francesco lo voi giorgia meloni alfredo mantovano gian marco gianmarco chiocci

ECCO A CHE SERVE IL TG1 DI CHIOCCI: A SCREDITARE IL PROCURATORE DI ROMA E FAR PASSARE L’IDEA CHE L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI MELONI, MANTOVANO, NORDIO E PIANTEDOSI PER IL CASO ALMASRI, SIA UNA VENDETTA PER IL PRIVILEGIO PERDUTO – DA PALAZZO CHIGI PASSANO AL PRIMO TELEGIORNALE PUBBLICO LE CARTE DELLO “SCONTRO” TRA ALFREDO MANTOVANO E FRANCESCO LO VOI SULL’USO DI VOLI DI STATO (CHE IL GOVERNO GLI AVEVA TOLTO) – DA CHIGI TRAPELA LA NOTIZIA CHE MELONI POTREBBE DECIDERE DI DENUNCIARE LO VOI. NON PER L’AVVISO DI GARANZIA SUL CASO ALMASRI, MA PER UN DOCUMENTO DEI SERVIZI SEGRETI (AISI) DEPOSITATO AGLI ATTI DI UN PROCEDIMENTO CONTRO IL “DOMANI” DI FITTIPALDI… - VIDEO

IL SERVIZIO DEL TG1 SUI VOLI DI STATO DI FRANCESCO LO VOI
il servizio del tg1 sui voli di stato di francesco lo voi

 

1. IL TG1 E LA DENUNCIA: GIORGIA PIAZZA LA DOPPIA VENDETTA CONTRO IL PM LO VOI

Estratto dell’articolo di Valeria Pacelli per “il Fatto quotidiano”

 

Lo scontro con la magistratura diventa sempre più duro. Da una parte il Tg1 racconta come il sottosegretario Mantovano a gennaio 2023 abbia sospeso l’uso dei voli di Stato per il procuratore di Roma Francesco Lo Voi (che ha fatto ricorso al Presidente della Repubblica); dall’altro da Chigi trapela la notizia che Meloni potrebbe decidere di denunciare il procuratore stesso.

 

mantovano meloni nordio piantedosi

Non per l’avviso di garanzia sul caso Almasri […] , ma per un documento dell’Aisi depositato agli atti di un procedimento. Siamo ai ragionamenti, non si sa se un’eventuale denuncia – pare per rivelazione di segreto – sarà realmente depositata. In caso se ne occuperà la Procura di Perugia.

 

Ma ha senso giuridicamente una mossa del genere? La questione riguarda un documento del 22 luglio 2024 dell’Aisi finito agli atti del fascicolo per rivelazione di segreto a carico di alcuni giornalisti del Domani: sono stati indagati dopo un esposto del capo di gabinetto Gaetano Caputi.

 

il servizio del tg1 sui voli di stato di francesco lo voi

I cronisti sono stati iscritti per tre articoli pubblicati a febbraio 2024 su quelli che vengono definiti “affari di Caputi”. Il capo di gabinetto chiede ai pm di verificare se vi erano stati accessi a banche dati riservate. I carabinieri scoprono che nel 2023 i servizi segreti hanno fatto alcune ricerche: lo hanno fatto in tre occasioni, a detta degli 007 per un’attività ‘a tutela’ del Governo e di Caputi stesso.

 

Lo Voi il 24 giugno 2024 chiede a Elisabetta Belloni (all’epoca capo del Dis) di spiegare il perché. Il 22 luglio 2024 arriva la relazione Aisi, in cui si spiega – ad esempio – che il 23 gennaio 2023 un agente aveva effettuato una ricerca perché era emersa la volontà di soggetti “impegnati nella progettazione di un rigassificatore nel Sud Italia, di avvicinare Caputi”.

 

giorgia meloni alfredo mantovano

Quando i giornalisti prendono copia del fascicolo, pubblicano il documento. E trapela l’irritazione da Palazzo Chigi. Il documento è classificato come “riservato”.

 

Nell’impostazione della procura però prevale il diritto di difesa: gli indagati devono essere messi a conoscenza di tutti gli accertamenti svolti, anche di quelli per verificare i contatti (inesistenti) tra giornalisti e 007.

 

Ma aver consegnato l’atto dell’Aisi è violazione di segreto? In realtà tutti gli atti, nel momento in cui vengono messi a disposizione delle parti (in copia o per lettura) non sono più segreti. Può esserci, dunque, una violazione disciplinare? In questo caso dovrebbe essere rilevata da Csm, ministero della Giustizia, ispettorato o Procura generale. Non con una denuncia in Procura.

emiliano fittipaldi

 

2. IL PROCURATORE LO VOI E QUELLO STOP AI VOLI DI STATO AL TG1 LE CARTE DEL BOTTA E RISPOSTA CON MANTOVANO

Estratto dell’articolo di Francesco Malfetano per “La Stampa”

 

[…] Il Tg1 mette nel mirino il giudice che ha firmato la notifica inviata alla prima linea dell'esecutivo sul caso Almasri. Lo Voi è accusato di muoversi ideologicamente contro il governo dopo che il sottosegretario Mantovano gli ha negato l'uso dei voli di Stato sulla tratta Roma-Palermo.

 

meloni chiocci

In prima serata, insomma, dei documenti della Presidenza del Consiglio allungano ombre evidenti sul nemico del momento. […] Il carteggio tra il procuratore e Mantovano ricostruito dal telegiornale Rai, lascia intendere in maniera tutt'altro che velata come a muovere Lo Voi sarebbe stato il diniego di palazzo Chigi - risalente a gennaio 2023 e ora incardinato in un ricorso al presidente della Repubblica e al Consiglio di Stato - a concedergli di utilizzare un aereo di Stato.

 

Il servizio televisivo punta il faro sull'insistenza del procuratore che tenta di provare come un volo per lui e la scorta permetterebbe di risparmiare rispetto a delle normali prenotazioni sui voli di linea.

 

il servizio del tg1 sui voli di stato di francesco lo voi

Comparazione dei costi che arriva l'8 marzo: secondo "le informazioni assunte presso lo Stato Maggiore dell''Aeronautica Militare e presso fonti pubbliche, il costo per la finanza pubblica di un volo di Stato di andata e ritorno nella tratta Roma-Palermo è di almeno 13.000 euro (a seconda del velivolo utilizzato), mentre il biglietto di andata e ritorno nella stessa tratta su un volo di linea varia dai 400 ai 700 euro per passeggero, il che rende il volo di Stato sempre e notevolmente più costoso della soluzione commerciale per la finanza pubblica....", di qui la delibera che non autorizzano i voli di Stato.

 

il servizio del tg1 sui voli di stato di francesco lo voi

Un botta e risposta irrisolto perché fermo ai ricorsi di Lo Voi ma sufficiente ora a screditare agli occhi degli italiani il procuratore. Su di lui, in pratica, oggi si concentra il mai nascosto risentimento nei confronti della magistratura.

il servizio del tg1 sui voli di stato di francesco lo voi 2

francesco lo voi avviso di garanzia con saluto alla premier melonifrancesco lo voifranco lo voi francesco lo voi

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…