italia debito pubblico

SE TUTTI PAGASSERO LE TASSE IL DEBITO PUBBLICO SI ESTINGUEREBBE IN 18 ANNI - CONSIDERANDO CHE ABBIAMO UTILMENTE IMPIEGATO 47 ANNI AD ACCUMULARLO (ERA DI 236 MILIARDI DI EURO ATTUALIZZATI NEL 1970), IL RISULTATO SAREBBE BRILLANTISSIMO. MA LE SPERANZE SONO POCHE PERCHE’…

Saverio Fossati per www.ilsole24ore.com

 

DEBITO PUBBLICO

Chi mente evade. Non si tratta di un’affermazione lapalissiana, perché va rapportata al focus realizzato dall’Università Ca’ Foscari e pubblicato dall’Ufficio valutazione impatto (Uvi) del Senato, che mette in relazione la forte propensione a mentire (soprattutto sugli affitti) riguardo al proprio reddito effettivo nel corso delle indagine statistiche e nelle dichiarazioni ufficiali.

 

NELLE STATISTICHE L’ITALIANO IN MEDIA SI ABBASSA IL REDDITO DEL 15%

Applicando il metodo “under reporting” che fa emergere quanto i contribuenti sottraggono al loro vero reddito quando vengono interpellati nel corso di indagini statistiche, per poi realizzare un ulteriore confronto con le dichiarazioni ufficiali dei redditi, la ricerca arriva a definire in un range tra 124,5 e i 132,1 miliardi (a seconda della simulazione adottata, con o senza under reporting) l’evasione fiscale sui redditi, commisurata al 14,4% della base imponibile.

DEBITO PUBBLICO

 

Le precedenti stime si attestavano sul 7,5%. «Di fatto - spiega Michele Bernasconi, uno dei docenti della Ca’ Foscari che ha realizzato il documento - applicando l’under reporting ai dati statistici derivanti da indagini sulle famiglie si arriva molto vicino alle valutazioni del Mef 2016 riferite al 2010».

 

La ricerca supporta quindi l’ipotesi che la propensione delle persone a sottostimare i propri redditi nelle rilevazioni statistiche (cioè a mentire) sia coerente con l’inclinazione a occultarli anche nelle dichiarazioni fiscali.

 

SOLO LIMITANDOSI ALL’EVASIONE DEI REDDITI LA CIFRA È PAZZESCA

La diversità dei metodi statistici impiegati (quello di Ca’ Foscari è fortemente innovativo) non è comunque tale da limitare l’orizzonte delle preoccupazioni: anche trascurando la pur cospicua evasione contributiva e persino quella Iva (che si aggira sui 34 miliardi nel rapporto Mef 2017) e l’enorme pregresso (si recupera circa il 10% di quanto evaso), se da oggi in poi l’evasione delle imposte venisse azzerata, il nostro leggendario debito pubblico scomparirebbe letteralmente in soli 18 anni.

DEBITO PUBBLICO ITALIANO

 

Considerando che abbiamo utilmente impiegato 47 anni ad accumularlo (era di 236 miliardi di euro attualizzati nel 1970), il risultato sarebbe brillantissimo. Ma le speranze sono poche. Ligi al dovere i dipendenti statali (-3,5%) ma sugli affitti (-44%) i conti non tornano Anzitutto l’evasione fiscale dei lavoratori dipendenti si attesta sul 3,5% dei redditi, mentre per i redditi da lavoro autonomo e d’impresa è il 37% per cento.

 

Ma è sugli affitti che si arriva alla percentuale del 44%, nonostante l’introduzione della cedolare secca de 21%, che evidentemente ha mitigato ma non certo cancellato l’evasione. Il dato va letto, infatti, con il rapporto evasione 2017 del Mef: tra il 2010 ed il 2015 il tax gap sugli affitti sarebbe passato da 2,3 a 1,3 miliardi di euro, mentre la propensione al gap avrebbe avuto una discesa dal 25,3% al 15,3%. E qui la trama della statistica mostra qualche buco.

Ultimi Dagoreport

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...