pubblici solo pochi. E tutto questo mentre il Pil pro-capite dell'Ungheria è stato superato da quelli dei Paesi vicini". Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen parlando a Viktor Orban in Aula al Pe.

 

Von der Leyen agli ungheresi, 'siamo una sola famiglia'

URSULA VON DER LEYEN GIORGIA MELONI VIKTOR ORBAN - CONSIGLIO EUROPEO 15 DICEMBRE 2022

(ANSA) - BRUXELLES, 09 OTT - "Voglio rivolgermi al popolo ungherese. Siamo una sola famiglia. La vostra storia è la nostra storia. Il vostro futuro è il nostro futuro. Dieci milioni di ungheresi sono dieci milioni di buone ragioni per continuare a plasmare il nostro futuro insieme". Lo ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen a Strasburgo dopo l'intervento di Viktor Orban, pubblicando poi il messaggio su X.

 

Von der Leyen a Orban, 'sicurezza? Ungheria rilascia trafficanti' 'Non è così che si protegge l'Ue dai migranti irregolari'

(ANSA) - BRUXELLES, 09 OTT - "Ho sentito le sue parole durante il fine settimana. Lei ha detto che l'Ungheria sta "proteggendo i suoi confini", e che "i criminali vengono rinchiusi" in Ungheria. Mi chiedo solo come questa affermazione si concili con il fatto che l'anno scorso le vostre autorità hanno fatto uscire di prigione contrabbandieri e trafficanti condannati prima che scontassero la pena". Lo ha detto al presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen rivolgendosi in Aula a Viktor Orban. "Questa non è lotta all'immigrazione clandestina in Europa. Questo non è proteggere la nostra Unione. Questo è solo gettare problemi oltre il recinto del vicino", ha attaccato von der Leyen tra gli applausi dell'Aula.

viktor orban e vladimir putin

 

Orban al Pe cita Draghi, 'l'Ue è di fronte a lenta agonia' 'La situazione è la più grave della storia comunitaria'

(ANSA) - STRASBURGO, 09 OTT - "La situazione dell'Ue è molto più grave di qualsiasi altro momento della sua storia. In Ucraina, cioè in Europa, imperversa la guerra, e ad anche in Medio Oriente e Africa ci sono guerre con un ischio di escalation. La migrazione può portare al collasso Schengen e non siamo più competitivi". Lo ha detto il premier Viktor Orban nel suo intervento all'Eurocamera sulle priorità della presidenza ungherese dell'Ue. "Cito Mario Draghi, secondo cui l'Europa è di fronte ad una lenta agonia. O il presidente Macron secondo cui l'Europa potrebbe morire", ha aggiunto.

 

VIKTOR ORBAN XI JINPING

Orban, 'sui migranti hotspot fuori l'Ue unica soluzione'

(ANSA) - STRASBURGO, 09 OTT - "Le frontiere europee vanno difese. Io vi prometto che senza creazione di hotspot esterni non potremo tutelare l'Ue dall'immigrazione clandestina. C'è solo una soluzione: possiamo fare entrare solo chi ha ricevuto l'autorizzazione previamente". Lo ha detto il premier Viktor Orban nel suo intervento all'Eurocamera sulle priorità della presidenza ungherese dell'Ue. "Il sistema di asilo oggi non funzione. L'immigrazione clandestina ha alimentato la violenza contro le donne, l'antisemitismo e l'omofobia", ha attaccato.

 

VIKTOR ORBAN XI JINPING

"Creiamo un sistema Schengen vero e proprio, uan sorta di Consiglio Schengen con la partecipazione dei capi di Stato e di governo", ha spiegato Orban sottolineando che il modello potrebbe essere quello dell'Eurosummit. "Istituzionalizziamo una sorta di vertice dei Paesi Schengen", ha spiegato, osservando che la presidenza ungherese "propone altresì che prima del 2024 si possa completare l'adesione della Romania e Bulgaria a Schengen".

 

"La migrazione non è sufficiente a compensare la riduzione naturale ella popolazione europea. Questo significa che l'Europa entrerà in una fase storica in cui la produzione e l'aumento del Pil non saranno sostenuti dall'aumento della popolazione e quindi della manodopera, ciò rappresenta una sfida enorme", ha aggiunto.

putin orban

Ultimi Dagoreport

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA…PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE, AD ATTIVARE L'INDAGINE, È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…