giuseppe conte matteo salvini luigi di maio

COME FINIRA' - DAGONEWS: SE CI SARÀ LA CRISI DI GOVERNO, SARÀ CONTE A DOVERLA DICHIARARE, PER SALVARE LA VERGINITÀ DEI DUE VICEPREMIER. SARÀ LUI A CONDURRE LE TRATTATIVE PER IL POSTO DI COMMISSARIO IN EUROPA, E CON TRIA PER LA PROCEDURA D'INFRAZIONE. SE I RISULTATI SARANNO DELUDENTI TOCCHERÀ ALL'"AVVOCATO DEL POPOLO" GETTARE LA SPUGNA A TEMPO SCADUTO PER LE ELEZIONI A SETTEMBRE. COSÌ DA METTERE UN TECNICO A PALAZZO CHIGI (SALVATORE ROSSI?) PER FARE LA FINANZIARIA E LE ELEZIONI IN PRIMAVERA. E PERMETTERE A SALVINI E DI MAIO DI FARE CAMPAGNA COME SE FOSSERO ALL'OPPOSIZIONE

1 - IL DAGO-FLASH DI IERI: LA CORDA DEL GOVERNO GIALLOVERDE STA PER SPEZZARSI. SI ATTENDE SOLO FINE GIUGNO/INIZIO LUGLIO QUANDO NON SARA' PIU' POSSIBILE IL VOTO ANTICIPATO. E ALLORA SEGNATEVI QUESTO NOME COME PREMIER DI UN GOVERNO TECNICO CHE DOVRA' AFFRONTARE IL MACIGNO DELLA FINANZIARIA: SALVATORE ROSSI, L'EX DG DI BANKITALIA (COTTARELLI NO, E' TROPPO FILO DRAGHI, E NON AVREBBE I VOTI DI M5S E LEGA)

 

2 - DAGOREPORT

LUIGI DI MAIO GIUSEPPE CONTE ALIAS MARK CALTAGIRONE MATTEO SALVINI BY OSHO

L’incontro di Di Maio e Salvini a Palazzo Chigi di giovedì è stata la rappresentazione plastica dell’irritazione dei due nei confronti del Premier Conte. Infatti i due azionisti del governo non avevano preso bene la sortita di Conte con la sua conferenza stampa alla vigilia della sua partenza per il Vietnam.

 

D’altra parte non appena Di Maio aveva intuito che Salvini avrebbe fatto di tutto perché fosse il M5S a mettere in crisi il governo (come rivelato da Dagospia) è andato al Quirinale a ricevere l’auspicato conforto per una riconciliazione con il ministro dell’interno.

 

E proprio nell’incontro di giovedì i due azionisti della maggioranza hanno convenuto che se crisi doveva essere, questa doveva essere dichiarata proprio da Conte, lo stesso che con la conferenza stampa pensava di mettere con le spalle al muro i due vice premier rivendicando un deciso cambio di marcia e cioè coesione, contratto di governo rinnovato, delega al premier di trattare con l’Europa e la massima trasparenza nei rapporti con palazzo Chigi.

giuseppe conte e mattarella all'inaugurazione della nuova sede dell'intelligence 1

 

E così i due nel loro incontro sono arrivati a un compromesso, una tregua ragionata. Salvini ha ottenuto nessuna dichiarazione ostile dal M5S a due giorni dai ballottaggi che avrebbe potuto orientare una parte dei grillini verso il PD. E Di Maio ha ottenuto di passare il cerino acceso delle probabili elezioni anticipate al Premier Conte.

 

In poche parole la patata bollente delle trattative con l’Europa è in capo a Palazzo Chigi. Sarà Conte con l’aiuto di un altro tecnico, Tria, a dover tentare di sbrogliare la complicatissima matassa della minaccia di procedura d’infrazione da parte della Commissione Europea.

 

E sarà lui a condurre le trattative per il posto di Commissario in Europa. E se come probabile, in una Europa in maggioranza ostile all’attuale governo italiano, i risultati saranno deludenti toccherà proprio a Conte gettare la spugna a tempo scaduto per le elezioni a settembre.

conte e tria

 

Così rendendo probabile un governo tecnico per fare la finanziaria e le elezioni in primavera. In tal modo la Lega potrebbe fare campagna elettorale per mantenere il risultato delle europee e il M5S per recuperare i voti perduti. Cosa farà Conte nel vertice di lunedì? Intanto sentirà il parere del Colle, al quale in questi ultimi tempi si sente particolarmente vicino, e poi ribadirà che bisogna stare all’interno delle regole europee con un suo rafforzato ruolo di primus inter pares.

luigi di maio matteo salvini giuseppe conteGIUSEPPE CONTE E MATTEO SALVINI A FIRENZE (DAL PROFILO INSTAGRAM DI MATTEO SALVINI)

Ultimi Dagoreport

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO