SFRATTI E MISFATTI - NEL CAOS DELLA MANOVRA ECONOMICA ARRIVANO DUE NORME CONTRASTANTI SULLA CASA: SALTANO I CONTRIBUTI AI PROPRIETARI PENALIZZATI DAL BLOCCO DEGLI SFRATTI, MA ENTRANO QUELLI DESTINATI A CHI HA SUBITO OCCUPAZIONI ABUSIVE DEL PROPRIO IMMOBILE - IL GOVERNO HA STANZIATO UN FONDO DA 10 MILIONI A BENEFICIO DEI "POSSESSORI DI UNITÀ IMMOBILIARI RESIDENZIALI NON UTILIZZABILI" PERCHÉ OCCUPATE DA QUALCUN ALTRO - SUL SUPERBONUS 110 PER CENTO SALTA DEFINITIVAMENTE IL VINCOLO DI ISEE…
Luca Cifoni per "Il Messaggero"
Saltano i contributi ai proprietari penalizzati dal blocco degli sfratti, ma entrano nella legge di Bilancio quelli destinati a chi ha subito occupazioni abusive del proprio immobile.
Succede anche questo nel caos di una manovra economica che la commissione Bilancio del Senato ha iniziato a votare solo l'altra notte, a una manciata di giorni dal Natale.
L'emendamento approvato, dopo varie riformulazioni del testo, prevede la creazione di un fondo da 10 milioni a beneficio dei possessori di unità immobiliari residenziali non utilizzabili «per effetto della denuncia all'autorità giudiziaria del reato di cui agli articoli 614 comma 2 e 633 del codice penale». Ovvero violazione di domicilio e invasione di terreni o edifici.
Dovrà essere però un decreto del ministero dell'Interno, da adottare entro sessanta giorni dall'approvazione del provvedimento, a specificare le modalità di assegnazione dei fondi. Niente da fare invece nel caso in cui il proprietario non abbia potuto fruire dell'immobile a seguito del blocco degli sfratti deciso a causa della pandemia.
«Il segnale di attenzione nei confronti dei proprietari che subiscono le occupazioni abusive è confortante, fermo restando che la priorità è reprimere sul nascere questi reati e porre termine alle tante situazioni di illegalità ancora in atto» ha commentato il presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa, che però si è rammaricato per «la marcia indietro sul pur minimo risarcimento alle vittime del blocco degli sfratti».
L'AGEVOLAZIONE
Nella giornata di ieri è così finalmente arrivata l'approvazione in commissione di una serie di norme, al centro dell'attenzione da settimane. A cominciare da quella relativa al superbonus 110 per cento: sarà possibile sfruttare questa agevolazione anche nelle villette unifamiliari, senza alcun vincolo di Isee.
Viene però richiesto che entro il prossimo 30 giugno risulti completato il 30 per cento dei lavori. La proroga del superbonus riguarda anche i cosiddetti lavori trainati (quelli non direttamente connessi alla finalità dell'intervento) e gli impianti fotovoltaici.
Inoltre nelle zone terremotate l'estensione arriva fino al 2025, mentre con una norma specifica viene resa possibile l'applicazione anche agli edifici che usano il teleriscaldamento.
Viene introdotto poi uno specifico bonus, con percentuale di detrazione pari al 75 per cento, per la rimozione delle barriere architettoniche. Infine è stata fatta chiarezza sul tema delle asseverazioni ovvero i controlli sulla congruità dei prezzi degli interventi edilizi, richiesti dallo specifico disegno di legge approvato a novembre con l'obiettivo di evitare frodi in questo settore.
Dopo le incertezze create da una circolare dell'Agenzia delle Entrate, un emendamento chiarisce che i prezzari individuati ai fini degli interventi di riqualificazione energetica restano applicabili anche per tutti gli altri bonus edilizi (sismabonus, anche al 110%, bonus ristrutturazioni, bonus facciate).
Tra le novità emerse nel corso dell'esame parlamentare ce ne sono alcune che riguardano le forze di polizia, dall'incremento delle indennità accessorie e degli straordinari per il personale coinvolto in attività operative, a una serie di assunzioni in deroga. Un pacchetto commentato con soddisfazione dal ministro degli Interni Luciana Lamorgese.
IL RIASSETTO
Del testo che ha avuto il primo via libera formale in commissione fanno naturalmente parte le altre novità già definite, a partire dal riassetto dell'Irpef che dal 2022 avrà quattro aliquote. Dopo il sì in Commissione è iniziato l'esame in aula.
Nella giornata di domani è previsto il voto di fiducia con la presentazione da parte del governo del relativo maxi-emendamento. Nei giorni successivi a Natale la legge di BIlancio verrà esaminata alla Camera, che però non avrà la possibilità di modificarla, essendo ormai imminente la scadenza di fine anno.