federico mollicone strage di bologna

MOLLICONE NON TACE E STRAPARLA! INVECE DI SCUSARSI PER AVER SOSTENUTO CHE LA DESTRA "E' VITTIMA DI UN TEOREMA" SULLA STRAGE DI BOLOGNA (FATTA DAI NEOFASCISTI), RINTIGNA: “SIAMO ARRIVATI A UNA RISCRITTURA DELLA STORIA D’ITALIA CHE È ANCORA NON DIMOSTRATA E NON DIMOSTRABILE…” – ELLY SCHLEIN CHIEDE CONTO A GIORGIA MELONI DELLE SPARATE DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE CULTURA: “MI CHIEDO CHE COSA ASPETTI A PRENDERE LE DISTANZE. È LA POSIZIONE SOLO DI MOLLICONE O È ANCHE LA SUA?"

Estratto dell’articolo di Marco Cremonesi per il “Corriere della Sera”

 

federico mollicone al premio strega 1

Lui, il presidente della commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone, Fratelli d’Italia, fa spallucce. E resta convinto che si sia «creata una bolla polemica sul nulla, che sono sicuro che si riassorbirà». E d’altronde, «io ho premesso che le sentenze vanno sempre rispettate».

 

Resta il fatto che le tesi del deputato meloniano sulla strage di Bologna — e cioè che le sentenze non sono «dogmi» e che la destra è «vittima di un teorema» — hanno creato nel governo più di un imbarazzo. Mollicone è tornato sulla vicenda dal festival della Versiliana, a Marina di Pietrasanta, e nonostante le polemiche seguite alla sua intervista alla Stampa, non ha affatto cambiato idea: «Le sentenze si rispettano, ma bisogna avere la possibilità […] di chiedere con un’interrogazione parlamentare al ministro della Giustizia se in quello “sciame” di processi siano state rispettate le garanzie di accusa e difesa».

 

strage stazione di bologna

Mollicone non parla più di un «teorema», ma quasi: «Io credo che si sia andati un po’ oltre la realtà giudiziaria e, leggendo le motivazioni, si sia arrivati a una riscrittura della storia d’Italia che è ancora non dimostrata e non dimostrabile, perché è una verità storica e non giudiziaria, che prescinde dal processo Bellini e dalla strage di Bologna». Ferme restando «la solidarietà ai parenti delle vittime» e «la ricerca della verità che dobbiamo fare da parlamentari e da cittadini».

 

Le opposizioni, che già avevano chiesto le dimissioni di Mollicone, tornano alla carica.

strage di bologna

«Mi chiedo che cosa aspetti Meloni a prendere le distanze, a chiarire se è la posizione solo di Mollicone o è anche la sua e del governo. Mi chiedo se sia possibile che una persona che sostiene queste tesi possa essere presidente della commissione cultura della Camera» attacca Elly Schlein ospite di In Onda ieri sera su La7. […]

GIORGIA MELONI E LA MATRICE FASCISTA NELLA STRAGE DI BOLOGNA - VIGNETTA BY MANNELLIgiorgia meloni e la strage di bologna vignetta by rolli per il giornalone la stampa strage di bologna soccorsi dopo l'esplosioneSTRAGED THINGS - MEME BY EMILIANO CARLI - IL GIORNALONE - LA STAMPA MOLLICONE SANGIULIANOFERDINANDO COLLOCA - FEDERICO MOLLICONEfederico mollicone foto di bacco (3)federico mollicone andrea delmastro gennaro sangiuliano salone del libro torino Federico Mollicone con l ambasciatore di Francia in Italia, Martin Briens

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...