giorgia meloni giampiero massolo expo 2030

EXPO, EXFLOP: DI CHI LA COLPA? - A SETTEMBRE L’AMBASCIATORE MASSOLO, PRESIDENTE DEL COMITATO PROMOTORE DI ROMA EXPO 2030, AVEVA LANCIATO UN ALLARME A PALAZZO CHIGI: BISOGNAVA RADDOPPIARE GLI SFORZI O LASCIARE LA CORSA - MA L’INVITO DEL DIPLOMATICO È RIMASTO SENZA RISPOSTA: NESSUN IMPEGNO ULTERIORE PER SUPPORTARE LA CORSA DELLA CAPITALE E NESSUNA RISPOSTA SUL RITIRO DELLA CANDIDATURA - ECCO CHI CI HA VOTATO E CHI CI HA TRADITO...

giampiero massolo 3

Estratto dell’articolo di Lorenzo D’Albergo per “la Repubblica”

 

Raddoppiare gli sforzi o lasciare la corsa. Era settembre quando l’ambasciatore Giampiero Massolo, presidente del Comitato promotore di Roma Expo 2030, faceva suonare un campanello d’allarme a palazzo Chigi. Mancavano ancora due mesi al voto del Bureau international des Expositions che martedì ha condannato la Capitale al terzo posto con sole 17 preferenze.

 

Ma l’invito del diplomatico, civil servant di lungo corso, è rimasto senza risposta. Nessun impegno ulteriore per supportare la corsa della Capitale. Nessuna risposta anche alla seconda opzione, alla possibilità di ritirare la candidatura. Così l’appello dell’ambasciatore è caduto nel vuoto.

 

Fazzolari Meloni

Peggio, da settembre in poi è successo di tutto. I voti africani si sono volatilizzati all’ultima curva, nei due giorni precedenti al voto che ha consegnato Expo 2030 a Riad. Quelli sudamericani sono invece usciti dal pallottoliere il 13 ottobre, dopo la conferenza Italia — America Latina e Caraibi disertata a sorpresa dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

Così ieri è iniziato il grigio day after della delegazione capitolina.

 

la delegazione italiana a parigi per expo 2030

[…] il tentativo di far quadrare finalmente i conti e capire perché l’Italia sia di fatto rimasta isolata a livello internazionale. Missione difficile, considerato che il voto dei 165 delegati presenti martedì al palazzo dei congressi di Issy era segreto. Ma partiamo dalle certezze, perché Roma ne aveva: 15 promesse scritte e circa 35 intese informali. Almeno 30 degli Stati che avevano assicurato il supporto alla Città Eterna alla fine non hanno mantenuto la parola.

giampiero massolo

 

Stati Uniti, Israele, Polonia, Islanda, Slovacchia, Andorra e il Principato di Monaco hanno confermato l’endorsement. «Ma un gruppo di 14 Stati africani ha cambiato idea nelle ultime 48 ore», spiega uno dei delegati del Bie […] Nel gruppone ci sarebbero la Sierra Leone, reduce da un tentativo di golpe, e l’Angola. Indicazioni che nel segreto dell’urna diventano indiscrezioni. La Tunisia a rischio default sarebbe stata convinta dai 500 milioni di dollari di aiuti di Riad. L’Albania dirimpettaia a sua volta non ha scelto l’Italia.

 

I SAUDITI FESTEGGIANO L ASSEGNAZIONE A RIAD DI EXPO 2030

Riad, insomma, ha mosso risorse pubbliche importanti. Ben 190 milioni di euro nel Comitato. Molti di più extra. Così ha schiacciato Roma. E Busan. Le due delegazioni, quella italiana e quella coreana, si sono confrontate a lungo nelle ultime ore. E se a Roma mancano circa 30 preferenze, Busan ne ha perse 25 che dava per acquisite. Numeri che avrebbero portato una delle sconfitte al ballottaggio con Riad, stimata erroneamente a quota 95 voti.

I SAUDITI FESTEGGIANO L ASSEGNAZIONE A RIAD DI EXPO 2030

 

In Corea il flop è stato incassato con dolore: Samsung e le altre big del tech hanno investito circa 160 milioni per Expo. Il presidente Yoon Suk-Yeol ha chiesto scusa alla nazione: «Le nostre previsioni basate sui contatti tra settore privato e pubblico erano molto lontane dalla realtà. Offro le mie sincere scuse alla nostra gente. È tutta colpa mia».

 

I SAUDITI FESTEGGIANO L ASSEGNAZIONE A RIAD DI EXPO 2030

Tornando a Roma, tiene banco il caso sudamericano. La conferenza del 13 ottobre era partita sotto i migliori auspici. Al ricevimento che ha preceduto l’inizio dei lavori aveva partecipato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Poi è arrivata l’improvvisa missione di Tajani in Israele, vissuta come una mancanza di rispetto dai ministri degli Esteri dei paesi ospiti alla Farnesina. Un altro colpo alla candidatura di Roma […]

giovanbattista fazzolari giorgia meloniGIOVAMBATTISTA FAZZOLARI CON MILKA DI NUNZIO A UN EVENTO PER LA CAMPAGNA PER MELONI SINDACO DI ROMA

Ultimi Dagoreport

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI, IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO, COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025...

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO