cinema

SIPARIO! LO SPETTACOLO E’ FINITO – CHIUDONO CINEMA E TEATRI, REGISTI (TRA CUI NANNI MORETTI, ENRICO VANZINA E PUPI AVATI) E ATTORI SI RIBELLANO ALLO STOP. A RISCHIO IL LAVORO DI 142 MILA PERSONE. WALTER VELTRONI SI CHIEDE SE SIA GIUSTO AUTORIZZARE LE MESSE E NON I TEATRI E I CINEMA DOVE NON C' È STATO ALCUN CONTAGIO… (VIDEO) - LA LETTERA APERTA A CONTE E FRANCESCHINI CHE PROMETTE SOSTEGNI IMMEDIATI

 

Fabio Tonacci per “la Repubblica”

 

cinema chiusi

Lo spettacolo è finito, le luci le hanno spente ma gli amici non se ne vanno. Rimangono e protestano. La serrata dei cinema, dei teatri e delle sale da concerto, imposta con l' ultimo Dpcm del governo sino al 24 novembre, ha scatenato l' ira di un mondo che vive di arte e offrendo arte: teatranti, registi (tra cui Nanni Moretti, Pupi Avati, Gianni Amelio, Enrico Vanzina, Marco Bellocchio), gestori delle sale, fondazioni liriche, compagnie di prosa e di danza.

 

(...)

 

cinema chiusi

Con un volume di affari annuo di 3,1 miliardi di euro (circa lo 0,2 del Pil italiano), il comparto spettacolo occupa stabilmente 142.000 lavoratori. Il lockdown di primavera ha lasciato cicatrici profonde: i biglietti staccati nel 2020 rispetto al 2019 sono stati il 75 per cento in meno; il 20 per cento dei 1.218 cinema italiani non ha ancora riaperto; la perdita di incasso per i gestori delle sale è stata di 123 milioni di euro. Una catastrofe, solo in parte attenuata dalla cassa integrazione e dai contributi del Fondo emergenze del ministero per i Beni e le Attività culturali. Ora quest' ennesimo stop, che toglierà fiato e risorse. Gli operatori stimano una perdita di 64 milioni di euro a novembre, senza contare gli effetti sull' indotto.

 

cinema chiusi

«Il Dpcm è ingiustamente penalizzante », dice Carlo Fontana, presidente dell' Agis, che rappresenta le imprese del settore. «I luoghi di spettacolo si sono rivelati tra i più sicuri spazi di aggregazione sociale, abbiamo sostenuto onerosi investimenti per elevare il livello di prevenzione ». Agis di recente ha consegnato al governo un report del suo Ufficio studi, che documenta come nei quasi tremila spettacoli dal vivo organizzati tra il 15 giugno e il 3 ottobre (più di trecentomila spettatori) si sia registrato un solo caso di contagio.

 

(...)

Le lettere di protesta contro il Dpcm non sono solo quelle degli operatori. L' invito alla riapertura immediata di sale cinematografiche e teatri arriva da dieci assessori alla Cultura, primo firmatario quello di Roma Capitale Luca Bergamo: «State colpendo il settore produttivo italiano che più di ogni altro ha saputo adottare misure efficaci, causerà effetti economici disastrosi ». E Walter Veltroni si chiede «se sia giusto autorizzare le messe e non i teatri e i cinema dove non c' è stato alcunché».

 

veltroni

L' appello più accorato, però, è contenuto nella lettera aperta a Conte e Franceschini firmata da registi, sceneggiatori e alcune sigle del comparto. «La cultura è un bene primario come la salute. Azzerarne oggi una parte fondamentale come quella dello spettacolo è un' azione priva di logica e utilità.

 

(...)

Tutti vogliono l' apertura di un tavolo di confronto. Il ministro Franceschini assicura che già nei prossimi decreti inseriranno contributi per i lavoratori dello spettacolo.

conte di maio franceschinidario franceschini con la mascherina 2dario franceschini con la mascherinaSTATI GENERALI FRANCESCHINI

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…