A POCHI MILLIMETRI DALLA GUERRA CIVILE AMERICANA - SE TRUMP FOSSE STATO UCCISO NELL’ATTENTATO, NEGLI STATES SAREBBE SCOPPIATO IL CAOS (E DI CONSEGUENZA IN TUTTO L’OCCIDENTE) - PAOLO MIELI: “A CINA, RUSSIA E IRAN UNA GUERRA CIVILE CHE TRAVOLGA GLI STATI UNITI CONVIENE PIÙ DELL’IMPREVEDIBILITÀ DI TRUMP. NON INTENDIAMO INSINUARE CHE QUEI TRE PAESI O ALTRE ENTITÀ A LORO COLLEGATE ABBIANO AVUTO NIENTE A CHE SPARTIRE CON L’ATTENTATO. MA SE IL COLPO DI CROOKS FOSSE ANDATO A SEGNO, CINA, RUSSIA E IRAN AVREBBERO AVUTO DI CHE GIOIRNE…”
Estratto dell’articolo di Paolo Mieli per il “Corriere della Sera”
Questione di un millimetro. Fosse andato a segno il colpo di Thomas Matthew Crooks, gli Stati Uniti sarebbero precipitati in una guerra civile. Probabilmente, con il caso Biden ancora in alto mare, sarebbero andate a monte le elezioni presidenziali previste per il prossimo 5 novembre. E con il sistema statunitense paralizzato, l’intero Occidente sarebbe stato messo in ginocchio. Più di quanto non lo sia già.
donald trump dopo l attentato butler, pennsylvania
Impossibile, allo stato attuale, che venga alla luce qualcosa di certo circa l’identità «segreta» (ammesso che ce ne sia una) dell’attentatore. Ci verranno forniti indizi di sue passate appartenenze per giorni e giorni. Per anni, per decenni. Resta il mistero di come Crooks, dotato evidentemente di un’ottima mira e di un’indiscutibile capacità di usare le armi, abbia potuto avvicinarsi indisturbato ad una distanza di centoventi metri dal bersaglio prescelto, appostarsi e sparare. […]
THOMAS MATTHEW CROOKS DONALD TRUMP ATTENTATO BUTLER PENNSYLVANIA
Quello che ci appare chiaro è, invece, il quadro generale che sta sullo sfondo dell’attentato a Donald Trump. Da anni un Occidente sprovvisto di leader — eccezion fatta per Joe Biden al netto dei problemi ben noti — è sotto scacco di Cina, Russia e Iran che fanno proseliti a man bassa nel cosiddetto Sud del mondo. […] la Cina […] dispone, inoltre, nello stesso mondo atlantico di personalità che in modo più o meno esplicito (sempre ben individuabile, comunque) si son messe al suo servizio. E ha fissato l’appuntamento strategico della partita del secolo che consiste nella riconquista di Taiwan entro e non oltre il 2049. Possibilmente molto prima. Senza sparare un colpo se le cose vanno come stanno andando.
panico dopo l attentato a donald trump a butler, pennsylvania
Entro quella data l’Occidente e i partner subalterni della Cina si saranno dissanguati in guerre senza fine talché, quando scoccherà l’ora di Taiwan, nessuno vorrà più saperne di combattimenti, missili, stragi. Neanche per interposto Paese. L’Europa ha dimostrato in margine alla vicenda ucraina di che pasta è fatta. […] chiacchiere, rinvii e scarsa disponibilità a spendere in nuove armi. Completato il tutto da corali invocazioni alla pace (cioè, alla resa) accolte da Putin con benevolenza […] dobbiamo però menzionare positivamente le figure apicali della Ue e della Nato che si sono mostrate all’altezza dei tempi.
THOMAS MATTHEW CROOKS E IL SUO FUCILE SEMIAUTOMATICO AR15
[…] Resta però l’incognita più importante, quella statunitense. […] Biden […] si è mostrato […] eccessivamente prudente nell’inviare armi a Zelensky nei tempi in cui quelle armi servivano. Con ottime ragioni, per carità. Non voleva che gli fosse imputabile lo scatenamento, magari a causa di un’avventatezza ucraina, di una guerra vera e propria con la Russia. Ma è Trump l’incognita più grande. Putin in ogni sua dichiarazione fa in modo di farcelo apparire come una sua marionetta […]
polizia in azione dopo l attentato a donald trump a butler, pennsylvania
Ma l’uomo, con le sue mattane, potrebbe rivelarsi una sorpresa. Non è detto che — dovesse tornare alla Casa Bianca — si trasformerebbe in un docile esecutore degli ordini russi, iraniani e cinesi. Beninteso: per quel che ci riguarda consideriamo Biden affidabile e Trump no, assolutamente no. Ma, per andare sul sicuro, a Mosca, Pechino e Teheran una guerra civile che travolga gli Stati Uniti conviene in ogni caso assai più dell’imprevedibilità di Trump.
Con questo sia chiaro non intendiamo insinuare che quei tre Paesi o altre entità a loro collegate abbiano avuto niente a che spartire con l’attentato al Butler in Pennsylvania. Vogliamo solo dire che, se il colpo di Crooks fosse andato a segno, Cina, Russia e Iran avrebbero avuto di che gioirne. Può darsi che un bel caos a Washington ai loro occhi sia preferibile anche a The Donald. […]
attentato a donald trump foto di evan vucci 2attentato a donald trump foto di evan vucci 4attentato a donald trump foto di evan vucci 3thomas matthew crooks l attentatore di donald trump attentato a donald trump foto di evan vucci 1