buxade meloni giambruno

A SCILLA LA MELONI PREFERISCE MONZA! LA SORA GIORGIA, CHE RIESCE A STARE SEMPRE AL POSTO SBAGLIATO, E’ TALMENTE STRESSATA CHE SI RILASSA CON I BOLIDI DELLA FORMULA 1 INVECE DI ANDARE IN CALABRIA AL GRAN RADUNO DEI SOVRANISTI DI “ECR” DOVE LA STAR E’ JORGE BUXADE’ - L’OMBRA NERA DEL LEADER DI VOX ABASCAL ALL’EUROPARLAMENTO, INTERROGATO SULLE PAROLE DI GIAMBRUNO (“SE EVITI DI UBRIACARTI MAGARI NON INCONTRI IL LUPO”),  RINTUZZA IL COMPAGNO DELLA PREMIER: ”LE RAGAZZE CHE DECIDONO DI DIVERTIRSI DEVONO POTERLO FARE”. UNA CHICCA: ANCHE VOX È PIÙ A SINISTRA DI GIAMBRUNO - VIDEO

 

 

Estratto dell’articolo di Conchita Sannino per repubblica.it

 

 

(…)

 

MELONI A MONZA AL GP DI FORMULA 1

Arriva Jorge Buxadé – l’amico leader di Vox all’Europarlamento, ospite d’onore qui alla kermesse dell’Ecr party a Scilla, con quattro ministri e tre sottosegretari – e gli rovina tutto l’infiocchettamento. «Muros. Muros y puentes», muri e ponti. I muri perchè i migranti irregolari vanno tenuti fuori, perché sono tanti quelli che delinquono, le bande che aggrediscono anche le ragazze.

 

È lo stesso Buxade che, interrogato sulle parole del compagno della premier, («Se eviti di ubriacarti magari non incontri il lupo»), annuisce col capo ma lo corregge senza citarlo: «Le donne vanno difese e tutelate. E le ragazze che decidono di divertirsi devono poterlo fare». Piccola perla. Vox, più a sinistra di Giambruno.

 

(...) E intanto, mentre dietro le quinte del palco all’Altafiumara resort si discute di strategie e candidature per le prossime elezioni per Bruxelles, filtra la notizia che Meloni, presidente appunto del partito dei Conservatori e Riformisti europei (Ecr party) passerà la mano appena dopo il voto del giugno 2024.

 

meloni monza 2023

Una notizia che non pochi big del partito considerano un po’ scontata. Eppure, una volta diffusa via web da Repubblica e Stampa, alimenta un piccolo, temporaneo caso. «In fondo, non era neanche previsto che Giorgia accettasse il mandato bis alla guida del partito europeo», riconosce infatti al mattino, con i due cronisti , a margine dei lavori, Nicola Procaccini, il co-presidente del gruppo Ecr nell’assemblea di Bruxelles. Beninteso, Meloni è più che oberata: essere presidente del Consiglio e insieme leader del primo partito italiano implica che debba mollare altri ruoli apicali a livello europeo. «Se mi chiedete che lascerà, beh sì, penso sia probabile.

 

SCILLA RADUNO SOVRANISTI ECR

Le stiamo chiedendo davvero tanto. Anche perché – aggiunge Procaccini – Giorgia a differenza di tanti di noi fa anche la mamma, e mi pare che anche su quella dimensione, dietro sacrifici e fatica, sia vincente. Ma resta un saldo punto di riferimento come capo di governo conservatore, rispettato a livello internazionale. E quello resta». Passa mezz’ora, Procaccini firma una nota per definire «infondati i titoli di Repubblica e Stampa. Io ho risposto solo che si vedrà, per l’appunto, solo dopo le elezioni europee».

 

Intanto, però, tra buffet e interviste, si discute anche di chi potrebbe prendere quel testimone, al posto della “ leonessa” (il profilo dell’animale campeggia nel simbolo di Ecr Party): probabilmente la delegazione che fa capo all’attuale premier ceco, Petr Fiala, leader di Ods, il Partito civico democratico. Una mossa che non lederà la coesione tra gruppi, e può servire per futuri equilibri.

 

(...)

andrea giambruno diario del giorno 30 agosto 2023 andrea giambruno a diario del giorno

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