SILVIO ZOMPA SUL GRILLI! - ‘BASTA SOLDI A VERONICA’: BERLUSCONI SPERA NELLA SENTENZA CHE HA DATO RAGIONE ALL’EX MINISTRO DEL TESORO PER TAGLIARE L’ASSEGNO CHE VERSA ALL’EX MOGLIE DAL 2009 - ALL’INIZIO ERANO 2,5 MILIONI AL MESE, POI 2, ORA DOPO IL DIVORZIO È ARRIVATO A 1,4. MA LA CASSAZIONE LO HA DETTO: SE IL CONIUGE SI PUÒ MANTENERE (E LEI OLTRE A QUESTO FIUME DI CONTANTI SI È PRESA CASE E SOCIETÀ)

 

Emilio Randacio per la Repubblica

 

veronica lario berlusconiveronica lario berlusconi

Silvio Berlusconi si appella all' ex ministro Vittorio Grilli. O, meglio, alla rivoluzionaria causa di divorzio che, due settimane fa, ha negato all' ex moglie dell' esponente del governo targato Mario Monti, di ottenere un assegno di mantenimento basato sul tenore di vita avuto nel corso del matrimonio.

 

I legali dell' ex Cavaliere, Pier Filippo e Paolo Giuggioli e Giorgio De Nova, poche ore dopo dalla sentenza della Cassazione, hanno infatti presentato un' istanza alla Corte d' appello di Milano, per anticipare l' udienza di divorzio tra Berlusconi e Veronica Lario. Anziché aspettare dicembre - quando era attesa la discussione e poi il verdetto d' appello - i legali hanno chiesto di bruciare le tappe, ma soprattutto di azzerare l' assegno che mensilmente il leader di Forza Italia, firma per la signora Lario: 1,4 milioni di euro (quasi 17 milioni all' anno). Il motivo? Proprio il nuovo indirizzo emerso con la sentenza Grilli.

 

VERONICA LARIO E SILVIO BERLUSCONIVERONICA LARIO E SILVIO BERLUSCONI

Il milione e 400 mila euro è la cifra stabilita in primo grado nel 2014, nella sentenza di divorzio davanti ai giudici di Monza. Da allora il precedente che ha coinvolto Grilli, ha però rimescolato le carte e - secondo la richiesta difensiva dell' ex premier - potrebbe costringere la signora Lario a non contare più sui soldi che dal 2009 ha iniziato a ricevere dopo il suo addio da Arcore.

 

La scorsa settimana, sempre la Cassazione ha sancito la separazione definitiva dei coniugi e ha fissato in due milioni la cifra da versare come «assegno di mantenimento». Somma che terminerà, comunque, nel momento in cui il divorzio diventerà definitivo. In questo caso, la cifra scenderebbe proprio a 1,4 milioni, sempre che la nuova giurisprudenza non dovesse essere estesa a tutti i divorzi, con effetto anche retroattivo (in questo caso i coniugi condannati al pagamento potrebbero chiedere indietro le cifre fino ad allora versate).

berlusconi veronica il fatto jpegberlusconi veronica il fatto jpeg

 

Nei prossimi giorni, alla sezione famiglia della Corte d' appello milanese, dovrebbe essere fissata la nuova data per valutare il ricorso e, eventualmente, accettare i nuovi canoni su cui si deve valutare l' assegno. Non è detto che nel giro di una settimana, il caso approdi nuovamente in Tribunale. La cancelleria della corte, infatti, è letteralmente subissata di ricorsi. Non solo Berlusconi, ma anche decine di signori nessuno, invocano l' applicazione della stessa norma ai contenziosi con le rispettive ex mogli.

 

Veronica Berlusconi a spasso col nipote Alessandro (figlio di Barbara) a Celerina in Svizzera - Da OggiVeronica Berlusconi a spasso col nipote Alessandro (figlio di Barbara) a Celerina in Svizzera - Da Oggi

Se la mossa difensiva producesse i suoi effetti, per Berlusconi sarebbe davvero una vittoria, almeno dal punto di vista economico. Dal 2009, Veronica Lario aveva abbandonato Arcore per trasferirsi nella residenza di Macherio, dando il via alla causa di separazione «per colpa » del marito. Pochi mesi prima, in una lettera a la Repubblica, aveva incolpato Berlusconi di tenere una vita dissoluta, invocando «scuse pubbliche». Da allora, la causa giudiziaria prosegue. Con diversi colpi di scena, senza mai una apparente possibilità di giungere a un accordo.

 

 nozze di silvio berlusconi veronica lario nozze di silvio berlusconi veronica lario

 In primo grado a Milano, il Tribunale aveva condannato Berlusconi a un assegno di mantenimento da 2,5 milioni di euro al mese. Cifra ridotta - solo di 500 mila euro - in appello, e divenuta definitiva proprio la scorsa settimana. Nel 2014, poi, era arrivata la sentenza di Monza. Divorzio accolto, assegno 1,4 milioni. E qui entra in gioco il nuovo orientamento, con la possibilità di azzerare il contributo del coniuge, soprattutto se si dimostra che la persona che invoca l' assegno è economicamente autosufficiente. Sulla carta, la possibilità che il ricorso dei legali matrimonialisti dell' ex cavaliere, venga accolto, è tutt' altro che remota.

 

Silvio Berlusconi e Veronica LarioSilvio Berlusconi e Veronica Larioveronica berlusconi veronica berlusconi

 

silvio berlusconi con veronica lario la ex moglie di putin e i figlisilvio berlusconi con veronica lario la ex moglie di putin e i figli

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